A 5 anni dal suo debutto dietro la macchina da presa con A Star Is Born, remake dell’omonima pellicola del 1937, Bradley Cooper è pronto a tornare sul grande schermo con un film da regista. Si tratta di Maestro, opera biografica che racconta la vita di Leonard Bernstein, leggendario compositore e direttore d’orchestra, autore, tra le altre, delle canzoni di West Side Story.
Sembra che il film si concentrerà in particolare sul rapporto di Bernstein con Felicia Montealegre, ovvero la donna che sarebbe diventata sua moglie.
Il film sarà presentato in concorso alla 80esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (a cui Cooper non parteciperà in segno di solidarietà verso gli scioperi in corso), e, dopo un breve giro nelle sale, approderà su Netflix a partire dal 20 dicembre 2023.
Il trailer
Maestro, il tocco di Bradley Cooper
Se già col già citato A Star Is Born, Bradley Cooper aveva dato saggio delle sue abilità dietro, con Maestro, l’attore di American Sniper e Una Notte da Leoni, sembra voler entrare nell’élite dei pochi interpreti di Hollywood capaci di svolgere il “doppio mestiere” di regista e attore in maniera altrettanto competente.
La fotografia è infatti molto interessante, con un alternanza tra bianco e nero e colore, e delle inquadrature geometriche che faranno la gioia degli amanti della simmetria. Inoltre, anche la trama del film sembra avere un grande potenziale: Leonard Bernstein, nonostante fosse molto legato alla moglie (interpretata dalla bravissima Carey Mulligan), era omosessuale. E Maestro esplorerà proprio questo, ovvero il sottile confine tra la fedeltà di Leonard nei confronti di Felicia, utile per la sua immagine pubblica, e i suoi sentimenti verso altri uomini.
Ricordiamo inoltre che proprio in questi giorni, il personaggio portato da Cooper è stato al centro di polemiche dovute alla protesi che ha utilizzato l’attore per accentuare il proprio naso, rendendolo così ancora più simile a quello di Bernstein. Secondo alcuni utenti che hanno commentato il trailer, questa scelta andrebbe a rappresentare il popolo ebraico (di cui Bernstein faceva parte) in maniera grottesca.
Fortunatamente proprio gli eredi del compositore si sono schierati al fianco di Bradley Cooper, affermando di aver apprezzato la scelta del regista in quanto questa lo ha reso molto fedele all’aspetto del vero Bernstein.