HomeNewsSteven Spielberg, quali progetti lo attendono dopo l'Orso d'oro alla carriera?

Steven Spielberg, quali progetti lo attendono dopo l’Orso d’oro alla carriera?

Al Festival di Berlino, Steven Spielberg ha dichiarato che deve ancora decidere quale sarà il suo prossimo progetto dopo The Fabelmans. Secondo Deadline, il regista ha dichiarato: “Mi siedo qui davanti a tutti voi dicendo: Non so cosa farò dopo. Non ne ho idea. È una bella sensazione. ma è al tempo stesso orribile. È bello poter avere di nuovo il controllo della mia vita e fare le mie scelte reali. Ma ho bisogno di lavorare e mi piace farlo. Questa è la domanda più grande che avrò per il resto dell’anno cercando di capirlo”. 

Bradley Cooper Steven Spielberg

Quali sono i progetti del regista in fase di sviluppo?

Alcuni mesi fa Steven Spielberg aveva fatto sapere che voleva dirigere un riavvio/remake basato sul personaggio di Frank Bullitt. Già interpretato da Steve McQueen, quest’ipotetico rifacimento del poliziesco Bullitt, dovrebbe avere Bradley Cooper come protagonista. Inoltre, è in sviluppo anche un biopic sul compositore George Gershwin. Ma in conferenza stampa non è stato menzionato nessuno dei due progetti.

Mentre, sul fronte televisivo, Spielberg è impegnato come produttore per la serie HBO sul condottiero francese Napoleone Bonaparte. Basato su una sceneggiatura di Stanley Kubrick, il progetto è in collaborazione con la vedova del regista, Christiane Kubrick, e suo fratello produttore Jan Harlan. In merito a questo, Spielberg ha detto: “Stiamo mettendo in piedi una grande produzione per la HBO basata sulla sceneggiatura originale di Stanley, Napoleon, pensata come una serie limitata in sette parti”.

Pubblicità
Steven Spielberg

Le emozioni di Steven Spielberg alla Berlinale 2023

Il regista ha avuto la sua celebrazione al Festival di Berlino con l’Orso d’oro alla carriera. Dopo la cerimonia è stato proiettato il suo dramma di formazione semi-autobiografico The Fabelmans. La pellicola narra di un adolescente ossessionato dalla settima arte, che filma con la telecamera la sua famiglia disfunzionale. Tutto questo mentre intraprende i suoi primi passi nel cinema. 
 
Il festival ha anche proiettato una selezione di film precedenti di Spielberg, tra cui il primo lungometraggio del 1972, Duel, Lo Squalo (1975), I predatori dell’arca perduta (1981), E.T. (1982), Schindler’s List (1993), Munich (2005), il thriller sulla Guerra Fredda ambientato proprio a Berlino, Il ponte delle spie (2015). 
 
Il filmmaker ha rivelato che la cerimonia di premiazione ha coinciso con il sesto anniversario della morte di sua madre. Su quest’ultima è basato il personaggio di Michelle Williams in The Fabelmans. In merito al premio, Steven Spielberg ha avanzato alcune riflessioni. “In un certo senso ciò che fa un premio alla carriera è riportarti indietro nel passato, che tu voglia andarci o meno. Ti rende molto riflessivo. Essere onorato a Berlino, uno dei festival più antichi della storia, fa parte dei momenti straordinari della mia vita”. 

ULTIMI ARTICOLI