Maya Bay tornerà presto disponibile al pubblico: i turisti potranno tornare a scorrazzare in quella che è una spiaggia decisamente iconica. I più la ricorderanno come “la spiaggia di The Beach”, il film diretto da Danny Boyle (regista, tra gli altri, anche di Trainspotting) che vede protagonista l’intramontabile Leonardo Di Caprio. In un documento ufficiale del dipartimento dei parchi di Bangkok si legge che la spiaggia è un luogo che può ritornare a ospitare, oltre che ai viandanti, anche barche, battelli e altri mezzi di trasporto acquatici.
Viene fatto sapere anche che Maya Bay, chiusa al pubblico dal 2018, ha esperito un lungo e profondo processo di epurazione naturalistica che si è concentrata principalmente sulla cura dei coralli, l’elemento più a rischio in questo tipo di discorso. Sull’isola di Phi Phil Leh, vicina alla frequentatissima Krabi, il via vai turistico era diventato preoccupante e urgevano delle misure contenitive.
A differenza di quanto si possa pensare, le ragioni della chiusura non sono da additare al covid; semmai, le stesse sono da ricercarsi nello svolgimento di attività simili a quelle che aveva condotto Danny Boyle. Un film, infatti, richiede una grossa quantità di personale e macchinari (i ciak prolungati poi possono rendere il tutto ancora più caotico). Maya Bay era stata sottoposta a questo tipo di stress. Di Caprio e la troupe si erano infatti sincerati di non esagerare con lo sfruttamento pedissequo della natura ed erano andati a contrattare con gli abitanti del luogo una certa strategia di riprese che tenesse conto dell’equilibrio biologico del posto.
La spiaggia di The Beach, proprio come principale conseguenza del successo che ebbe la pellicola, ottenne un accumulo di turismo sempre più crescente e questo di fatto sortì un effetto negativo a livello di mantenimento della flora e della fauna. Le intenzioni della produzione erano buone ma scatenarono l’inevitabile: ad oggi, la spiaggia recupera il suo vecchio splendore e dona al mondo, oltre alla sua bellezza, anche un pizzico di responsabilità in più.