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The Warrior – The Iron Claw: la recensione

La storia della sfortunata famiglia Von Erich, celebri lottatori di wrestling, rivive in The Warrior – The Iron Claw con Zac Efron nel cast. Un film sullo sport, sui campioni, sulle vittorie, ma soprattutto su una certa tossicità che la cultura del patriarcato genera nelle vite dei singoli individui.

E questo si ripercuote molto nelle vicende dei fratelli Von Erich, così uniti fra loro, ma la cui unione è spezzata dal senso opprimente di competizione che il padre cerca di trasmettere loro. E’ appunto una mascolinità deleteria, quasi da tragedia greca che viene trasmessa in questa sfortunata famiglia di campioni.

Zac Efron

The Warrior: il cast

Diretto dal regista di The Nest, Sean Durkin, The Warrior ha un cast in stato di grazia, con Zac Efron nei panni di Kevin Von Erich, la star di “The Bear,” ovvero Jeremy Allen White nei panni di Kerry Von Erich, e il protagonista di “Triangle of Sadness“, Harris Dickinson, nei panni di David Von Erich. Completano il cast Maura Tierney (Doris Von Erich), Stanley Simons (Mike Von Erich), Holt McCallany (Fritz Von Erich), Lily James (Pam Adkisson), Michael J. Harney (Bill Mercer), Maxwell Jacob Friedman (Lance Von Erich), Brady Pierce (Michael Hayes), Aaron Dean Eisenberg (Ric Flair), Kevin Anton (Harley Race).

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The Warrior

The Warrior: trama e recensione

Siamo nel 1979. Fritz Von Erich è un gigantesco wrestler, che sogna di poter conquistare il titolo di campione del mondo. Le cose non andranno come avrà sperato, e dopo i lauti guadagni riuscirà solo a comprarsi un ranch e ad avere una nutrita famiglia. E proprio ai suoi figli, che Fritz delegherà il successo sul ring che lui non è mai riuscito a conquistare. Questo andrà ad aumentare la competizione tra i giovani fratelli Von Erich.

La competizione nella lotta del wrestling diventa il pretesto per raccontare un dramma famigliare in cui le disgrazie colpiscono incessantemente ogni singolo membro. Talvolta, il ritmo lento sembra spezzare la drammaticità, ma c’è una concentrazione assoluta sulle emozioni dei personaggi, in particolare sul personaggio di Kevin.

Proprio quì, emerge tutta la tragedia assoluta in cui i personaggi si vanno a ritrovare. Tra malattie improvvise e suicidi che si susseguono uno dopo l’altro nella famiglia. Già si parte con un omaggio a Toro Scatenato di Martin Scorsese per la sfida che si pone davanti nel prologo iniziale (rigorosamente in bianco e nero).

Lily James

L’ interpretazione di Zac Efron nei panni di Kevin Von Erich

The Warrior non raggiunge il risultato sperato, malgrado le giuste capacità interpretative dei suoi attori, alcuni sulla cresta dell’onda come Harris Dickinson e Jeremy Allen White. Quest’ultimo con The Bear ha trovato la fama. Mentre risulta piuttosto decisa l’interpretazione di Zac Efron, che permette finalmente una matura capacità recitativa, che in precedenza non era affiorata.

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Il sogno americano si infrange per gli spunti drammatici che permangono in questa famiglia, che nel settore del wrestling andava per la maggiore. I personaggi in alcuni momenti, non hanno un vero approfondimento psicologico, soprattutto nel caso del rapporto con il padre dominante.

La fede nello sport diventa ossessione fisica e morale in quest’epopea americana. Quest’involucro patriarcale porterà alla distruzione di Fritz Von Erich, che dopo il fallimento nel football comincia la sua ascesa nel wrestling, divenendo anche presidente di federazione.

The Warrior 1

Il mito tossico dell’uomo forte nella società americana

Nessuna passione, neanche quella musicale è permessa per qualcuno dei fratelli, ma solo dedizione alla causa sportiva di famiglia. La sceneggiatura non si trova all’altezza della regia, malgrado i cambiamenti dei diversi snodi narrativi sulla famiglia. Viene coltivato il mito dell’ uomo forte a tutti i costi. Infatti deve apparire sempre al meglio nella visione della società americana.

