Lord of The Rings è probabilmente il più grande film fantasy della Storia del Cinema. Il mastodontico lavoro di Peter Jackson ha avvicinato moltissimi nuovi fan ai volumi di Tolkien e ha permesso ai già appassionati di rivivere le emozioni, provate leggendo i libri, sul grande schermo. La trilogia di Jackson, distribuita tra il 2001 e il 2003, rimarrà senza ombra di dubbio immortale.
Il suo successo è stato tale di dare vita a un franchise ancora più allargato. Prima la trilogia de Lo Hobbit e poi la meno convincente serie tv, andata in onda su Prime Video, Gli anelli del Potere, la cui seconda stagione vedrà la luce a breve. Entro la fine del 2024 uscirà anche un film d’animazione con cui verrà esplorato ulteriormente l’universo tolkeniano, ovvero, La Guerra dei Rohirrim, ma non finisce qui. Le ultime settimane hanno rinvigorito le attese dei fan con la notizia di un nuovo film che vedrà Jackson nel ruolo di produttore: The Hunt for Gollum.
Perché un film su Gollum?
Sorge spontaneo domandarsi, perché tra tutti i personaggi affascinanti Peter Jackson abbia pensato di dedicare un’intera opera proprio a Gollum. Aragorn, Legolas, Gandalf, Gimli erano tutte figure, in un certo senso, più affascinanti, più classiche e valorose. Incentrare su di loro un eventuale film avrebbe sicuramente fatto pensare a qualcosa dal carattere eroico ed epico. Gollum, invece, è una figura meschina, viscida, subdola e malata. Pochi si sarebbero immaginati di vederlo centrale in un nuovo film.
Peter Jackson, a Deadline, ha voluto dare delle spiegazioni:
“Il personaggio di Gollum/Sméagol mi ha sempre affascinato perché Gollum riflette il peggio della natura umana, mentre il suo lato Sméagol è, probabilmente, piuttosto simpatico.
Penso che sia in grado di entrare in contatto sia con i lettori che con il pubblico del cinema, perché c’è un po’ di entrambi in ognuno di noi. Vogliamo davvero esplorare la sua storia e approfondire le parti del suo viaggio che non abbiamo avuto il tempo di trattare nei primi film. È troppo presto per sapere chi incrocerà il suo cammino, ma è sufficiente dire che prenderemo spunto dal Professor Tolkien.“
La decisione di affidare la regia a Andy Serkis
Andy Serkis è celebre per le sue performance in motion capture. Ha donato le sue movenze a personaggi celebri. Alcuni comparsi nei film di Jackson, dallo stesso Gollum a King Kong, altri in recenti produzioni di successo, come nei primi tre film della serie cinematografica reboot de Il pianeta delle scimmie, dove interpreta Cesare.
Andy Serkis, dopo l’esperienza come regista di seconda unità ne Lo Hobbit, negli ultimi anni ha anche lavorato alla regia di pellicole di un discreto successo: Ogni tuo respiro (2017), Mowgli (2018), Venom – La furia di Carnage (2021).
Il motivo per cui Peter Jackson ha pensato a Serkis lo ha raccontato lui stesso:
“È stata una gioia lavorare con Andy alla regia della Seconda Unità de Lo Hobbit. Ha l’energia e l’immaginazione e, soprattutto, una comprensione intrinseca del mondo della storia che è necessaria per tornare nella Terra di Mezzo. Abbiamo collaborato a otto film insieme e ogni volta è stata un’esperienza fantastica. Non c’è nessuno al mondo meglio equipaggiato di Andy per affrontare la storia di Gollum”.
Insomma, un’ammirazione reciproca che si spera darà i suoi frutti al più presto.