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Passione Jarmusch: torna al cinema Ghost Dog

Jim Jarmusch è uno degli esponenti più brillanti del cinema indipendente. E a breve un suo film del 1999, Ghost Dog, tornerà nelle sale.

A partire dal 23 ottobre, i cinema italiani inseriranno in programmazione la versione restaurata di Ghost Dog – Il codice del samurai, film diretto da Jim Jarmusch, che vede la partecipazione dell’attore premio Oscar Forest Whitaker e la colonna sonora firmata da RZA.

Questo film, considerato un cult del regista, sarà distribuito nelle sale da CG Entertainment in collaborazione con Cinema Beltrade – Barz and Hippo.

Ghost Dog – Il codice del samurai fa parte del progetto di CG Entertainment per recuperare e distribuire sia nei cinema che nell’home video film cult diretti dai più importanti maestri del cinema internazionale.

Il progetto riguarda titoli come Battle Royale (2000) di Kinji Fukasaku e la rassegna Almodovar – La forma del desiderio, che ha riportato nelle sale cinematografiche cinque film anni Ottanta del regista spagnolo in versione restaurata.

Inoltre, di recente, CG Entertainment ha acquisito i diritti per l’Italia della prestigiosa libreria cinematografica di Wim Wenders. Il primo film a tornare in versione restaurata è stato Il cielo sopra Berlino (1987) proiettato il 2 ottobre e distribuito dalla Cineteca di Bologna.

Ghost Dog di Jim Jarmusch, la trama

Il film di Jarmusch racconta la storia di Ghost Dog (Forest Whitaker), killer afroamericano che vive seguendo le regole di un antico codice samurai e lavora come sicario per Louie (), un mafioso che in passato gli ha salvato la vita.

A causa di un lavoro non completato, Ghost Dog diventa il bersaglio di una caccia all’uomo ordinata dal boss Vargo, che rischia di coinvolgere anche Louie. In ossequio al codice samurai, Ghost Dog si impegna a salvare Louie.

Ghost Dog, una scena del film di Jim Jarmusch

Ghost Dog, alcune curiosità sul film di Jarmusch

Nel concepire il film, Jarmusch si è ispirato alla pellicola francese Le samurai (1967) di Jean-Pierre Melville. Non mancano le citazioni dai maestri giapponesi, come Kurosawa: si percepisce l’influenza, sul regista, di un capolavoro come Rashomon (1950).

Il protagonista, il succitato Forest Whitaker, prima di girare questo film aveva già alle spalle 24 pellicole, alcune delle quali importanti (tra le altre Il colore dei soldi, Platoon e La moglie del soldato) e ha già vinto una Palma d’Oro a Cannes (nell’88 per Bird di Clint Eastwood, ndr).

Ghost Dog è la prima incursione di Jarmusch nel genere noir, tuttavia il film è permeato di generi vari: la commedia, il western, il thriller.

Nel film, ricco di riferimenti filosofici, è presente anche una citazione dal Sutra del Cuore facente parte del al Canone della Perfezione della Saggezza, composto in India nel IV secolo d. La citazione riguarda il rapporto tra forma che è vuoto e vuoto che è forma.
Questi i versi del Sutra: “Oh Shariputra, la forma non è che vuoto, il vuoto non è che forma;
ciò che è forma è vuoto, ciò che è vuoto è forma;
lo stesso è per sensazione, percezione, discriminazione e coscienza”.

Ghost Dog, il restauro

Il film di Jarmusch è stato restaurato in 4K nel 2023 utilizzando i materiali di Studiocanal, sotto la supervisione del regista. Oltre alla proiezione nelle sale, il film uscirà in Italia sul mercato home video n versione 4K UHD.

Redazione
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