La ricerca nel mondo del wrestling sicuramente è stata fatta, per quanto riguarda nomi, eventi, situazioni. Anche se lo scavo introspettivo sulle disavventure dei fratelli non viene particolarmente approfondito. La presenza di un ottimo cast riesce tuttavia a rendere buona e accettabile la pellicola.

In alcune parti, “The Warrior” risulta riuscito, in altre meno, e si evidenzia anche un’importante omissione: la totale assenza di uno dei fratelli. La famiglia era nei fatti reali composta da sei fratelli, mentre nella pellicola sono cinque. Secondo il regista, non si poteva aggiungere un’altra tragedia ad un film già di per sè tragico.

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L’ aspetto emozionale sembra poco trattato probabilmente per vari motivi: un po’ sembra che il regista non voglia approfondire per paura o per rispetto alla famiglia. La fedeltà al film a tutti i costi non ci poteva essere. E sembra che alcuni personaggi siano stati ridotti a mere comparse.

The Warrior 2

La differenza fra The Warrior e The Wrestler

La concentrazione per la maggior parte è quasi tutta su Zac Efron, ma a livello di scrittura si poteva approfondire meglio. Anche l’approfondimento sulla reale dinamica dei combattimenti wrestling resta in superficie. Cosa che invece non aveva fatto Darren Aronofsky con lo splendido “The Wrestler“, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2008.

Infatti per un pubblico che non conosce determinati meccanismi del ring su questa lotta, “The Warrior” non fornisce particolari approfondimenti, cosa che invece l’altro film pluripremiato aveva fatto. Ma ovviamente pretender un focus allargato sul dietro le quinte di questo mondo, necessitava di notevoli tempi tecnici a riguardo.

Proprio per questo, il film poteva magari essere realizzato come progetto seriale, anche per gestire l’incredibile mole di situazioni (soprattutto tragiche) sulla vicenda della famiglia Von Erich. Molte disavventure dei fratelli non vengono affrontate. Sembra quasi che ogni vicenda individuale appaia elaborata come un compitino eseguito ad arte.

Gli aspetti più emotivi ed introspettivi restano sullo sfondo, a favore delle coreografie wrestling. Tutte queste morti nella vita reale della famiglia risultano talmente incredibili, che paradossalmente sullo schermo non hanno trovato uno sbocco. Magari non un film strappalacrime, ma nello specifico poteva uscire fuori un grande dramma umano.

The Warrior è un buon film, talvolta freddo, ma che necessita di un’analisi maggiore di tutte le sue componenti interne. Risulta fatto bene dal punto di vista interpretativo, soprattutto per quello che riguarda i caratteri di Zac Efron e Jeremy Allen White. Ma si doveva tener conto di tanti fattori esterni, che potevano risultare determinanti nella creazione di un’altra opera unica nel genere del film sportivo.

Il trailer

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

"The Warrior - The Iron Claw" vorrebbe essere la risposta in chiave wrestling a "Toro Scatenato", ma il risultato è decisamente inferiore alle aspettative. Questo anche in riferimento a "The Wrestler" di Aronofsky, che approfondisce in maniera chiara quel mondo sportivo. I drammi si susseguono con freddezza , e le vicende della famiglia Von Erich avrebbero meritato sicuramente un'attenzione seriale rispetto ad un film condensato.

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"The Warrior - The Iron Claw" vorrebbe essere la risposta in chiave wrestling a "Toro Scatenato", ma il risultato è decisamente inferiore alle aspettative. Questo anche in riferimento a "The Wrestler" di Aronofsky, che approfondisce in maniera chiara quel mondo sportivo. I drammi si susseguono con freddezza , e le vicende della famiglia Von Erich avrebbero meritato sicuramente un'attenzione seriale rispetto ad un film condensato.The Warrior - The Iron Claw: la recensione