HomeNewsVenezia 81: il premio Pietro Bianchi va a Nanni Moretti

Venezia 81: il premio Pietro Bianchi va a Nanni Moretti

E’ Nanni Moretti a ricevere il Premio Pietro Bianchi 2024. Il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno alla Mostra del Cinema di Venezia dai Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Il premio, giunto alla sua 47esima edizione, celebra da sempre figure di spicco del cinema italiano. Da Mario Monicelli a Ettore Scola, da Bernardo Bertolucci a Marco Bellocchio e Dario Argento. Premiati, nel corso degli anni, non solo grandi registi ma anche sceneggiatori, autori della fotografia e grandi attori tra cui Sophia Loren, Claudia Cardinale e Stefania Sandrelli. Quest’anno il premio è stato conferito a Nanni Moretti in omaggio alla sua straordinaria carriera. E in occasione della proiezione di Ecce Bombo (1978) in versione restaurata.

La presentazione del nuovo restauro, a cura del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, è avvenuta al Lido lo scorso 1° settembre in Sala Corinto, per una giornata promossa dal direttore Alberto Barbera, dedicata al regista. Ecce Bombo rappresenta una tappa davvero importante del cinema di Moretti. Fu il primo dei suoi dodici Nastri D’Argento come miglior soggetto originale, nonché il primo grande debutto del suo alter ego, dopo il lungometraggio più sperimentale Io sono un autarchico.

Nanni Moretti

Prima grande opera di Nanni Moretti

Il film, uscito nel 1978 e presentato in concorso al 31° Festival di Cannes, è infatti il secondo film del regista con protagonista Michele Apicella. Un giovane universitario turbato dalle sue insicurezze personali e le contraddizioni di una società in cambiamento, ma incapace di rompere veramente con il passato. Una critica sociale acuta e ironica dei giovani di quegli anni. Che racchiude alcune delle scene più emblematiche di quella generazione, sognante ma prigioniera dei suoi schemi. Ecce Bombo pone le basi del personaggio di Michela Apicella, imprescindibile nel cinema di Moretti, che ritroveremo poi in Sogni d’Oro, Bianca e Palombella Rossa.

Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto così, vicino a una finestra di profilo in controluce, voi mi fate: “Michele vieni in là con noi dai” e io: “andate, andate, vi raggiungo dopo”

Un film straordinario che per la sua freschezza e originalità che venne subito riconosciuto dai giornalisti per la sua vena originale. Come ricorda Laura Delli Colli, Presidente del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Moretti fu definito “Il poeta più intelligente e sottile, più affettuoso e disincantato, più ironico e malinconico di quel tempo. Una definizione che resta, con l’impegno, il talento, l’originalità. E soprattutto la coerenza di un autore che è riuscito, nel suo personalissimo stile, a raccontare una generazione, con i suoi desideri, i suoi inciampi e le sue paure. Ed è per questo che la stampa cinematografica quest’anno gli esprime a Venezia il suo affettuoso grazie“.

Valeria Furlan
Valeria Furlan
Sognatrice per professione, narratrice nel tempo libero, vivo di cinema, scrittura e tè alla pesca. Completamente persa in Antonioni e nell'estetica della Nouvelle Vague, vorrei vivere in un film di Wong Kar Wai e non rifiuto mai un bel noir

ULTIMI ARTICOLI