HomeCapolavoriNotorious, il capolavoro di Alfred Hitchcock

Notorious, il capolavoro di Alfred Hitchcock

Quando si parla di Alfred Hitchcock si è inevitabilmente di fronte a un maestro del cinema. Hitchcok ha rivoluzionato il mondo cinematografico in moltissimi modi, conosciuto soprattutto per alcune caratteristiche peculiari delle sue pellicole. Tra queste, la costante suspense, ma anche il McGuffin, una tattica narrativa molto particolare. Sono moltissimi i film del celebre regista entrati nell’immaginario collettivo, scene iconiche che anche i non appassionati conoscono. Oggi parliamo di Notorious, in Italia uscito come Notorious – L’amante perduta. Si tratta di uno dei film più famosi del celebre regista.

Il cast vede alcuni dei volti più importanti della storia del cinema. Protagonisti sono Cary Grant e Ingrid Bergman. Il film è un thriller di spionaggio in cui la suspense, ancora una volta, è la chiave di tutto.

Un thriller antinazista

Notorious appare in un primo momento come un film sentimentale con qualche caratteristica del thriller. Nella prima scena vediamo un processo contro una spia tedesca, il padre della protagonista Elena Huberman, per poi ritrovarla a rimorchiare uno sconosciuto, T.R. Devlin, che si rivela essere un agente segreto. I due tuttavia si innamorano, e a dispetto di tutto, malgrado lui l’abbia rintracciata affinché collaborasse con lui ad una missione, continuano ad amarsi. Questa missione consiste nel sedurre un uomo che in passato aveva provato dei sentimenti per Elena, per scoprire per conto dell’America i segreti di quello che sembra essere parte di un’organizzazione filonazista.

Il film è, si capisce, innanzitutto antinazista ed è anche l’ultimo di Alfred Hitchcock a trattare il tema. Il regista si è sempre fortemente impegnato nel portare sullo schermo argomenti di spiccato impegno politico, come nei film Il prigioniero di Amsterdam, Sabotatori e Prigionieri dell’oceano. In questo caso, con la sceneggiatura firmata da lui e soprattutto da Ben Hecht, ha dato vita a una trama sofisticata e particolare che tiene incollato lo spettatore fino alla fine con poche ed efficaci mosse. La storia si ispira, ma si distacca notevolmente ad un racconto: The Song of the Dragon di John Taintor Foote.

Notorious: l’ambiguità del titolo ne svela i pregi

Per capire fino a che punto sia studiato nel dettaglio il senso del film, è sufficiente osservare il titolo. Notorious in inglese significa noto nel senso di conosciuto, senza un’accezione negativa, ma può anche averla e indicare qualcosa che ha una brutta fama. Questo si riferisce alla protagonista che gioca sull’ambiguità costantemente, come del resto la pellicola.

Il MacGuffin è costruito in maniera brillante: la ricerca della famigerata bottiglia dove sarebbe nascosto un campione di uranio. Questo dettaglio costò non pochi problemi a Hitchcok, visto che anche i “veri” americani stavano preparando la bomba atomica, ma è efficace e protagonista di una delle sequenze più famosa del film. Quella in cui Elena deve cercare le chiavi della cantina per scoprirne il contenuto. Il momento con maggiore suspense che rende incredibilmente penetrante e ipnotico il film, quando cerca di nasconderla tra le mani evitando di farsi scoprire dall’uomo che sta ingannando.

Ingrid Bergman regala una delle sue interpretazioni più intense, assai più matura della sua prima collaborazione con Hitchcok in Io ti salverò. La sintonia con Cary Grant è impeccabile e regala il bacio più lungo della storia del cinema, con un gioco di luci incredibilmente poetico.

Notorious tra alcolici, amore e veleni

L’esitazione e l’ansia angosciosa del momento perfetto sono benzina che alimenta gli sguardi dei protagonisti. Ogni cosa in Notorious sembra voler dire allo spettatore che deve e non può esimersi dall’immedesimarsi con quanto sta vedendo, anzi quasi vivendo. Una storia di spionaggio costruita perfettamente che nel finale, così semplice quanto intelligente, regala un climax che soddisfa e stupisce.

Sono tanti poi i correlativi oggettivi e i riferimenti che la pellicola contiene e che affascinano per la loro acutezza. Gli alcolici sono incredibilmente presenti, dettagli fondamentali che definiscono il personaggio femminile, ma senza per questo diventare monotoni. Rappresentano un modo di vivere e riempiono e arricchiscono le scene. I rapporti umani presentati somigliano al rapporto con il bere: la dipendenza morbosa nei confronti della madre, in certi casi soffocante (che ritroviamo anche in Psyco, un altro grande capolavoro di Hitchcok). La lotta continua tra razionalità e cedimento agli istinti, come all’amore, è come l’ebbrezza che divora i protagonisti fino a farli capitombolare nella loro umanità.

Notorious mostra dilemmi etici, debolezze, depravazione e infine con il veleno anche inganno estremo. E regala ore di sofisticata arte a chiunque abbia la fortuna di posare gli occhi sopra a questo inestimabile gioiello.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni
Roby Antonacci
Roby Antonacci
Giornalista per Vanity Fair, collaboratrice per Moviemag, scrivo da sempre di cinema con un occhio attento a quello d'autore, una forte passione per l'horror e il noir, senza disdegnare i blockbuster che meritano attenzione.

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