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Le 5 principesse che hanno fatto la storia della Disney

Diverse generazioni di bambini e bambine sono cresciuti incantati dai tanti cartoni animati Disney: alcuni più di altri sono rimasti impressi nella nostra memoria, lasciando quell’aura di perfetto romanticismo che ci riporta sempre a riguardarli per ritornare bimbi, anche se solo per un po’. Si tratta delle fiabe, delle principesse Disney! Partendo dal 1937 fino ad oggi, si può notare anche una grande evoluzione nello sviluppo di queste storie. Si tratta non solamente di cambiamenti nella risoluzione dei cartoni animati, dovuti alla messa a punto di nuove tecnologie, ma di evoluzioni nelle protagoniste stesse. Anche le stesse principesse Disney si sono rese testimoni dei cambiamenti socioculturali riguardanti il ruolo della donna, dando vita a principesse forti e più emancipate.

Principesse Disney
principesse Disney

Principesse Disney: Biancaneve (1937)

Proiettato per la prima volta al Carthay Circle Theatre il 21 dicembre del 1937, davanti ad una platea di stelle del cinema di allora, quali Charlie Chaplin e Clark Gable, Biancaneve è una di quelle pellicole che hanno portato proprio una rivoluzione nel mondo del cinema. E’ il primo lungometraggio in rodovetro. Si tratta di un foglio di acetato di cellulosa trasparente sul quale vengono stampati e dipinti i disegni dell’animatore. Biancaneve fu anche il primo film d’animazione completamente a colori. Grazie all’innovazione che ha portato, gli fu conferito un oscar onorario a Walt Disney nel 1939 proprio per la produzione di questo film.

Al momento è in corso di realizzazione un remake in versione live action: l’attrice Rachel Zegler (West Side Story), la quale interpreterà la principessa, ha annunciato di recente la fine delle riprese del film. Il film dovrebbe arrivare nelle sale entro la fine del 2023.

Tratto dalla fiaba dei Fratelli Grimm, presenta quello che sarà il prototipo della principessa: la giovane bella e gentile che deve essere salvata dalle angherie di un antagonista cattiva (in questo caso Grimilde) da un principe. Un altro elemento che differenzia Biancaneve da altri film Disney è proprio la figura della strega cattiva. Mentre nei film più recenti si tende a ricreare degli antagonisti con delle fattezze normali, Grimilde è stata disegnata in maniera alquanto sinistra, tale praticamente da spaventare i bambini.

Principesse Disney: Cenerentola (1950)

Uscito nelle sale statunitensi il 15 febbraio del 1950, Cenerentola è il secondo classico Disney dal punto di vista cronologico e per accoglienza da parte del pubblico e della critica, secondo solamente a Biancaneve. Distribuito più volte nei cinema nel corso degli anni, la trama del film è stata molto sfruttata dalla sala di produzione. Ad esso, infatti, sono seguiti ben due altri film, nel 2002 e nel 2007, i quali però non sono logicamente riusciti ad   eguagliare il primo. Essendo stati prodotti ad una tale distanza cronologica dal primo, sono stati utilizzati disegni differenti. Inoltre, nel 2015 è stato realizzato anche un live action con Cate Blanchett (Carol) e Lily James nel ruolo di Cenerentola. Le vicende sono tratte dall’omonima fiaba di Charles Perrault.

Con Cenerentola non si ha ancora una evoluzione significativa riguardo alla figura stessa della principessa. Ella viene sempre salvata dall’antagonista, in questo caso la matrigna cattiva e le due sorellastre, da un principe, Prince Charming, per abbandonare la sua misera vita da sguattera e diventare una principessa. Cenerentola è la la prima principessa Disney della storia.

Principesse Disney
Cenerentola

La bella e la bestia (1991)

Molto più recente rispetto agli altri due, La bella e la bestia è il trentesimo classico Disney ed il terzo film del cosiddetto rinascimento Disney. Nel decennio degli anni 90 infatti la casa di produzione torna a dar vita a grandi opere del cinema  d’animazione. Il film in questione è una trasposizione dell’omonima fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, e prende spunto anche dalla pellicola del 1946. Questo fu il primo film d’animazione in assoluto ad essere candidato nella categoria miglior film agli Academy Awards fino al 2010, anno in cui il Disney-Pixar Up non gareggiò per questa statuetta. Nel 2017 è uscito nelle sale il nuovo live- action, con Emma Watson nei panni di Belle.

