Sing Sing: i cantautori Abraham Alexander e Adrian Quesada parlano di Like a Bird, brano originale del film.
Quando gli autori Alexander e Quesada hanno firmato per scrivere una canzone originale per Sing Sing (qui la recensione), il duo è stato catturato dall’intensità del film e dall’approccio genuino alla storia. Like a Bird è nata dall’idea di sognare la libertà ed è candidata come migliore canzone originale agli Oscar.
Sing Sing – Una storia vera
Il film racconta la storia vera di Divine G (Colman Domingo, il colore viola), un uomo imprigionato per un crimine che non ha commesso. Troverà uno scopo facendo parte di un gruppo teatrale, insieme al nuovo arrivato Divine Eye (Clarence Maclin). Alexander e Quesada, per la creazione della canzone, si sono concentrati sul senso di libertà dopo la riabilitazione.
Sing Sing è anche candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale e per il miglior attore protagonista per Colman Domingo.
Sing Sing – L’intervista agli autori della canzone
I: Da dove nasce l’ispirazione per Like a Bird?
Alexander: Adrian e io stavamo discutendo su quali fossero le esigenze della canzone e subito ho pensato all’immagine di un uccello in gabbia e al fatto che il suo scopo divino è quello di volare. Penso che gli esseri umani abbiano lo scopo divino di sognare e di vedere queste cose realizzarsi. C’è un gruppo di persone a cui è stato negato questo scopo divino di sognare per molto tempo. Quindi, una volta ottenuta questa immagine, il resto è stato molto, molto facile. Ma era la correlazione tra un uccello in gabbia e gli esseri umani in gabbia. E poiché sono entrambi in gabbia, viene loro negato ciò per cui sono stati creati.
I: Sapendo che la maggior parte degli attori faceva parte di questo programma di cui parla il film…
A: Sì, si tratta di intrattenimento, ma questo film parla davvero di vita e di esseri umani e abbiamo pensato che la canzone dovesse essere all’altezza di questa intensità.
Quesada: C’era già così tanta emozione sullo schermo quando abbiamo visto la scena finale che avevamo già una tavolozza forte da completare ed elevare. Ma sì, la presenza nel film di molti ex detenuti che facevano parte di questo programma è stata davvero potente.
Quando siamo stati coinvolti per la prima volta nel film, si trattava di un film indipendente che non aveva distribuzione. Non c’era nessuna euforia da Oscar, non c’era nessuna A24 coinvolta. Non c’era nulla. C’era solo questo messaggio e questo incredibile, bellissimo film. E parte di ciò che Abe diceva sull’umanità e sul potere di dare alle persone una seconda possibilità nella vita e nella riabilitazione. Il potere che l’arte ha per la riabilitazione, lo si vede in questa storia.
L’ultima domanda
I: Mentre guardavi questa scena prima di scrivere la canzone, c’era un momento specifico che ti ha colpito?
A: Sì, quando vediamo i finestrini abbassati. Qualcuno che è stato rinchiuso per molto tempo e ora è libero, ma entra in questo veicolo che in un certo senso sembra ancora confinante. Basta abbassare il finestrino e sentire l’aria fresca sul viso per vedere la liberazione che Colman, o Divine G, emana. Per me è stato questo. Era Colman che abbassava il finestrino e tu pensavi: “Oh, è uscito”. Ho pensato che anche altre persone avrebbero potuto provare quella sensazione e ho ripensato a un paio di scene in cui Colman allungava la mano fuori dalla finestra. Quindi, sapevi che era alla ricerca di aria fresca.
