Singin’ In The Rain, musical cult del 1952, diretto da Stanley Donen e Gene Kelly (quest’ultimo anche
interprete), tornerà nelle sale cinematografiche italiane.
A 70 anni dall’uscita della pellicola, grazie al restauro in 4K effettuato dalla Warner Bros e dalla
distribuzione della Cineteca di Bologna, sarà possibile, a partire da lunedì 5 dicembre, tornare a vedere sul
grande schermo uno dei musical più amati di sempre.
Quest’estate, a Bologna, in occasione della rassegna “Il cinema ritrovato”, il film restaurato era già stato
proiettato in anteprima.
Singin’ In The Rain trama
Don Lockwood (Gene Kelly) , apprezzata star di Hollywood con doti di ballerino, stunt-man ed attore di
cinema muto, mal sopporta la collega Lina Lamont (Jean Hagen).
L’attrice risulta agli occhi di Don insopportabile, per vari motivi: l’atteggiamento vanitoso e sprezzante, la
convinzione che lui sia innamorato di lei e la voce stridula, per niente gradevole.
Questo aspetto personale entra a far parte della vita professionale degli attori quando si verifica l’epocale
passaggio dal cinema muto al sonoro: l’attrice infatti non riesce più a recitare.
Un musicista amico di Don, Cosmo (Donald O’Connor) ha l’idea di trasformare il film, che avrebbe dovuto
intitolarsi Il cavaliere spadaccino, in un musical, Il cavaliere della danza.
Lina sarà doppiata da una giovane cantante, Kathy (Debbie Reynolds), di cui Don si è invaghito.
Lina, accortasi della situazione, è sempre più furiosa e cerca di ostacolare in ogni modo la storia d’amore.
Alla prima il film ottiene un clamoroso successo e viene chiesto a Lina di cantare live: alla fine, grazie a Don
e Cosmo, la verità viene a galla e Kathy ha il successo che merita.
Il successo del film
Singin’ in the rain ha riscosso un successo mondiale, introducendo nel mondo del cinema il genere musical.
Indimenticabile la colonna sonora ed in particolare il brano che dà il titolo alla pellicola, citato anche da
Stanley Kubrick in una celebre scena di Arancia Meccanica.
Rivedere un cult movie come questo è sicuramente un’esperienza imperdibile, considerando che per molti, per ragioni
cronologiche, sarà la prima volta al cinema.