Zoe Soldana parla di Pirati dei Caraibi
Zoe Soldana torna a parlare di Pirati dei Caraibi e spiega perchè probabilmente non parteciperà al nuovo capitolo. Mentre ancora è incerto il ritorno di Johnny Depp per il sequel della leggendaria saga, l’attrice statunitense ha raccontato la sua esperienza sul set de La Maledizione della prima Luna e ha chiarito perchè non vorrebbe far parte di un film con protagonista il famoso pirata caraibico. Il personaggio che interpretava nel primo capitolo, Anamaria, faceva parte della ciurma di Jacks Sparrow ed era stata derubata da quest’ultimo della sua nave da pesca. Durante una recente intervista rilasciata a Buzzfeed UK, ha chiarito i motivi del suo rifiuto, raccontando la complessità delle riprese in un progetto tanto grandioso:
“Che film grandioso, era davvero divertente ed entusiasmante, e girato molto bene e anche ben recitato. E poi aveva un cast decisamente variegato, attori di ogni età e quindi in fasi diverse della vita. Ma la lavorazione è stata faticosa perché era un film ambizioso, davvero ambizioso. Era una macchina troppo complessa per me e certamente impazzita, e quindi, quando vedo ciò che abbiamo restituito sul grande schermo, sono molto orgogliosa. Ma visto quanto è stato difficile ottenere quel risultato, non voglio assolutamente ripetere l’esperienza“.
Le condizioni sul set
Sembra che Zoe Soldana non sia intenzionata a tornare per il sequel, specificando le difficili e complesse condizioni riscontrate sul set. L’unica speranza potrebbe essere l’assegnazione di un ruolo più rilevante:
“Mi hanno chiesto di recitare solamente in un film, dopodiché niente. Forse hanno scelto di andare in una direzione diversa, se all’inizio avevano intenzione di far tornare il mio personaggio, alla fine delle riprese sembravano aver cambiato idea, e sono felice che sia accaduto. Avrebbe significato navigare fra questioni politiche, e poi dentro a quell’enorme ingranaggio mi sentivo persa e insignificante. Tuttavia sono contenta per tutti gli attori che hanno tratto vantaggio dal film, perché ognuno di loro ha avuto una carriera straordinaria. Ho seguito con attenzione le loro carriere, che sono ottimi esempi da seguire, ma per me si è trattato di un’esperienza che non proprio non meritava di essere ripetuta“.
