Pearl è un film di genere horror e thriller del 2022, co-sceneggiato da Mia Goth e Ti West e diretto da quest’ultimo. È il prequel del film cult X – A sexy horror story e secondo film della cosiddetta trilogia X, nella quale si aggiungerà il prossimo film MaXXXine, che al momento risulta essere in fase di preproduzione. La pellicola è stata presentata in anteprima alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 3 settembre ed è stato poi distribuito nelle sale statunitensi da parte di A24.
Pearl cast
Il cast di Pearl è costituito da Mia Goth (Pearl), David Corenswet (il proiezionista), Tandi Wright (Ruth), Matthew Sunderland (papà di Pearl), Emma Jenkins-Purro (Mitsy) e Alistair Sewell (Howard).
Pearl trama
Pearl racconta la storia dell’omonima protagonista, una giovane ragazza con il sogno di diventare una stella del cinema. Sin da quando è bambina, la ragazza ha vissuto nella fattoria di famiglia assieme ai genitori, immersa tra la natura e gli animali.
Nonostante il tempo passi e la ragazza cresca, i suoi sogni d’infanzia restano gli stessi e si scontrano costantemente con l’astio della madre, insofferente dinanzi all’atteggiamento speranzoso della figlia. Da tempo, inoltre, il padre è caduto vittima dell’influenza spagnola, lasciando madre e figlia sole a prendersi cura della casa e di lui, ormai bloccato su una sedia a rotelle.
Pearl è anche sposata con Howard, partito al fronte per combattere la Prima guerra mondiale che sembra stia volgendo al termine. Nonostante le continue lettere che i due si scambiano, la ragazza soffre l’assenza del suo amato e i film che proiettano di tanto in tanto al cinematografo sono il suo unico rifugio da una vita che non sente sua.
Quando la chiesa di paese organizza un’audizione per trovare una nuova ballerina da aggiungere al gruppo, Pearl decide di partecipare, con la speranza di essere selezionata ed iniziare la propria carriera nel mondo dello spettacolo. Disposta a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi, dovrà tuttavia vedersela con l’opposizione della madre, la malattia del padre e un possibile rifiuto da parte del gruppo ecclesiastico.
Pearl recensione
Dopo l’ottimo X – A sexy horror story, Ti West torna a dirigere un film dalle ottime potenzialità, un prequel della pellicola che l’ha fatto conoscere in tutto il mondo. Con Pearl, il regista statunitense riesce a portare la propria visione del genere horror tipico degli anni ’70 ad un nuovo livello espressivo, realizzando la sua opera forse più matura.
Se X prendeva ispirazione a piene mani dal cinema slasher di Tobe Hooper, l’immaginario di Pearl fa un salto temporale indietro, sembra infatti riportare alla luce e rivisitare in chiave horror i melodrammi tipici degli anni ’50.
Le origini delle pulsioni incontrollate della protagonista, la “villain” della precedente opera, vengono qui spiegate in maniera più approfondita, con un tono tuttavia molto diverso: nonostante X giocasse molto con l’ironia e con il grottesco in diverse situazioni, in Pearl tutto viene portato all’estremo in una assurda escalation di orrore e delirio, ed il merito è tutto dell’interpretazione eccezionale di Mia Goth, la quale come già detto figura anche come co-sceneggiatrice del film insieme al regista.
Lo scenario dell’America rurale e la limitante situazione familiare si contrappongono in maniera netta allo sviluppo dei desideri di Pearl, simboleggiati dalla scoperta del cinematografo: l’estasi nel vedere le ballerine sullo schermo e l’entrare in contatto fisico con la materia tattile della pellicola costituiscono l’ultima spinta grazie alla quale la protagonista decide definitivamente di inseguire le proprie ambizioni.
Attraverso il ricorso ad una fotografia che accentua al massimo i colori, ai costumi e alle scenografie che danno vita ad un’estetica vivida e colorata, molto irrealistica e cartoonesca, Ti West mette in scena un gioco di continui ribaltamenti di aspettative e di prospettive, richiamando in alcuni casi elementi conosciuti (come il coccodrillo di X) e in altri casi subentrando in territori espressivi nuovi, specialmente per quanto riguarda l’analisi del rapporto burrascoso tra Pearl e la madre.
Pearl è un film che punta alla confezione, all’estetica che si collega a doppio filo all’ambientazione, che tuttavia a più riprese non risulta essere sostenuta ad altro. Questo non è necessariamente un difetto, se si considera che poi il tutto viene sconvolto da un idilliaco bagno di sangue, avvenuto in conclusione di una costruzione del personaggio per niente scontata seppur già si conoscevano gli esiti.
Come accennato in precedenza, il motore dell’intera opera è chiaramente Mia Goth, che regala una performance assolutamente memorabile, in bilico tra ironia e inquietudine, sopra le righe ma sempre credibile, e che sottolinea in maniera ancora più marcata il legame tra Pearl e Maxine, una dei personaggi principali in X, entrambe desiderose di fama e successo e provenienti da un ambiente scomodo.
Nonostante l’apprezzamento da parte della critica e un buon risultato al box office americano, non si sa ancora nulla sulla data di uscita di Pearl in Italia.