HomeNewsLuca Marinelli in giuria a Locarno

Luca Marinelli in giuria a Locarno

Con l’avvicinarsi dell’inizio del Festival di Locarno gli annunci a riguardo si moltiplicano e l’ultimo riguarda anche Luca Marinelli. L’attore italiano si aggiunge alla giuria del prestigioso evento, una giuria che sarà presieduta dalla regista austriaca Jessica Hausner. Oltre a Marinelli annunciati come membri anche Tim Blake Nelson, Diana Elbaum e la regista Payal Kapadiya. Quest’ultima è reduce dal Grand Prix vinto a Cannes con il suo All we imagine as light. Il direttore artistico del Festival, Giona Nazzaro si dice felicissimo dei nomi dei giurati. Nelle intenzioni di Nazzaro c’è l’affermazione della specificità del Festival, ma anche l’attenzione alla dimensione popolare, evidente nella composizione della giuria.

Luca Marinelli: Caligari e Mussolini

Luca Marinelli è l’attore italiano che più si è fatto notare nel corso degli ultimi dieci anni. Il ruolo che ha impresso una svolta nella sua carriera è stato sicuramente in Non essere cattivo di Claudio Caligari. Un successo grazie al quale lui e Alessandro Borghi si sono fatti notare per il loro talento. Immediatamente dopo è arrivato il ruolo dell’antagonista in Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Nel 2017 è arrivata la collaborazione coi Fratelli Taviani nella trasposizione di Una questione privata. Gli apprezzamenti della critica si sono concretizzati definitivamente con la Coppa Volpi a Venezia vinta per Martin Eden di Pietro Marcello. Nel 2022 si è ricostituito il sodalizio con Borghi nell’apprezzatissimo Le otto montagne.

Per Luca Marinelli all’orizzonte c’è la sfida del personaggio di Mussolini. L’attore interpreterà il dittatore fascista nella serie Sky trasposizione di M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati. Sky ha investito fortemente in questa produzione, che vede la regia di Joe Wright. La serie andrà in onda nell’autunno del 2024, l’intenzione della produzione sarebbe quella di realizzare tre stagioni. Alcune indiscrezioni, per ora non confermate, riportano la possibilità che i primi episodi della serie siano presentati al Festival di Venezia.

Stefano Minisgallo
Stefano Minisgallo
Si vive solo due volte come in 007. Si fanno i 400 colpi come Truffaut, Fino all’ultimo respiro come Godard. Il cinema va preso sul serio, ma non troppo. Ci sono troppi film da vedere e poco tempo, allora guardiamo quelli belli. Il cinema è una bella spiaggia, come nei film di Agnes Varda.

ULTIMI ARTICOLI