Nella notte italiana sono stati assegnati gli Emmy Awards 2024 (qui la lista completa dei vincitori), tra sorprese e conferme importanti. Due sono state le serie che più di tutte hanno fatto la parte del leone: si tratta di The Bear e Shōgun. Se per quanto riguarda la serie con Jeremy Allen White il successo sembrava sicuro, per l’altra produzione Disney + sorprendono le proporzioni della vittoria. Infatti, la serie ambientata nel Giappone feudale ha stabilito alcuni record rimarchevoli nel corso della premiazione. Intanto, si tratta della prima serie non in lingua inglese a trionfare nella categoria Miglior serie drammatica. Ancor più rilevante è il numero di premi ottenuto: ben 18 premi, che ne fanno la serie con più riconoscimenti della storia. Il record precedente di 13 premi in una sola stagione apparteneva alla serie HBO John Adams del 2008.
Shōgun: un progetto ambizioso
Lo showrunner di Shōgun, Justin Marks, nell’accettare il premio principale ha voluto ringraziare Disney e FX per aver creduto nel progetto. Marks ha anche sottolineato il rischio che poteva rappresentare una serie in giapponese storicamente collocata e dall’alto budget. Il successo del progetto, sempre secondo Marks, nasce dal felice incontro tra due culture, quella nordamericana e quella giapponese, nello spazio della loro traduzione.
Shōgun è tratta da un romanzo d’avventura del 1975 scritto da James Clavell, alla premiazione era presente la figlia di Clavell. Lo stesso autore nel 1980 figurava tra i produttori della prima trasposizione del suo progetto targata all’epoca NBC. La serie del 1980 vedeva come protagonisti Richard Chamberlain e l’icona del cinema giapponese Toshiro Mifune. Il romanzo racconta l’approdo in Giappone a seguito di un naufragio del capitano inglese John Blackthorne e dei superstiti del suo equipaggio. Blackthorne si trova coinvolto nella lotta di potere tra due signori feudali per diventare il comandante dell’esercito.
