Il tempo degli account condivisi al di fuori del nucleo familiare e la condivisione delle password sembra destinato ad essere accantonato in casa Netflix: il noto streamer, infatti, si appresta a bloccare tutte queste possibilità, rivoluzionando la propria fruizione già dagli inizi del nuovo anno.
La scelta deriva dopo mesi che risultano essere stati particolarmente difficili per Netflix. Dopo essere stato lo streamer di punta per anni, quello imitato dalle altre case di produzione e distribuzione per la propria efficienza economica, il colosso dello streaming sembra infatti aver raggiunto il picco massimo, senza aver più possibilità di crescita. Il numero di abbonati, in costante crescita negli ultimi anni, sembra essersi fermato con l’affacciarsi di tutti gli altri nuovi servizi. Proprio questo improvviso calo ha portato Netflix a terminare il proprio rapporto di lavoro con un discreto numero di dipendenti.
Ci sarà quindi quest’ulteriore forma di tamponamento, che un’indagine del Wall Street Journal vuole venire introdotta nei primi giorni del 2023. Una direzione che sembra ormai inevitabile, e che punterà a bloccare in via definitiva la condivisione delle password. Sarebbe uno dei primi colossi streaming ad adottare questa tecnica, cosa che andrà a generare sicuramente un rischio di malcontento nei fan di vecchia data, imbrigliati da regole molto più rigide rispetto ad altri streamer. Se si aggiunge poi l’aumento ai prezzi degli abbonamenti, l’insoddisfazione cresce. Tuttavia, si può dire che in generale i servizi di streaming risultano essere ancora nella loro fase di ascesa, risulterebbe quindi poco utile correre subito ai ripari.
Di fronte a questo scenario occorre sottolineare che Netflix perda all’incirca una somma di 135 milioni di dollari USA al mese – 1 miliardo e 620 milioni all’anno – proprio a causa della condivisione delle password al di fuori del nucleo familiare, come dimostra uno studio interno all’azienda tenuto nel 2019. Inoltre, le soluzioni adottate da Netflix, come la creazione di diversi piani di abbonamento con ADV – che introducono una mole di pubblicità ridotta rispetto al minutaggio – a costi minori per i potenziali clienti potrebbero essere la chiave per rilanciare la propria rilevanza sul mercato.
