Will Smith è l’assoluto protagonista della novantaquattresima edizione degli Oscar. L’attore amato da tutto il mondo ha finalmente coronato una carriera coloratissima, animata da spinte artistiche multilivello. I tempi di Willy–Il principe di Bel Air sono lontani e il percorso cinematografico di Smith parla di successi enormi all’interno dei quali ha costantemente rinsaldato, volta dopo volta, la sua capacità di creare empatia con il pubblico. È così che si arriva a King Richard, l’ultimo tassello del puzzle che ha avuto il merito di regalare una performance ai livelli de La ricerca della felicità (intesa come abilità attrattiva e sentimentale da parte dell’attore). È con gran felicità che quindi il riconoscimento è stato accolto da tutti. Felici finalmente di vedere una delle figure più amate dello star system americano aggiungere un trofeo fisico alle già straordinarie perle che ha messo in piedi.
E così si presenta anche una nota di amarezza, dato che detto premio potrebbe anche essere revocato. È ciò che tutti si chiedono e la domanda principale alla quale si tenterà di rispondere. Will Smith continuerà ancora a essere il vincitore del premio come miglior attore?
L’Academy ha formalmente posto sotto revisione l’accaduto (che ha fatto rumore quasi quanto i rivolgimenti internazionali che negli ultimi anni stanno togliendo la serenità a tutti). In questa fase ha fatto sapere di prendere in esame la questione in relazione alle regole interne dell’associazione; si cerca quindi di capire se ci sono gli estremi per un ritiro del premio come miglior attore. Dette normative non si conoscono nello specifico ma si immagina che, avendo indetto una riunione straordinaria, la situazione sia più seria del previsto e il pericolo di imminenti cambi di rotta fattuale. Si sa per certo che la violenza non fa parte della missione artistica o sociale dell’Academy per cui Will Smith sarebbe sul filo del rasoio proprio per questo motivo. Tuttavia, rimane da capire se anche l’intervento (poco felice) di Chris Rock possa essere inteso come violento (o, per lo meno, non richiesto).
Quest’ultima considerazione porta alla pista più realisticamente percorribile: potrebbero essere in arrivo delle sanzioni (economiche e non) che non andrebbero a inficiare sul valore artistico della statuetta (pur sempre meritata da un Will Smith sempre carismatico) ma che imporrebbero delle linee di condotta ferree e precise. L’attesa è fervente e, nel bene o nel male, ci saranno aggiornamenti in tempi brevi.