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Percy Jackson: il figlio di Poseidone ha vinto la sfida con i fan?

Era il 2010 quando Percy Jackson giungeva sui nostri schermi per la prima volta. Il film Il ladro di fulmini, diretto da Chris Columbus, si rivelò un fiasco. I fan rimasero delusi, ma si cercò di dare alla saga una seconda possibilità adattando il secondo romanzo di Rick Riordan. Il secondo tentativo fu più disastroso del primo e il progetto fu cancellato. Dopo diversi anni, Percy ha conquistato la piattaforma Disney+ (QUI trovate la recensione ai primi due episodi).

Questa volta il figlio di Poseidone ha vinto la sfida con i fan dei libri?

Percy

Trama e Cast

Walker Scobell sostituisce Logan Lerman nel ruolo del protagonista. Leah Sava Jeffries è il nuovo volto di Annabeth Chase, mentre Aryan Simhadri è il satiro Grover.

Luke Castellan è interpretato magistralmente da Charlie Bushnell. Nel cast principale ci sono anche Glynn Turman (Chirone), Jason Mantzoukas (Dionisio), Virginia Kull (Sally Jackson), Megan Mullally (Alecto) e Dior Goodjohn (Clarisse). Tra le guest star abbiamo Adam Copeland (Ares), Timothy Omundson (Efesto), Lin-Manuel Miranda (Ermes), Jay Duplass (Ade), il compianto Lance Reddick (Zeus), Toby Stephens (Poseidone) e Timm Sharp (Gabe Ugliano).

Percy Jackson è un ragazzo è un ragazzino di undici anni che scopre di essere un semideo, figlio di Poseidone. Una volta giunto al Campo Mezzosangue, deve affrontare un’impresa insieme agli amici Annabeth e Grover: ritrovare la folgore perduta di Zeus, affinché si possa evitare una guerra fratricida tra il Re dell’Olimpo e Poseidone. Inoltre, Percy deve salvare sua madre Sally dagli Inferi.

Percy Jackson – Com’è andata dal terzo episodio in poi?

Quando la saga di Percy Jackson arrivò al cinema, si stava cercando il nuovo prodotto fantasy che doveva sostituire saghe come Il Signore degli Anelli, Harry Potter e Twilight. Nonostante i romanzi di Rick Riordan, i film non hanno riusciti nell’impresa di diventare memorabili.

La serie è stata attesa con impazienza dai fan, ma, sebbene non sia disastrosa come le precedenti pellicole cinematografiche, non è riuscita a convincere in tutto.

I vari episodi cercano di essere il più fedeli possibili alla loro versione cartacea, ma presentano diverse pecche.

Al di fuori di Percy, gli altri due protagonisti non hanno molto spazio Il personaggio di Annabeth ha un background interessante che emerge fin dal primo romanzo, tuttavia la sua storia e i suoi traumi sono appena accennati. Nel settimo episodio, quando i tre eroi si recano negli Inferi, la ragazzina rimane intrappolata nella Foresta dei Rimpianti, tuttavia non ci viene spiegato quale sia il suo più grande rimpianto. Il fatto di non avere un buon rapporto con suo padre? Di non essere riuscita a salvare l’amica Talia? Altri aspetti che passano in secondo piano sono la sua immensa passione per l’architettura, che ha rilievo nei romanzi successivi, e la sua cotta adolescenziale per Luke. Il fatto che lei provasse sentimenti nei confronti del figlio di Ermes rendeva molto più doloroso il tradimento di quest’ultimo. La serie, da questo punto di vista, corre un po’ troppo e fa già capire agli spettatori che non hanno letto i libri come evolverà il suo rapporto con Percy.

L’attrice è un’ottima interprete, perciò è davvero un peccato che la complessità del suo personaggio sia stata messa così da parte.

Anche il personaggio di Grover rimane parecchio dietro le quinte rispetto alla sue versione cartacea.

Percy Jackson

Alcuni personaggi convincono, altri meno

Come avevamo già parlato in una nostra news (QUI), il personaggio di Medusa ha subito un cambiamento. Ci sono tante versioni riguardanti il suo mito, ma quella più diffusa la voleva consenziente nel suo rapporto con Poseidone.

Nella serie Medusa diventa portatrice del movimento Me Too, tuttavia questa storia non ha ripercussioni su Percy.

Il figlio di Poseidone non sembra turbato riguardo il fatto che suo padre possa aver commesso violenza nei confronti di una donna. Inserire una tematica del genere doveva avere rilevanza all’interno della serie, ma invece è trattata con molta superficialità. Non c’è un momento in cui Percy riflette su ciò che ha scoperto nei confronti di suo padre, non si chiede mai una volta se sia davvero un brava “persona” o no. A questo punto era meglio rimanere fedeli alla versione originale.

Nell’ultimo episodio, c’è il tanto atteso incontro tra padre e figlio. Nei romanzi le divinità vengono presentate come superficiali e poco interessate al benessere dei loro figli, lo stesso Poseidone non sa cosa pensare di Percy. Nella serie vediamo invece che già prova affetto nei confronti di suo figlio, tantoché supplica Zeus di risparmiarlo. Per quanto sia stata una bella scena, toglie tutta la costruzione graduale nel loro rapporto.

Il personaggio di Sally è quello che forse appare più differente rispetto la sua controparte cartacea. Forse si è cercato di inserire più girl power in lei, tuttavia sembra completamente differente da quella che già conoscevamo. La Sally letteraria è molto più dolce e fragile, ma questo non significa che sia debole. Probabilmente si è cercato di renderla più attuale, stravolgendo la sua caratterizzazione.

Anche lo stesso Gabe, il patrigno di Percy, è diverso. Doveva essere un personaggio odiosissimo, motivo per cui la sua pietrificazione doveva dare soddisfazione. Nella serie non risulta simpatico, ma non è certo il personaggio a cui auguri la morte.

Anche Ade ha qualche pecca. Essendo il dio degli Inferi ci si aspettava che fosse spaventoso, ma risulta soltanto una macchietta.

Medaglia d’onore va invece ad Adam Copeland, che è perfetto come Ares.

In conclusione

Percy Jackson non è sicuramente una serie da buttare via, ma ci si aspettava di più soprattutto perché anche Rick Riordan è coinvolto nel progetto. I cambiamenti a volte convincono, a volte meno, ma le situazioni rimangono troppo didascaliche.

Non è stata ancora rinnovata per una seconda stagione, ma è alquanto probabile che Disney+ lo farà presto.

Speriamo che la seconda stagione osi di più rispetto la prima. Del resto Game of Thrones non ha avuto successo nell’immediato, perciò Percy può avere ancora la sua rivincita!

Percy Jackson – Trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

La serie di Percy Jackson si rivela sicuramente migliore degli adattamenti cinematografici, ma non presenta alcuni limiti che non permette al prodotto di vincere completamente la sfida.
Arianna Dell'Orso
Arianna Dell'Orso
Vivo sul mondo reale unicamente con il corpo, ma la mia mente viaggia a Westeros, nella Londra dei Peaky Blinders e fa affari loschi con Walter White. Il cinema di Hitchcock è il mio spirito guida

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