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Rachel sta per sposarsi, la recensione del film di Jonathan Demme

Rachel sta per sposarsi, film del 2008, diretto dal premio Oscar Jonathan Demme (“Il silenzio degli innocenti”, “Philadelphia”). La sceneggiatura (scritta in circa sette settimane) è opera dell’allora esordiente Jenny Lumet, figlia del regista Sidney Lumet, e nipote della celebre cantante-attrice Lena Horne.

Nel cast una Anne Hathaway in forma smagliante. Una grande performance che le ha fatto guadagnare una candidatura all’Oscar nella categoria miglior attrice protagonista. L’ambita statuetta, per l’attrice newyorkese, arriverà comunque nel 2013 grazie al suo ruolo nel film “Les Misérables”.

Rachel sta per sposarsi

Rachel sta per sposarsi, trama e recensione

Rachel è la festeggiata. Tuttavia, la vera protagonista, il fulcro dell’intera storia, non è la (perfettina) Rachel, bensì l’esplosiva Kym, personaggio indimenticabile, insieme di luci e ombre. Enigmatica, impulsiva, sregolata.

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Le dà il volto una splendida Anne Hathaway: potente nei primi piani, mentre fuma ribelle con la sigaretta tra le dita. O ancora: quando sorride, in una cucina affollata, mentre genero e suocero si sfidano a chi meglio sistema i piatti nella lavastoviglie (scena che prende spunto da un fatto realmente accaduto a Sidney Lumet, padre della sceneggiatrice), un momento da antologia che resta impresso.

Ragazza complessa, Kym. Fragile, turbolenta; vulnerabile. Una giovane con problemi di dipendenza. Kym sta cercando di lasciarsi alle spalle non solo la droga ma anche un dramma che l’ha segnata per sempre. Suo fratello è morto. Ed è morto perché era in auto con lei che si era messa alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nessuno sembra averla perdonata. Né la madre (Debra Winger) né la sorella (Rosemarie DeWitt).

Dopo la scomparsa del fratellino, Kym è finita in un centro di riabilitazione. Il matrimonio della sorella Rachel è l’occasione che la riporta al focolare domestico, dopo tanto tempo (le nozze si celebrano nella villa in perfetto stile “american dream”). L’incontro con i parenti, ovviamente, non sarà zucchero e miele. In una manciata di ore ne accadranno di cose; la maggior parte sgradevoli (pianti, risse, incidenti d’auto). Il rapporto tra Kym e Rachel, infatti, è teso: si punzecchiano di continuo, sputandosi addosso rancore.

Rachel sta per sposarsi, 2008

Rachel sta per sposarsi, ruvido e passionale

Quel che rende unico questo lavoro di Jonathan Demme, il cui nome è legato a produzioni hollywoodiane di spicco, è l’estrema naturalezza (la macchina si muove nervosamente, a scatti; la colonna sonora è suonata live sul set) che ci restituisce atmosfere quasi da documentario, e un certo gusto d’antan: sembra di vedere quei video che si giravano, una volta, alla presenza dei propri cari; testimonianze romantiche e struggenti, da lasciare a futura memoria.

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Cassette per fissare emozioni, nastri da srotolare nelle piovose sere d’inverno, tra chiacchiere in salotto, bicchieri e sigarette. Rachel sta per sposarsi è un’opera intima, che omaggia il cinema indipendente.

Film low budget ma vibranti come quelli che Demme, da spettatore, diceva di amare. Inoltre: Demme con Rachel sta per sposarsi voleva celebrare Robert Altman (il riferimento è a “Un matrimonio”, del 1978), di cui era fan. Demme sceglie di girare con la camera a mano, e questo dà un effetto realistico, grezzo ma fortemente empatico: ci sentiamo anche noi parte dell’evento.

Rachel sta per sposarsi

Anche noi parte della famiglia. Invitati a questa due-giorni, un lungo movimentato weekend (la vicenda si svolge in un arco temporale ristretto), che precede le nozze di Rachel. Rachel sta per sposarsi è una pellicola indie, colma di passione e cuore, in cui l’alchimia tra gli attori e l’improvvisazione aggiungono valore.

Sono innumerevoli i film che parlano di matrimoni e riunioni di famiglia turbolente, se il genere vi affascina consiglio, ad esempio, “Il matrimonio di mia sorella” di Noah Baumbach (uno dei registi più interessanti della sua generazione) con protagonisti Nicole Kidman, Jack Black, Jennifer Jason Leigh, John Turturro.

Ovviamente, restando in tema di indie movie della scena newyorkese: recuperate l’intera filmografia dell’impareggiabile John Cassavetes.

Rachel sta per sposarsi trailer

PANORAMICA RECENSIONE

regia
soggetto e sceneggiatura
interpretazioni
emozioni
Micol Graziano
Micol Graziano
Amo il cinema e i pop-corn.

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