È passato oltre un anno da quando Netflix aveva comunicato la volontà di porre fine alla condivisone della password di uno stesso account tra persone che non fanno parte dello stesso nucleo domestico. Per molto tempo queste sono sembrate delle minacce a vuoto per tutti gli utenti che tutt’oggi pagano un abbonamento alla nota piattaforma streaming “in società”.
Ma dopo le restrizioni che erano state poste all’utilizzo di Netflix in vari paesi del mondo (Cile, Costa Rica, Perù, Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna), in questi giorni il colosso californiano ha iniziato a inviare la comunicazione anche agli utenti italiani.
Netflix, cosa cambia
Nella mail recapitata ai vari utenti si legge che “Netflix è riservato a te e a chi vive con te, ovvero al tuo nucleo domestico”. Questa precisazione è un palese riferimento alle migliaia di utenti che utilizzano un solo account condividendolo con i propri amici che vivono in luoghi diversi, magari anche in città lontane chilometri le une dalle altre.
Netflix ha comunque offerto due possibilità a chi fosse ancora interessato a far usufruire qualcun altro del proprio account:
- Trasferisci il profilo: ovvero la possibilità di trasferire uno dei profili su un altro account a pagamento, così da non perdere la lista delle preferenze (e probabilmente i dati salvati dall’algoritmo che consiglia all’utente i prodotti del catalogo più adatti a lui).
- Acquistare un utente extra: Con questa seconda opzione sarà possibile condividere il proprio account con persone che non fanno parte del proprio nucleo domestico. Per fare questo è richiesto però un supplemento di €4,99 al mese.
Il supplemento di prezzo non farà sicuramente contenti i tanti utenti che utilizzano Netflix nel nostro paese, ma è comunque da apprezzare che il costo sia inferiore a quanto richiesto negli USA (8 USD) o in Francia e Spagna (€6,00).
La fine di un’era
Questa è a suo modo una svolta epocale che segna la fine di Netflix come servizio “per tutti”. La piattaforma streaming aveva infatti inizialmente beneficiato della possibilità di condividere l’account per espandersi in tutto il mondo. Ma adesso, per varie ragioni, questo tipo di servizio sarà rimosso.
Dopo i test in America Latina, Greg Peters, uno degli amministratori delegati della compagnia, aveva espresso compiacimento per i risultati ottenuti in termini di ricavi e nuovi utenti, pur ammettendo che la società ha registrato un discreto numero di cancellazioni negli abbonamenti.
Se volete saperne di più su quelle che sono le ragioni di tale decisione, vi rimandiamo a un nostro articolo di dicembre, in cui a fronte della notizia di un possibile blocco alla condivisione degli account avevamo tentato di individuarne le cause.