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Mean Girls, la celebre commedia liceale

Mean Girls è una delle commedie adolescenziali più conosciute di sempre. Ispirata al libro Queen bees and wannabes: Helping your daughter survive cliques, gossip boyfriends and other realities of adolescence scritto da Rosalind Wiseman, conosciuta per la sua lotta contro la violenza giovanile. Tina Fey, ha scritto la sceneggiatura facendo riferimento al manoscritto. Al suo interno viene attestato come gli adolescenti vivano in una struttura sociale talmente complessa, da essere la migliore categoria in grado di comprendere i meccanismi politici necessari per conquistare il potere. Dall’11 gennaio in tutte le sale italiane è uscito il remake del celebre film, questa volta trasposizione del Musical che ha conquistato Broadway.

Mean Girls

Mean Girls : trama

Cady Heron (Lindsay Lohan) è un’adolescente che giunge al liceo North Shore, nei pressi di Chicago, dopo aver vissuto gran parte della vita in Africa. La scuola è un mondo del tutto nuovo per la ragazza, istruita in casa. Non solo deve infatti adattarsi alle regole di sopravvivenza sociale, ma commette il grave errore di innamorarsi di Aaron Samuels, ex fidanzato della reginetta del liceo, Regina George (Rachel McAdamas). Questo metterà in moto un intricato piano per spodestare la leader delle “barbie”, facendola precipitare in fondo alla piramide sociale. Una sfida all’ultimo sangue tra ragazze adolescenti, che mostrerà i loro lati più oscuri e paradossalmente familiari.

Mean Girls

Mean Girls : recensione

A primo impatto Mean Girls può sembrare la classica commedia adolescenziale scontata e costellata di cliché. In realtà i temi affrontati sono profondamente attuali e sociologici, inseriti all’interno di un contesto adolescenziale. L’ironia è lo strumento principale utile a scopi narrativi. Il contrasto è mostrato attraverso la voce narrante della protagonista Cady, che mostra le sue interpretazioni della realtà basandosi sulla vita in Africa. La società civile, può infatti perdere in un attimo ogni sprazzo di civiltà, abbandonandosi alla pura anarchia.

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Ogni gruppo all’interno dell’ambiente scolastico sembra una vera e propria fazione politica che esclude l’ingresso di nuovi membri. Le cose però cambiano quando Regina decide di concedere a Cady un posto nel suo tavolo a pranzo. L’estraneo entra all’interno della cricca e ne turba l’equilibrio, portando l’intero sistema a sgretolarsi lentamente, fino a definitivo punto di rottura.

La scuola è una vasca piena di squali e per sopravvivere è importante imparare a nuotare, questa la frase della protagonista poco prima dei titoli di coda. Dopotutto, come ogni contesto sociale abitato da persone diverse tra loro, anche il liceo è un’arena in cui è importante imparare a sopravvivere seguendo le regole del quieto vivere. Cady lo imparerà a sue spese, vivendo in mezzo a ragazze spietate, invidiose e insicure, pronte ad affondare chiunque pur di rimanere a galla.

Mean Girls

Un film in rosa

Il rosa è l’altro grande protagonista di Mean Girls. Colore simbolo del gruppo delle Barbie e incarnazione di femminilità. In questo lungometraggio il rosa è un’arma, che rappresenta un determinato status sociale, a cui altri non possono aspirare. La bellezza è usata contro le altre ragazze per raggiungere la vetta. L’aspetto esteriore è infatti una debolezza che appartiene a gran parte delle adolescenti, ossessionate dalla perfezione e desiderio di essere invidiate. Tralasciando altri valori, quali l’importanza di studiare per costruire un futuro completo o la ricerca di una passione o hobby lontani dalla superficialità.

Una commedia educativa nonostante tutto, anche se il messaggio del film è confezionato in maniera spesso didascalica ed esplicita. Forse un indizio velato sarebbe stato più appropriato, attraverso l’uso di una metafora per spiegare la morale del film. Nonostante tutto è sicuramente un lungometraggio capace di mettere in primo piano le contraddizioni delle adolescenti e mostrare un spaccato autentico, spietato e alle volte anche oscuro, nonostante la presenza di alcune battute divertenti.

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Conclusioni

Mean Girls è una commedia adolescenziale divertente e frizzante. Ovviamente presenta dei limiti, soprattuto per il genere a cui appartiene. Infatti, il messaggio centrale del film è oscurato in parte da alcune frivolezze ed è troppo esplicito, ma non per questo perde significato. Un lungometraggio che per la prima volta affronta il modo degli adolescenti da un punto di vista sociologico e rappresenta le loro dinamiche come rapporti di potere. Il liceo si trasforma in uno stato al cui vertice si trova una spietata dittatrice, amata e odiata dal suo popolo.

Trailer e dove vederlo

Mean Girls è disponibile su Netflix e Paramount+, con la possibilità di vederlo gratuitamente tramite la settimana di prova su entrambe le piattaforme.

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Mean Girls è una commedia adolescenziale profonda e in grado di toccare temi poco superficiali. La visione è consigliata.
Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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