HomeNewsL'Uomo Tigre: il live-action sarà co-prodotto in Italia

L’Uomo Tigre: il live-action sarà co-prodotto in Italia

L’Uomo Tigre, il celebre wrestler protagonista del manga ideato sul finire degli anni ’60 da Ikki Kajiwara e disegnato da Naoki Tsuji, tornerà in una versione live-action frutto di una partnership italo-giapponese.

La casa editrice Kōdansha, che detiene i diritti del fumetto, ha siglato un accordo con due case di produzione nostrane.

La Fabula Pictures, fondata dai fratelli Nicola e Marco De Angelis, e la Brandon Box di Andrea Sgaravatti, specializzata in prodotti comics-oriented.

Un’opera globale

L’Uomo Tigre è da sempre stato un personaggio simbolicamente portatore di valori universali. Il rifiuto dell’abnegazione, il coraggio di sfidare la malvagità più assoluta e di ribellarsi a un destino già deciso.

D’altronde Taiga Maska (storpiatura giapponese di Tiger Mask) rispecchiava a pieno la realtà del Giappone di fine anni ’60. Un Paese che voleva fare i conti con il proprio passato militarista, per poter abbracciare al meglio le istanze progressive che si stavano diffondendo in tuto il mondo.

Nel 1982 la prima serie de L’Uomo Tigre raggiunse anche l’Italia, dove non fu risparmiata da coloro che bollavano come “eccessiva” la violenza di alcune scene. Nonostante questo il wrestler mascherato riuscì ad appassionare un gran numero di spettatori, merito anche di una splendida sigla cantata da Riccardo Zara.

Un progetto molto ambizioso

Uomo Tigre

Un progetto che vede la partecipazione di due paesi così geograficamente distanti, sembra avere colto a pieno il carattere globale di quest’opera.

Nella redazione di Roma del The Hollywood Reporter i fratelli De Angelis, eccitati per la notizia bomba, hanno parlato di un progetto a lungo termine.

Il loro sogno è di far rivivere Naoto Dante, il protagonista de L’Uomo Tigre, attraverso una trilogia sul grande schermo.

La riuscita di tale intento dipenderà tutta dall’intesa tra i tre soggetti promotori, che, in base alle loro dichiarazioni, sembrano essere molto entusiasti di come si sta profilando il progetto.

Yohei Takami, responsabile dei Diritti/Media Business di Kōdasha non ha nascosto lo spirito propositivo con cui la casa editrice ha deciso di mettersi in gioco.

Tiger Mask è amatissimo in Giappone e in Italia, per essere un eroe forte, affascinante e senza tempo fin dalla sua prima pubblicazione nel 1969. Siamo entusiasti di poter presentare un nuovo Tiger Mask al pubblico globale, collaborando con rispettati filmmaker italiani che condividono con noi l’amore e la passione per questo personaggio, come Fabula Pictures e Brandon Box”.

Sgaravatti della Brandon Box ha affermato “La passione per i manga e gli anime, che ha sempre contraddistinto Brandon Box, ha radici molto profonde. Nasce nelle storie che hanno segnato la nostra infanzia, come quella di Tiger Mask appunto. Una storia profonda, che ci ha conquistato da bambini e ci ha aiutato a crescere e lottare durante l’adolescenza. Siamo convinti che l’adattamento che stiamo sviluppando con due partner straordinari come Fabula Pictures e Kodasha ci porterà a compiere un viaggio straordinario“.

Riccardo Brunello
Riccardo Brunello
Il cinema mi appassiona fin da quando ero un ragazzino. Un amore così forte che mi ha portato ad approfondire sempre di più la settima arte e il mondo che la circonda. Ho un debole per i film d’autore e per il cinema orientale, ma, allo stesso tempo, non riesco a fare a meno di un multisala, un secchio di popcorn, una bibita fresca e un bel blockbuster.

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