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The Babysitter: una brillante horror comedy

The Babysitter è una commedia horror del 2017 dalle tinte splatter, diretta da McG e prodotta dalla New Line Cinema. La pellicola riesce a fondere diversi sottogeneri, citando numerosi film al suo interno e catturando il pubblico che ne sarà divertito e affascinato.

La trama

The Babysitter è una commedia splatter con Samara Weaving nei panni della sexy Bee, incaricata di badare al dodicenne Cole (Judah Lewis). Quando i genitori del ragazzo partono per un weekend fuori, Bee invita i suoi amici nella casa, dopo aver messo Cole a dormire. Il ragazzo, però, rimane sveglio e assiste di nascosto a diversi omicidi compiuti dal gruppo di giovani. Scopre così che la sua babysitter non è altro che un membro di una setta satanica che compie sacrifici umani e ora ha in programma con la sua comitiva di uccidere proprio l’innocente Cole.

The babysitter

Il cast di The Babysitter

Come già anticipato, nei panni della babysitter omicida troviamo Samara Weaving, già avvezza al mondo horror e soprattutto al sottogenere horror/comedy e splatter. La ricordiamo, infatti, nel film Finchè morte non ci separi. In The Babysitter la Weaving interpreta Bee, un mix perfetto tra la femme fatale e la pazza psicotica che uccide senza provare alcun pentimento. Judah Lewis interpreta Cole, ragazzino spaventato, ma coraggioso e intraprendente, che non ha nessuna intenzione di morire in quella notte. Nel cast anche Bella Thorne, Robbie Amell e Andrew Bachelor.

Parola d’ordine: esagerare

La parola chiave in The Babysitter è sicuramente esagerazione. Brian Duffield ha scritto un film ironico e sarcastico che intrattiene e diverte. Da una parte abbiamo il metacinema citazionista, che riprende tantissime dinamiche proprie del genere horror. Dall’altra, invece, troviamo situazioni assurde che si susseguono in un montaggio serrato e psichedelico. Sangue e splatter fanno da padrone in questa pellicola e la morte di ogni personaggio è un’occasione per portare il tutto a livelli estremi. Ciò che scatena illarità è che si tratta di un film che non si prende sul serio e che vuole giocare con diversi sotto generi.

The babysitter

The Babysitter possiede una messa in scena ipnotica e coinvolgente. Ogni personaggio è la parodia di se stesso e si muove in un’atmosfera che ricorda una versione dark di Mamma ho perso l’aereo. Cole proverà in tutti i modi a salvarsi la pelle, utilizzando ciò che ha a disposizione in casa. Interessante come nella prima parte, in cui viene presentata la famiglia di Cole, la macchina da presa fornisce diversi indizi allo spettatore. Infatti, attraverso dettagli e zoom vengono messi in evidenza tutti gli oggetti che, in seguito, il ragazzo utilizzerà per difendersi.

The Babysitter è semplicemente geniale

McG ha diretto una pellicola che ricorda molto da vicino Quella casa nel bosco in termini di ironia. Infatti, The Babysitter utilizza moltissimi luoghi comuni dei personaggi cinematografici per renderli assurdi e divertenti. La bella, ma stupida cheerleader che vuole lavorare in televisione interpretata da Bella Thorne, ad esempio. O, ancora, il quarterback Max che, inspiegabilmente, si ritrova continuamente senza maglietta, a mostrare il fisico scolpito. Si tratta di personaggi e situazioni che rasentano il limite del nonsense e che divertono il pubblico. Il fatto che sia tutto così surreale allontana lo spettatore dalla possibilità di immedesimazione. Per questo motivo risulta estremamente spassoso.

The babysitter

Tutto nasce da un gruppo di ragazzi ambiziosi che, però, sceglie la via più semplice per raggiungere i loro obiettivi: una seduta satanica. E come ogni seduta satanica che si rispetti, non può mancare la vittima sacrificale. Bee utilizza la casa di Cole per ospitare la sua setta e, da quel momento, sarà un completo bagno di sangue. Gli effetti speciali ricordano molto il cinema di genere anni ‘80, con schizzi di sangue molto inverosimili ma efficaci e divertenti. Ad amplificare il senso di surreale contribuiscono le didascalie che danno colore e vivacità al montaggio. The Babysitter è un film completamente pazzo e geniale allo stesso tempo.

Conclusioni

The Babysitter è una horror comedy che prende tutti i clichè del cinema di genere e li esagera. L’effetto è quello non solo di divertire il pubblico, ma anche di intrattenerlo e stimolare la sensazione meta cinematografica. I personaggi sono tutti macchiette senz’anima che vestono un ruolo stereotipato, nessuno possiede una profondità avanzata. Lo spettatore sarà immerso in 85 minuti di follia e sangue, dove l’esagerazione è la parola d’ordine.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

The Babysitter è una horror comedy che non si prende troppo sul serio. Utilizza personaggi stereotipati e situazioni clichè che esagera oltre ogni limite, per creare un prodotto ironico e divertente. Un bagno di sangue e spasso.
Laura Maddalozzo
Laura Maddalozzo
Datemi uno schermo e dei popcorn e sono la persona più felice del mondo. Il mio habitat cinematografico? Un’apocalisse zombie o ovunque ci sia un’atmosfera horror

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