Quando venne comunicata la notizia di una produzione diretta da Abel Ferrara inerente alla storia di Padre Pio, questa suscitò subito reazioni di sorpresa, ma allo stesso tempo di ammirazione. Ancora più sorprendente fu però la scelta dell’interprete principale, ovvero Shia LaBeouf, un attore di talento, noto per essere il protagonista dei primi tre capitoli della saga di Transformers, che però in questi ultimi anni, prendendo parte a pellicole come Pieces of Woman e Honey Boy, ha dimostrato di sapersi ben cimentare anche in ruoli drammatici.
Le immagini che stanno arrivando dal set giustificano questa scelta, mostrando un Shia LeBeouf diverso, notevolmente somigliante al famoso Santo di Pietralcina, e perfettamente immerso nel ruolo. La pellicola, in uscita nel 2022, narrerà di Pio che affronta il periodo più difficile della propria vita il 1920 quando venne accusato dal Sant’Uffizio e le sue stigmate furono schernite, condannate e definite l’atto di uno “psicopatico autolesionista”.
Secondo quanto riportato dallo stesso Abel Ferrara il racconto cercherà di mostrare l’uomo più che il santo, e sarà un Padre Pio lontano da quella che è l’iconografia classica. Un racconto che visto così sembra ricordare Pasolini, pellicola del 2014 dello stesso Ferrara, che verteva il proprio focus su Pier Paolo, sull’uomo, più che sul tanto discusso regista e poeta italiano.
Date queste premesse vi è grande attesa per questo prodotto, frutto di un idea nata oltre cinque anni fa, quando il regista newyorkese in visita in Puglia vide l’abbazia di Santa Maria di Pulsano, a Monte Sant’Angelo e ne rimase enormemente affascinato. Da qui la voglia di realizzare un film su Padre Pio, ma questa volta analizzandolo sotto una lente più laica, cercando di raccontarne non solo il lato spirituale ma anche quello più umano e personale.
Come vedete Shia LaBeouf come interprete del santo Padre Pio?