HomeRecensioni FilmSmile 2: il sequel horror che supera l'originale

Smile 2: il sequel horror che supera l’originale

Smile 2 è forse, insieme al film Longlegs, la rivelazione horror di questo autunno. Scritto e diretto dal regista e sceneggiatore Parker Finn (già regista del primo Smile, film con cui ha esordito nei lungometraggi), il film vede come protagonista l’attrice e cantante britannica Naomi Scott (Aladdin, Charlie’s Angels, ecc.).

Smile 2 è un capolavoro del terrore che gioca con percezioni e incubi. Un sequel che non solo è più grande, ma è anche migliore, sotto tutti gli aspetti, rispetto all’originale.

Persone con facce inquietanti, immobili e sorridenti iniziano a spuntare in vari eventi pubblici, fissando direttamente la telecamera. Divertente e inquietante allo stesso tempo, una testimonianza di quanto la semplice idea spaventosa di una faccia sinistramente felice possa funzionare e generare interesse.

Pubblicità

Il regista Parker Finn è un maestro nel trasformare una semplice impostazione in una terrificante spirale psicologica.

È più grande e in definitiva migliore del primo perché raddoppia questa premessa stravagante ma creativa e regala alcuni spaventi sorprendentemente scioccanti.

Smile 2

Smile 2: la trama

La superstar del pop mondiale Skye Riley (Naomi Scott) sta per lanciare il suo enorme tour di ritorno dopo un periodo non pianificato lontano dai riflettori. Un incidente d’auto devastante e un periodo in riabilitazione hanno fatto sì che Skye vivesse sul filo del rasoio, determinata ma sopraffatta da tutte le richieste e le responsabilità della sua carriera.

Nonostante tutto, la star in difficoltà avrebbe potuto farcela, se solo non fosse stato per l’improvviso evento traumatico del suo amico Lewis (Lukas Gage) che si è suicidato di fronte a lei in una fatidica notte.

Pubblicità

Lo stato mentale già fragile di Skye si deteriora rapidamente quando inizia ad avere allucinazioni di strane persone sorridenti che la fissano, così come il cadavere mutilato di Lewis, ovunque vada. Trauma, depressione, ansia, disprezzo di sé e le pressioni della celebrità si scontrano in una cacofonia di follia mentre la sua mente viene fatta a pezzi dall’entità demoniaca sorridente.

Smile 2: la recensione

Se siete in cerca di una storia edificate dove l’eroina sconfigge il suo demone interiore, questo film non fa per voi. Smile 2 è una landa desolata che, se con il primo film analizza come il trauma può rovinare e distruggere la vita di una persona senza un posto dove rivolgerti e nessuno che ti aiuti, allora Smile 2 parla di tutto questo ma anche di come sia tutta colpa tua.

Ciò che Finn fa con Smile 2, quindi, è espandere la maggior parte dei concetti introdotti con il primo film. Ottima l’idea di racchiudere questa premessa nel mondo della musica e dello spettacolo; Permette di avere una protagonista che deve essere sempre sotto gli occhi di tutti, sui palcoscenici e nei luoghi pubblici, e che deve quindi cercare di gestire la sua complicata situazione all’interno di un contesto praticamente privo di privacy.

Quel contrasto tra il volto pubblico di Skye e i problemi che inizia ad avere che le persone iniziano ad associare alla droga è ciò che dà molta tensione alla storia. Skye è sempre sotto pressione da parte della sua squadra affinché provi, canti, balli e partecipi a eventi pubblici, il che diventa sempre più difficile a causa delle sue allucinazioni.

Smile 2

In più, c’è tutto il trauma di cui soffre a causa dell’incidente automobilistico a cui è sopravvissuta. Questo momento, che si rivela poco a poco attraverso diversi flashback, permette a Finn di presentarci diverse immagini inquietanti.

Pubblcità

Il finale offre un momento memorabile di humor nero e contorto che i fan del genere apprezzeranno.

Finn e Scott: un duo perfetto

Lo stile di Finn è molto evidente. Riempie i suoi film di così tanti movimenti e posizionamenti della telecamera intenzionali, usa un sound design opprimente e inquietante e utilizza un montaggio intelligente per aiutare a immergere completamente il pubblico in ogni singola sequenza spaventosa che realizza. È incredibilmente stilistico ma mai apertamente appariscente al punto di distrarre, ed è tutto al servizio della testa confusa di Skye mentre cade a pezzi.

Un plauso su quanto sia spaventoso in modo efficace questo film va anche al direttore della fotografia Charlie Sarroff e il montatore Elliot Greenberg.

Il tutto ancorato a una straordinaria performance centrale di Naomi Scott, che dovrebbe immediatamente prendere la corona di vera Scream Queen di quest’anno. Non esagera mai, comportandosi piuttosto come una persona complicata, piena di demoni interiori, alcuni metaforici e altri molto reali. 

Smile 2 gestisce un livello di tensione quasi insopportabile, in cui non è difficile entrare in empatia con la protagonista, una ragazza che sta attraversando situazioni incredibilmente difficili, cercando di affrontare il suo stress post-traumatico, subendo pressioni da sua madre e da tutta la sua squadra discografica. Non ha nessuno che la capisce o di cui può realmente fidarsi.

Skye è, come spesso accade nei film incentrati sulle celebrità, qualcuno che ha tutto e allo stesso tempo niente. Smile 2 riesce a farci entrare nella sua testa; sente la confusione dentro di lei peggiorare sempre di più.

In conclusione

Smile 2 presenta un protagonista tridimensionale, e riesce a sviluppare diversi momenti di innegabile suspense, usando occasionalmente il gore per non perdere il suo impatto, e mescolando il reale con il soprannaturale.

Smile 2

Difficilmente credo che, quest’anno, vedremo un film horror più d’impatto di Smile 2 e se Finn dovesse avere un’idea per una terza parte, spero che riuscirà a mantenere gli elevati standard di qualità a cui, ormai, ha abituato gli spettatori.

Trailer

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Smile 2 non è un sequel: è l'opera infetta e contagiosa di quella forza maledetta che si è dedicata a spaventarci nel primo capitolo, ora al comando di qualcosa che non è più un film: è il Terrore. Un po' più raccapricciante e confuso del film originale, ma con la stessa precisione nella regia, Smile 2 punta su maggiore esplicito e più sanguinoso. Questo film è sicuramente all'altezza del primo capitolo, regalando tutta la tensione inquietante prevista e un buon numero di spaventi che rivaleggiano con il suo predecessore.
Laura Pavanello
Laura Pavanello
Con la fantasia si può fare il più spettacoloso viaggio che sia consentito ad un essere umano". E questo per me è il cinema, il mio oggetto di studi, la mia passione, ma soprattutto il luogo dove i sogni diventano realtà.

ULTIMI ARTICOLI

Smile 2 non è un sequel: è l'opera infetta e contagiosa di quella forza maledetta che si è dedicata a spaventarci nel primo capitolo, ora al comando di qualcosa che non è più un film: è il Terrore. Un po' più raccapricciante e confuso del film originale, ma con la stessa precisione nella regia, Smile 2 punta su maggiore esplicito e più sanguinoso. Questo film è sicuramente all'altezza del primo capitolo, regalando tutta la tensione inquietante prevista e un buon numero di spaventi che rivaleggiano con il suo predecessore.Smile 2: il sequel horror che supera l'originale