Stranger Things 4–Vol. 2 si appresta ad uscire su Netflix. Circolano già video e immagini anticipative della seconda parte della serie e dunque il 1° luglio appare ad oggi ancora più vicino. Le sensazioni non sono tutte positive dato che alla fine della prima parte Steve Harrington e gli altri compagni sono in forte pericolo.
La prima tranche ha lasciato tutti esterrefatti per la qualità del girato ma soprattutto per il registro mantenuto: non si tratta più di una serie per bambini, ma di un prodotto condito con punte di horror puro. Questo ha generato anche ansia e inquietudine per le sorti dei personaggi che ora sono alle prese con minacce veramente concrete.
Su tutti, è proprio Steve Harrington a preoccupare di più. I fan, su qualsiasi tipo di social, si dichiarano pronti a vederlo perire in quello che è un viaggio nel sottosopra che lo vede indebolito rispetto a un tempo. Se si considera poi che Max è stata a un passo dal cedere al potere di Vecna, allora una morte illustre è quasi certa (ma per niente digeribile a detta dei più affezionati)
Su Twitter impazzano gli hashtag e i post a favore di Steve Harrinton che indiscutibilmente occupa la top five nella classifica dei personaggi più amati. Farlo morire sarebbe una scelta saggia? E se dovessero essere confermati i timori sopracitati, sarebbe questa una scelta giusta per lo sviluppo della serie?
Facendo un piccolo passo indietro, si può benissimo capire perché Steve sia una figura così tanto amata: da ex bullo provocatore è diventato di fatto un outsider. Il fascino non c’entra niente: se non c’è la sicurezza in sé stessi, non si va da nessuna parte. La sua sembra essere volata via nell’arco di due stagioni e il concetto dietro a questa così repentina trasformazione può far provare empatia anche a chi con i bulli non ha un gran rapporto.
Il Bromance con Dustin ha poi completato l’opera; agli occhi di tutti Steve Harrington è diventato il ragazzo da recuperare o comunque l’amico a cui stare a fianco in un momento di difficoltà. Dopotutto, ci si è resi conti che anche lui è umano. La sua morte sarebbe quindi una grave perdita, senza dubbio. Bisogna tuttavia capire se a livello di sceneggiatura il prodotto ne gioverebbe o meno.
Da un punto di vista prettamente emotivo, è chiaro che Stranger Things 4–Vol. 2 segnerebbe un cambio di passo definitivo. La serie si tramuterebbe in maniera stabile in un prodotto per veri adulti e diverrebbe chiaro che neanche gli eroi posso sfuggire alla morte. L’elemento fiabesco verrebbe spazzato via con una spietatezza francamente apprezzabile. Bisogna tuttavia evitare che la serie ancori la sua crescita qualitativa solo e soltanto al venir meno di Steve: nel corso del Vol. 1 infatti la sua centralità è venuta costantemente meno.
Il ritorno della soffusa liaison amorosa con Nancy è stato percepito da tutti i fan, oltre che come una story line stucchevole, come un qualcosa di inutile per l’evoluzione della trama. Solo un altro fattore nostalgia a condire un pentolone stracolmo (e ricco già di suo). I Duffer Brothers dovranno quindi ponderare bene la scelta, anche si sono dichiarati estasiati dal fatto che i fan hanno manifestato tutto il loro cruccio nei confronti di questo scenario che, in Stranger Things 4–Vol. 2, è assolutamente plausibile.
Il 1 luglio si avranno delle risposte certe ma fino ad allora si può solamente cercare di capire se un personaggio può pesare più di un’intera serie che, in previsione di un quinto e ultimo appuntamento, deve anche pensare al futuro.