HomeNewsWim Wenders: tra ‘Anselm’ e ‘Perfect Days’

Wim Wenders: tra ‘Anselm’ e ‘Perfect Days’

Wim Wenders si avvicina alla fine di un anno molto prolifico. Il regista tedesco quest’anno ha, infatti, presentato due film al Festival di Cannes. Il primo è un documentario dal titolo Anselm, sull’artista tedesco Anselm Kiefer. Il secondo è un lungometraggio ambientato in Giappone, Perfect Days. Quest’ultimo rappresenterà il Giappone nella corsa agli Oscar 2024 nella categoria Miglior Film Internazionale. Per quanto riguarda Anselm, il regista ne ha parlato recentemente. Wenders ha ammesso che l’incontro con Kiefer lo ha aiutato ad aprirsi ad un’altra prospettiva sulla Germania post-bellica. Wim Wenders e Kiefer sono nati entrambi nel 1945 nella Germania post-nazista, ma mentre il regista è nato nella città di Dusseldorf, l’artista è nato in un piccolo centro tedesco. L’incontro tra i due è avvenuto più di trent’anni fa. È stato poi Kiefer a contattare Wenders nel 2019.

Wim Wenders: la realizzazione dei due lavori

Dopo l’incontro del 2019 Wim Wenders ha deciso di realizzare un documentario su Kiefer. Ma non si è accontentato di realizzare un semplice documentario. Infatti, ha deciso di realizzarlo in 3D. Secondo il regista tedesco si tratta di una modalità che può ancora fornire degli spunti importanti. Anselm ha ricevuto a Cannes il plauso della critica.

L’altro progetto di Wim Wenders, questo in concorso al Festival, è Perfect Days. Il film arriverà nelle sale italiane a gennaio. Al festival Perfect Days è valso il premio alla miglior interpretazione maschile a Kōji Yakusho. Il film racconta la vita di un impiegato delle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo, di cui si scoprirà molto nel ripetersi della sua routine. Perfect Days potrebbe rientrare nella cinquina per il Miglior Film Internazionale agli Oscar 2024. Tra le altre cose, quest’anno è arrivata in Italia la versione restaurata del capolavoro di Wim Wenders. Infatti, è tornato nelle sale italiane Il cielo sopra Berlino, che con la versione restaurata sopperisce ai problemi della versione originale.

Stefano Minisgallo
Stefano Minisgallo
Si vive solo due volte come in 007. Si fanno i 400 colpi come Truffaut, Fino all’ultimo respiro come Godard. Il cinema va preso sul serio, ma non troppo. Ci sono troppi film da vedere e poco tempo, allora guardiamo quelli belli. Il cinema è una bella spiaggia, come nei film di Agnes Varda.

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