Sugli schermi con Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese ha ricevuto gli elogi sia dalla critica globale, ma anche da un noto collega. Ultimamente, il regista è stato molto presente a livello mediatico, soprattutto in merito alla promozione del suo ultimo film, con protagonisti Leonardo Di Caprio e Robert de Niro. Killers of the Flower Moon sta già raccogliendo notevole entusiasmo, comprese le discussioni sugli Academy Award per entrambi i protagonisti, appunto DiCaprio e la rivelazione Lily Gladstone.
Non solo il regista sta facendo il giro promozionale per parlare del suo film, ma sta anche esprimendo la sua opinione sullo stato della settima arte, a volte provocando la scontentezza dei moderni appassionati di cinema. Scorsese è stato particolarmente ascoltato riguardo alla popolarità dei film basati su fumetti, e a ciò che lui percepisce come una contromisura al cinema vero e proprio.
Chi è il collega che ha elogiato il lavoro di Martin Scorsese?
Uno dei colleghi di Scorsese, Francis Ford Coppola, non solo è d’accordo con lui ma condivide anche le sue forti opinioni. Secondo IndieWire, il regista del Padrino avrebbe postato sul suo account Instagram una lusinghiera reazione al prossimo film di Scorsese. Il mio caro amico Martin Scorsese ha un nuovo film in uscita questo mese, ‘Killers of the Flower Moon’. È una persona meravigliosa e il più grande regista vivente del mondo. Il suo nuovo film è eccezionale su ogni fronte.
Il sostegno dell’amico non sarebbe unilaterale, poiché Scorsese aveva una volta scritto un articolo di opinione per Esquire sul quanto amasse Il Padrino – Parte II di Coppola. In quell’articolo, Scorsese avrebbe affermato che il film è costruito come una sinfonia e diretto da un maestro come un grande direttore dirige la sua orchestra, raggiunge i punti più alti del lirismo.
Ammiro l’ambizione del progetto, la sua ampiezza shakespeariana, la sua malinconia tragica nella rappresentazione del dissolversi del sogno americano… È in particolare il film all’interno del film, la storia del giovane Vito Corleone e il suo viaggio dalla Sicilia alla Lower East Side, che mi ha toccato in modo profondo e personale. Forse ho visto un po’ dei miei nonni in quel viaggio; forse ho riconosciuto il mio vecchio quartiere. Forse ho condiviso la tristezza del sogno che si trasforma in un incubo.