Il vento della protesta che ha di recente travolto l’industria cinematografica hollywoodiana soffia anche in Italia, al Giffoni Film Festival. A causa delle restrizioni previste dallo sciopero indetto dal sindacato degli attori americani SAG-AFTRA, la dirigenza del Gff prende una decisione difficile, ma inevitabile. Matt Smith e Asa Butterfield non saranno presenti all’edizione 2023 prevista dal 20 al 29 luglio.
I motivi
Le regole della SAG proibiscono infatti categoricamente la partecipazione a photocall, carpet di ogni sorta, interviste. Gli attori inoltre non possono promuovere serie e film già realizzati né raccontare dei prossimi lavori e della propria carriera durante gli incontri pubblici. Condizioni limitanti che avrebbero tradito lo spirito del Gff, in cui è sempre stato garantito il confronto e il dialogo. Si legge infatti nella nota diramata: “Tutto questo sarebbe stato applicato anche alla presenza di Matt Smith e Asa Butterfield al nostro festival, costringendo i juror a un’esperienza non naturale per Giffoni. Nelle nostre sale parlare è un diritto ed essere ascoltati è un dovere. È per non tradire la nostra storia e la nostra identità che abbiamo scelto di rinunciare agli incontri già programmati con Matt Smith e Asa Butterfield. Una decisione sofferta ma convinta.”
Giffoni Film Festival: rimandati al 2024 gli incontri
Matt Smith (Doctor Who e House of Dragon) e Asa Butterfield (Ender’s Game e Sex education) erano attesi con grande entusiasmo dal pubblico giovanile rispettivamente per il 24 luglio e il 26 luglio. Ma alla luce di quanto stabilito dovranno purtroppo attendere l’anno prossimo (si spera) per poter prendere parte alla kermesse cinematografica che vede protagonisti bambini e ragazzi, come ha dichiarato il direttore Claudio Gubitosi: “Ringrazio i talenti e i loro agenti per la disponibilità dimostrata, si erano, infatti, offerti di essere presenti comunque a Giffoni, ma tutti hanno compreso che questo non sarebbe stato utile né per i nostri ragazzi, né per loro. Mi auguro che i diritti dei lavoratori della più grande industria del mondo vengano riconosciuti e tutelati. In accordo con gli agenti, abbiamo già stabilito che Matt Smith e Asa Butterfield saranno i primi due talenti in lista per il 2024”.
L’industria dei sogni sta forse vivendo uno degli incubi peggiori degli ultimi sessant’anni. Ci uniamo dunque all’augurio di Gubitosi nella speranza che la voce dei sindacati possa essere presto ascoltata.