Presentato nella sezione Orizzonti alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2022, “Trenque Lauquen” è la rivelazione di quel festival. La regista argentina Laura Citarella ha diretto una pellicola con rimandi al cinema di Michelangelo Antonioni. Lettere d’amore, dettagli sonori e altri aspetti che fuoriescono da questo poetico paesaggio rappresentato dalla Pampa argentina.
Un “Twin Peaks” latinoamericano avvolto da un’aurea musicale che contribuisce a creare una sorta di mistero nella ricerca di questa donna, appunto Laura. Il suo viaggio all’interno della pellicola, finisce paradossalmente per essere più importante dell’approdo, del suo punto d’arrivo. E questa è un’ opportunità che si presenta ai due uomini legati alla donna, il fidanzato e il suo autista, nella sua ricerca misteriosa.
Trenque Lauquen: il cast
Diretto, scritto e prodotto da Laura Citarella con la complicità di Laura Paredes (Laura), il resto del cast è composto da Ezequiel Pierri (Ezequiel ‘Chicho’), Rafael Spregelburd (Rafa), Elisa Carricajo (Elisa Esperanza), Veronica Llinas (Romina), Juliana Muras (Juliana), Cecilia Rainero (Normita).
Trenque Lauquen: trama e recensione
Laura, una botanica giunta nella città di Trenque Lauquen per le sue ricerche, scompare senza alcuna traccia. Il suo fidanzato, Rafael, giunto da Buenos Aires per cercarla, viene aiutato da Ezequiel, un impiegato del municipio che trasportava regolarmente Laura nei suoi siti di ricerca. L’uomo con la donna aveva sviluppato un’amicizia assai particolare, ma ben presto emergeranno altre verità.
“Trenque Lauquen” è stata una delle sorprese nelle sezioni collaterali del Festival di Venezia, e questa pellicola va a catalizzare l’attenzione dello spettatore con uno stile sommesso e ipnotico. Come l’iconica serie di David Lynch, l’indimenticabile “Twin Peaks”, il film della Citarello ha una protagonista di cui condivide il nome.
“Ti ho offerto la mia anima sincera e non sei stata capace di prendere nemmeno la mano” ascolta in una fase malinconica uno dei protagonisti, ed è proprio questo uno dei punti di forza della pellicola. Il lento dipanarsi di tutta la vicenda, non rende meno affascinante l’aspetto narrativo spesso fluviale. I salti temporali in avanti e indietro offrono una prospettiva sfocata sulla realtà.
Immagini e oggetti sono utilizzati come metafore per concetti astratti o stati mentali, e regalano uno sguardo nel profondo dell’inconscio. Le paure dei personaggi vengono esplorate, ma anche le loro speranze più profonde.
Un’atmosfera onirica e metafisica
I personaggi, esplorando le loro paure, desideri e speranze più profonde, donano al pubblico una finestra sulle dimensioni nascoste della psiche umana. La stessa colonna sonora oltre a ricreare un’atmosfera onirica e metafisica, permette di scoprire un mondo carico di suggestioni ed emozioni. La percezione dello spettatore stesso , viene spinta ad una riflessione più profonda e non artefatta, in qualche modo autentica.
La stessa laguna appare come misteriosa e mantiene il suo senso di ambiguità, ma anche una certa inquietudine pregna di eventuali elementi soprannaturali. Tutti questi elementi aggiungono tensione al film. Anche il dubbio, attraverso la radio contribuisce ad una certa agitazione narrativa. La svolta non determina una risoluzione di una trama, ma un suo finale aperto, irrisolto e apparentemente compiuto.
La struttura del racconto non lineare o frammentata, molto alla Borges, con molteplici linee temporali o prospettive, si sovrappone e si intreccia a questa vicenda. Tra i vari enigmi irrisolti e la presenza di fiori gialli, la storia di Laura procede anche attraverso la visione di un paesaggio tanto affascinante, quanto oscuro. Che è proprio quello della Pampa argentina.
Misteri e illusioni dei personaggi nel racconto
Le illusioni sono create dai personaggi e dalle circostanze. Non a caso, cosa ci resta di Laura, se non il suo “Me voy me voy, adios adios” (me ne vado me ne vado, addio addio). Lo sguardo che lo spettatore, anche il più critico porta nella visione della pellicola, è quella di una netta divisione tra il mondo maschile e quello femminile.
L’esistenza di questo mistero, diventa prova certa ma nonostante tutto insondabile nella sua piena manifestazione. Laura Citarella fa parte di un collettivo chiamata Pampero Cine, una realtà produttiva che si interessa di progetti difficili, ma che siano in particolare molto lunghi. Si può immaginare di avere un grande romanzo fatto di tante, tantissime e differenti situazioni.
Il film, anzi i due film, seguono logiche non scritte, o talmente elaborate a livello narrativo da porre più di un interrogativo allo spettatore. Le lettere d’amore che stanno nascoste all’interno dei libri, contribuiscono a creare un’aurea di mistero in questo giallo atipico tutto argentino. Questa corrispondenza epistolare va ad incrementare un senso di profonda immaginazione nella mente di chi guarda.
Conclusioni
Ci si fanno diverse domande sul destino della donna: “Dov’è lei? Dove sta andando? Sta bene? Sa quello che sta facendo? Oppure è impazzita? Cosa la preoccupa? E’ preoccupata?”. Il significato stesso della parola “Trenque Lauquen” significa laguna rotonda, come è circoscritto tutto il senso di mistero che racchiude la pellicola.
Tanti dettagli disseminati lungo il corso di quest’imponente narrazione fiume, che però di tradizionale non ha nulla. Trenque Lauquen richiede un certo impegno da parte dello spettatore, che si ritrova ad esplorare una storia quasi con l’occhio del detective. Rubriche alla radio, ricerche botaniche e qualche strano animale in questa laguna, forse un caimano.
La prima parte è tutta incentrata sulla ricerca della donna, da parte dei due uomini, tanto innamorato il suo fidanzato, tanto più disincantato ma forse ugualmente attratto il secondo. Nella parte 2 invece la dispersione è ancora più marcata, ma probabilmente è proprio il senso avventuroso unito al surreale e al fantastico che rende l’unicità di Trenque Lauquen.
La pellicola infatti è stata inserita al primo posto nella lista dei 10 migliori film del 2023 da parte dei Cahiers du Cinema. Dopo essere approdata nelle sale lo scorso novembre, la pellicola è attualmente disponibile in due parti su Mubi.