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The Outsiders (I ragazzi della 56a strada): i ragazzi perduti di Coppola

The Outsiders, noto in Italia anche col titolo I ragazzi della 56a ͣstrada, è un film del 1983. Gli anni ’80 rappresentano per Francis Ford Coppola un periodo di grandi tribolazioni e qualche flop dopo i successi di critica del decennio precedente. Per quanto la realizzazione di Apocalypse Now si fosse rivelata complicata, il regista era ormai consacrato. Va, infatti, tenuto a mente che gli anni ’70 sono stati anche gli anni di successi come Il Padrino e La Conversazione.

Il flop con il quale però Coppola rischia tutto è dietro l’angolo: si tratta di Un sogno lungo un giorno, un fiasco in termini di critica e di botteghino. Le difficoltà economiche a seguito di questo lavoro costringono Coppola a vendere alcuni studi della sua casa di produzione. Arriva così il 1983: Coppola firma due regie: Rusty Il Selvaggio e The Outsiders. Se il primo non ottiene grandi risultati, lo stesso non si può dire del secondo.

The Outsiders: la trama

Il film è ambientato a Tulsa, in Oklahoma, una piccola cittadina di dimensioni medie di cui sono pieni gli Stati Uniti. La storia segue le vicende di un gruppo di ragazzi spiantati: The Greasers, poveri, spesso orfani o comunque dimenticati dalle proprie famiglie, appunto Outsiders. Loro rivali eterni sono i The Socials, anche noti come Socs, figli dell’alta borghesia della città, annoiati e in cerca di emozioni. A seguito di una rissa in un parco che vede coinvolti due membri dei Greasers, Ponyboy e Johnny, quest’ultimo ferisce a morte un membro dei Socs. In cerca di rifugio dopo il fatto, i due si recano dall’amico Dallas. Sarà questi a suggerire dove rifugiarsi, ma il destino sembra agire come una forza cieca sul gruppo e una volta tornati in città non tutti riusciranno a sopravvivere.

The Outsiders: il cast

The Outsiders è stato il trampolino di lancio per le carriere di molti attori. Il ruolo di Ponyboy è interpretato da Thomas Howell, mentre quello di Johnny da Ralph Macchio. L’amico che più di tutti si prodiga per difenderli, Dallas è Matt Dillon. I due fratelli di Ponyboy sono Patrick Swayze e Rob Lowe. Dei Greasers fanno parte anche due giovanissimi Tom Cruise e Emilio Estevez. Quest’ultimo è figlio di Martin Sheen, protagonista di Apocalypse Now, e la somiglianza col padre è impressionante. Figurano nel cast anche una giovanissima Diane Lane e Tom Waits.

The Outsiders: la recensione

Lontano dalla grandiosità di precedenti pellicole come Apocalypse Now e Il Padrino, The Outsiders rappresenta comunque uno dei film più riusciti di Coppola. il racconto delle avventure e delle sfortune di un gruppo di ragazzi trova in questo lavoro una nuova terminazione. Tratto da un romanzo di S. E. Hinton, The Outsiders sembra rifarsi da vicino ad uno dei capisaldi del genere: Gioventù Bruciata.

Vari sono i punti di contatto con il film che ha reso noto James Dean. Primo tra tutti una certa sensibilità che emerge tanto dal personaggio di Dean che da quello di Ponyboy, come pure la passione per la letteratura. Anche la tragica sorte del compagno più vicino si sovrappone al destino del personaggio di Sal Mineo. Forse il punto di frattura tra i due film è determinato dalle motivazioni dei personaggi. Se in Gioventù Bruciata, il cui titolo originale è indicativo: Rebel without a cause, sembrava prevalere l’incomunicabilità come spinta alle azioni, qui il discorso si fa diverso.

The Outsiders racconta di contesti familiari al limite, di ragazzi spesso orfani e con poche speranze nel futuro già da giovanissimi. La sceneggiatura, alla quale non ha partecipato Coppola, sembra ogni tanto scadere nel luogocomunismo, ma riesce comunque a raccontare una storia vera, con la quale si può empatizzare. Coppola, da sempre osservatore delle dinamiche giovanili, costruisce una regia in grado di regalare momenti di grande epica, anche in un film – per così dire – minore. C’è soprattutto un momento in cui tutto il talento registico esplode. Verso il finale del film si consuma la resa dei conti tra le due bande, il regista decide di ambientarla sotto la pioggia, conferendo alla scena ulteriore pathos. Anche se probabilmente non sarà per questo film che Coppola verrà ricordato, si tratta di una piccola gemma incastonata vicino ai suoi capolavori.

Regista e visionario, il rischio come arte

Se The Outsiders sembra un film piccolo, bisogna tenere conto di tutta la carriera di Coppola. Si abusa spesso nel cinema di termini come “visionario” e allo stesso modo si utilizza eccessivamente il concetto di “film rischiosi”. Se c’è però qualcuno che con il cinema ha davvero rischiato, quello è Francis Ford Coppola. C’è un bellissimo documentario, realizzato dalla moglie, che racconta il processo e le tribolazioni di Apocalypse Now.

Il documentario in Italia è noto col titolo Viaggio all’inferno ed è un must per tutti i fan di Coppola e forse del cinema in generale. Si apre con la presentazione del film a Cannes nel 1979 quando il regista disse: “My film is not a movie. My film is not about Vietnam. It is Vietnam”. Non esagera a definirlo in questo modo, le difficoltà di cui si parla sono state molteplici: il cast, i luoghi, un alone di maledizione che aleggiava sul set.

Coppola è arrivato all’esaurimento fisico e mentale per realizzare quel film. Alla fine ha portato a casa un capolavoro imprescindibile. Si potrebbe azzardare anche di dire il migliore film sulla follia della guerra di sempre. Molti dei suoi lavori entrano di diritto nella storia del cinema. La trilogia del Padrino e Apocalypse Now basterebbe a determinare l’ascesa all’olimpo di un regista, se si aggiungono altri film come La Conversazione e Dracula, ogni aggettivo rischia di diventare riduttivo. Forse The Outsiders potrebbe sembrare lontano da tutto questo. Forse proprio per questo finisce per arricchire ulteriormente la carriera del regista. Coppola fa parte di una ristrettissima schiera di registi che portano il loro modo di fare cinema ovunque, poco inclini ai compromessi e portatori di una visione. Per il 2024 è prevista l’uscita di Megalopolis e le aspettative sono già enormi.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

The Outsiders è il film con cui Coppola si risolleva da un periodo difficile, Film di lancio per molti attori, un'opera ancora in grado di parlarci.

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