Martedì 21 Febbraio si è tenuta alla Berlinale la conferenza stampa di The Good Mothers, la nuova serie televisiva Disney Plus che racconta la storia di alcune coraggiose donne che hanno sfidato a volto scoperto la potente ‘ndrangheta calabrese. La serie è tratta dal romanzo The Good Mothers, bestseller del giornalista Alex Perry.
La serie è candidata al “Berlinale Series Award”, premio istituito dal Festival di Berlino proprio in questa edizione, e primo di questo tipo all’interno di un festival di caratura internazionale. Alla conferenza erano presenti i registi Julian Jarrold e Elisa Amoruso, lo sceneggiatore Stephen Butchard e alcuni membri del cast, tra cui Gaia Girace, Valentina Bellè, Simona Distefano e Micaela Ramazzotti.
Alcune dichiarazioni dei protagonisti di The Good Mothers
Julian Jarrold: “Tutto è iniziato dopo aver letto lo script di Stephen, ed essendo una persona che non sapeva nulla sull’ndrangheta questo mi ha aperto gli occhi, e la storia di queste donne che hanno vissuto una storia drammatica e vivida ho pensato che sarebbe potuto essere un ottimo soggetto per una serie. Queste storie sono veramente molto sensibili. Mi ricordo uno dei primi sopralluoghi a Reggio Calabria, in quell’occasione ho pensato che ci fosse ancora una certa sensibilità, i ricordi sono ancora molto vivi e presenti”.
Elisa Amoruso: “Appena ho letto la sceneggiatura ho capito che questa era una storia da fare, per me ha rappresentato uno dei progetti più importanti a cui ho preso parte. Raccontare la mafia dal punto di vista delle donne invece che degli uomini è stato un passo molto importante”.
Il cast
Micaela Ramazzotti: “Mi da molto orgoglio aver fatto parte di questa serie a cui hanno partecipato attrici straordinarie, che si sono perfettamente calate nel ruolo di queste donne. Delle donne che sono andate contro l’ndrangheta nonostante sapessero i rischi che correvano. Mi ha appassionato molto il progetto, interpretare una donna che si ribella alla famiglia, la famiglia che poi la ucciderà, una donna che in qualche modo prova a scappare. Una donna coraggiosa fino alla fine. Questo mi ha molto affascinato”.
Valentina Bellè: “Sono orgogliosa di aver interpretato il ruolo di Giuseppina Pesce, mi è piaciuto molto anche il processo per trovare l’identità vocale di Giuseppina. Oltre al coach che avevamo sul set, Swamy Rotolo è stata fondamentale per me, lei e suo padre mi facevano ripetizioni di calabrese. Mi hanno molto aiutato nell’impostazione del personaggio”.
Gaia Girace: “Questa serie mi ha molto fatto aprire gli occhi sull’ndrangheta. Questa volta essa viene rappresentata sotto il punto di vista delle donne, donne costrette magari a sposarsi con degli uomini e piegarsi a loro. Queste donne si sono però ribellate, hanno lottato fino alla morte. Spero che questa serie possa essere anche d’ispirazione. Raffaella (protagonista de L’amica geniale) come Denise crescono in due ambienti avversi. Denise è spinta però da un altro movente, ha una grande voglia di rivalsa. Durante la storia la vediamo crescere, dopo la scomparsa della madre combatte, non si piega e anche quando si troverà sola andrà avanti per la madre”.