Il motivo per cui La Bella e la bestia ha riscosso un tale successo da parte del pubblico e della critica è sicuramente dovuto alle tematiche.

Prima di tutto, con Belle si ha una rilevante evoluzione nel personaggio stesso della principessa: Belle non è solo bella, umile o gentile come lo erano Biancaneve e Cenerentola. Lei è intelligente, adora la lettura ed è una figura molto curiosa, ma allo stesso tempo è forte e caparbia, pronta a sacrificarsi per le persone che ama. Non si ferma all’apparenza della bestia, trovando in lui un anima pura.

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Pocahontas (1995)

Uscito nelle sale nel 1995, Pocahontas rappresenta un altro passo evolutivo della Disney. Prima di tutto, in questo caso la fonte di ispirazione non è più una fiaba, ma dei fatti realmente accaduti. E’ il primo film Disney ad essere ispirato a fatti reali. Nella cerimonia del 1996, il film ottenne due Oscar, per miglior colonna sonora e miglior canzone a Colors of the wind.

Pocahontas tratta delle tematiche più serie rispetto agli altri cartoni analizzati sopra. Il tema centrale qui è la differenza culturale tra Pocahontas, indigena powhatan, ed il colono inglese John Smith. Mentre i due imparano l’uno dall’altra, tra la tribù indigena ed il gruppo di coloni inglese si viene a sviluppare solo odio. In maniera molto semplice e leggera viene rappresentato il fenomeno del colonialismo inglese nel Seicento. Inoltre, Pocahontas insegna a John il rispetto della natura: questo è proprio il tema centrale della canzone premio Oscar.

Nel 1998 venne realizzato Pocahontas-viaggio nel nuovo mondo, un sequel che però non ottenne lo stesso successo del primo film.

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Mulan (1998)

Concludiamo parlando di una delle principesse Disney meno regali che ci sono: si tratta di Mulan!

Distribuito nelle sale nel 1998, Mulan è unico nel proprio genere ed è un punto massimo dell’evoluzione delle principesse Disney. Mulan è una principessa guerriera: si finge maschio per arruolarsi nell’esercito al posto di suo padre, per salvarlo. Come anche un po’ avviene in Pocahontas, anche qui viene presentata una cultura differente, ovvero la tradizione cinese. I lavori per il film iniziarono già nel 1994, anno in cui alcuni supervisori artistici si recarono in Cina per comprenderne le origini.

Elemento di unicità nel film è la tendenza ad una maggiore comicità rispetto ad altri cartoni Disney di principesse. Questo è dovuto allo sviluppo di alcuni personaggi ausiliari in questo senso, come il drago Mushu, doppiato in lingua originale dall’attore comico Eddie Murphy. Ad ogni modo anche Mulan stessa è spesso avvolta da una certa ironia: specialmente durante l’addestramento, da prova di tutta la sua goffaggine.

Inoltre, un altro fattore a favore di questa pellicola sono sicuramente le canzoni. Infatti gli sono valse una candidatura ai Golden Globe, in particolare la canzone candidata fu Reflection.

La storia di Mulan fu un successo per la Disney, tale da portarli a ideare un sequel nel 2004 e una versione live action nel 2020.

Partendo dal lontano 1937, attraverso le 5 principesse Disney, si è potuto notare come questi cartoni animati abbiano raggiunto una loro effettiva dignità cinematografica. Non possono più essere considerati semplicemente dei film per bambini, ma una branca rilevante del cinema contemporaneo.

Roby Antonacci
Roby Antonacci
Giornalista per Vanity Fair, collaboratrice per Moviemag, scrivo da sempre di cinema con un occhio attento a quello d'autore, una forte passione per l'horror e il noir, senza disdegnare i blockbuster che meritano attenzione.

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