Riverdale è una serie televisiva che di base appartiene al genere teen drama, ma nella prima stagione soprattutto ha abbracciato il mistery e il thriller. La serie è basata sui personaggi degli Archie Comics. È proprio capo creativo degli Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa, ad averla adattata per gli Stati Uniti. In Italia è andata in onda dal 9 novembre 2017 e attualmente è possibile vederla su Netflix.
Ad oggi Riverdale consta di ben 7 stagioni, anche se la sesta è ancora inedita in Italia. Un aspetto interessante riguarda il fatto che da questo primo universo narrativo sia possibile trarre nuovi spunti per altre serie. Così è stato per Le terrificanti avventure di Sabrina, una serie che è ambientata nello stesso universo di Riverdale. Il problema principale di quest’ultima è che fin dal suo esordio prometteva molto bene, ma sta sempre più perdendosi in trame assurde.
Riverdale cast e personaggi
La serie racconta degli inquietanti avvenimenti che sconvolgono le vite di giovani adolescenti della città di Riverdale. I protagonisti sono quelli degli Archie Comics: abbiamo KJ Apa nel ruolo di Archie Andrews, Lili Reinhart è Betty Cooper, Camila Mendes è Veronica Lodge e Cole Sprouse nei panni di Jughead Jones.
Jughead Jones è probabilmente il personaggio più importante e affascinante, non è un personaggio qualsiasi di Riverdale, ma ne narra anche gli avvenimenti come narratore onnisciente. Li vive da esterno o da protagonista. Inizialmente è un outsider, che si esclude volutamente dagli avvenimenti, emarginato e con soli pochi amici. Quando inizia ad intraprendere un percorso di maturazione e di consapevolezza, anche grazie all’amicizia ed all’amore, diventa una persona più forte e decisa. In questo ha un ruolo fondamentale la scrittura, sua grande passione.
“La vita non è un racconto di Agatha Christie, è molto più incasinata” dirà ad un certo punto palesando la sua natura ironica. Questo personaggio intrattiene una relazione sentimentale con Betty che nella prima stagione funziona ed emoziona. Salvo poi fare diventare anche gli stessi frana tipici del genere piuttosto noiosi. Al mood di un personaggio del genere su contrappone senz’altro Archie, quarterback, ragazzo sempre in vita che si innamorerà di Veronica. Con la sua sensualità esotica, Veronica è comunque un personaggio troppo stereotipico, a cui spesso si preferisce Betty per la sua capacità di stupire lo spettatore. Betty è formalmente una brava ragazza, ma sembra avere dei lati oscuri.
Riverdale recensione
L’aspetto che ha reso Riverdale una serie valida almeno per la prima stagione sta nella capacità che aveva di coinvolgere il pubblico. La primissima vicenda che coinvolge i protagonisti è la morte di Jason, il fratello gemello di Cheryl, compagna di classe dei protagonisti. Il mood è quello alla Twin Peaks, senza naturalmente voler fare paragoni con questo colosso della serialità.
Tuttavia, Twin Peaks è un modello sempre presente per ogni serie TV che voglia parlare di misteri e omicidi. Il mistero dietro la morte di Jason incuriosiva e teneva lo spettatore incollato allo schermo in attesa di capire, i personaggi si amalgamavano bene. Anche le dinamiche delle coppie, tipiche del teen drama, consentivano di avere un certo piacere nel guardarla. Avveniva quanto avviene sempre con le serie di questo tenore: si fa il tifo per una determinata coppia, vi è un forte coinvolgimento.
Questo all’inizio, dopo tutto in malora. Sembra che gli scrittori della serie non sappiano più che direzione prendere. Vengono proposte numerose puntate musical che di base hanno sempre avuto il loro perché, ma la trama è inesistente. Non c’è sospensione dell’incredulità in quanto ciò che succede non coinvolge. Di recente è stato fatto un grande salto temporale, che però non ha convinto il pubblico. Anche perché sono venute meno le dinamiche di prima, quelle situazioni tra ragazzi che intrattenevano molto. Un teen drama è sempre complesso quando gli attori crescono e anche i personaggi escono dalla scuola superiore, tuttavia in questo caso sembra esserci un vero problema di scrittura.
I pregi della serie tv
Malgrado i numerosi difetti, Riverdale ha anche degli aspetti che rimangono molto interessanti. Sicuramente sono degli adolescenti possono continuare a seguire questa serie con interesse o forse per inerzia, poiché le lacune narrative che presenta disturbano un pubblico più adulto, probabilmente. Tuttavia, la serie è piena di riferimenti pop, frasi di libri. Ancora una volta grazie alla presenza di Jughead.
Per esempio, usa spesso i libri come metafora della realtà. Nella letteratura e nella scrittura vede una forma di controllo razionale di ciò che avviene, che nella vita normale naturalmente non possiede. La sua stessa quotidianità è colma di gialli e misteri, che la stessa Riverdale trae anche da certi classici. Jughead paragona spesso ciò che gli succede ai gialli di Agatha Christie e quindi vi si vede qualcosa di interessante anche dietro l’elaborazione della serie.
Nella quarta stagione vediamo Jughead entrare in una scuola d’élite (la Stonewall) in cui può mostrare le proprie capacità come scrittore. Ciò ci permette di assistere a veri e propri caffè letterari e dibattiti, durante i quali Jug ha l’occasione di mostrarsi per come è: una mente brillante e molto acuta, capace di cogliere il particolare nelle opere letterarie. Jug incarna il prototipo di lettore attento e appassionato, in particolar modo in una scena. Infatti, quando il professore chiede ai ragazzi della scuola quale fosse il significato di Moby Dick, i suoi compagni come molti cercano nella balena una allegoria. Jughead brillantemente spiega come in realtà Herman Melville odiasse le allegorie e non volesse che il suo romanzo fosse interpretato come una sorta di fiaba.
Probabilmente proprio nella quarta stagione, quando il mistero centrale riguarda proprio la morte di questo personaggio, si recupera un po’ di ritmo nella serie. Sicuramente è a Jughead che dobbiamo gran parte dei pregi di questo show, ma è vero che un solo personaggio non può reggere tutto. Sembra che la serie andrà molto per le lunghe, quindi speriamo che possa in qualche modo riprendere un filone narrativo più logico.