Maestro è il nuovo film diretto da Bradley Cooper presentato a Venezia 80. Dopo il suo debutto alla regia con A Star is Born, Cooper torna con un biopic che racconta la storia d’amore tra Leonard Bernstein e Felicia Cohn Montealegre (Carey Mulligan). Ancora una volta un lungmetraggio che unisce temi cari al regista quali la musica, l’amore e la vita. Non solo Cooper lo ha diretto ma ha deciso di metterci anche la faccia per raccontare un rapporto tormentato e complesso. Il lungometraggio sarà distribuito in alcuni cinema selezionati e su Netflix a partire dal 20 dicembre 2023.
Maestro: trama
Leonard Bernstein è stata una delle personalità più irriverenti del mondo della musica e spettacolo. Celebre compositore e direttore d’orchestra ha vissuto una vita all’insegna della musica e amore. Il lungometraggio è un flashback che parte dal presente e si muove nel passato raccontando le vicende alternando tra il bianco e nero e colori. Maestro racconta gli anni più floridi della vita del giovane artista partendo dagli albori della carriera fino ad arrivare all’incontro con la moglie Felicia Cohn Montealegre per poi focalizzarsi sul loro turbolento matrimonio. Un’unione fatta di amore, ma costellata da ostacoli, incomprensioni e difficoltà.
Maestro: recensione
Ancora una volta Bradley Cooper realizza un film capace di risaltare i tratti distintivi della sua regia, interpretando un musicista tormentato coinvolto in una storia d’amore complessa. Con Maestro è però evidente la sua evoluzione come regista in un film che parla di armonia, una costante mantenuta in ogni scena indipendentemente dalle emozioni provate al suo interno.
Piuttosto che focalizzarsi sui traguardi musicali raggiunti dal protagonista Cooper preferisce mantenere il focus principale sul rapporto con la moglie. Un amore sicuramente non convenzionale per l’epoca, ma non per questo meno travolgente e sincero. Come per A Star is Born, Cooper ci mette l’anima cercando di esplorare a fondo la psicologia dei propri personaggi, offrendo un affresco veritiero e doloroso in cui musica e cinema si fondono in un prodotto unico ed emozionante.
Maestro va oltre ciò che è un biopic tralasciando l’ordine cronologico dei fatti e concentrandosi piuttosto sulla dualità tra vita pubblica e privata; sottolineando come le due non siano effettivamente separate, ma inestricabilmente connesse e dipendenti l’una dall’altra. Leonard Bernstein era, infatti, un uomo guidato dal cuore piuttosto che dalla ragione mettendolo spesso in difficoltà e costringendolo a giustificarsi per la sua natura di spirito libero.
Il dualismo
Il film è raccontato attraverso due punti di vista, quello di moglie e marito. Spesso preferendo la prospettiva di Felicia, interpretata magistralmente da Carey Mulligan. Attrice talentuosa che attraverso la sua semplicità è capace di mettere in risalto le emozioni provate dal suo personaggio facendo commuovere e creando un forte impatto all’interno del pubblico. Una donna che viveva contro le convenzioni della società. Un amore privo di qualsiasi regola o ragione, scandito solo dal ritmo musicale e sentimenti profondi.
Il film è diviso in due parti. Una prima fase in bianco e nero che racconta lo sbocciare della storia d’amore tra Leonard e Felicia e una seconda, a colori, basata su problemi matrimoniali della coppia. L’inizio è sognante e idealistico trasportando lo spettatore in una dimensione onirica quasi fiabesca. Con i successivi scontri della coppia è come se il loro rapporto venisse privato dell’atmosfera da sogno ed entrasse in una nuova dimensione tangibile e reale. Man mano che la storia progredisce i colori si fanno più cupi, come a voler riflettere le emozioni dei personaggi.
L’ispirazione di Cooper per Maestro proviene senza dubbio da film classici. Non solo li richiamano le ambientazioni e l’uso della luce , ma è inoltre evidente dal modo in cui si esprimono i personaggi. I loro movimenti sullo schermo sono leggiadri e delicati, seguendo il ritmo di un brano classico e armonioso in un’atmosfera poetica e nostalgica.
L’amore nelle interpretazioni
Punto di forza di Maestro sono sicuramente i due protagonisti. Abilissimi nell’interpretare i rispettivi personaggi. Bradley Cooper interpreta un ruolo difficile, forse lontano da quelli avuti in passato, ma riesce a padroneggiarlo con la massima disinvoltura senza paura di osare. Lenny è infatti un personaggio profondamente moderno e coraggioso, con una personalità talmente forte da mettere in ombra tutti coloro che lo circondano. Dall’altro Carey Mulligan veste alla perfezione i panni di Felicia, donna delicata ma ostinata quando serve trasmettendo la sua bontà d’animo e purezza in modo spontaneo.
L’unione è profonda e travolgente, difficile da capire se osservata dall’esterno. Felicia è stata per Leonard una spalla su cui piangere e fare affidamento in qualsiasi fase della vita, restando sempre leale al marito nonostante le difficoltà. Il lento degenero della sua malattia porteranno Felicia a consumarsi lentamente con ripercussioni dirette su Lenny, ormai perso senza la compagna.
Maestro: conclusioni
Maestro è un film poetico che racconta una storia d’amore anticonvenzionale, costruita su sentimento e sofferenza. Bradely Cooper riconferma le sue capacità alla regia e recitazione offrendo un’interpretazione degna di nomination agli Oscar 2024. Lo stesso vale per Carey Mulligan. Un biopic con una struttura particolare che parla di musica, vita e amore. La visione è consigliata.