La Anti Defamation League ha trovato una posizione definitiva e benvolente in merito all’annosa questione di Maestro. Bradley Cooper (regista e interprete in questo nuovo avvincente progetto) presterà la sua valenza scenica per impersonare Leonard Bernstein.
Il compositore ebraico è stato rappresentato con un naso aquilino che ha acceso le critiche e la Anti Defamation League. Quest’ultima è un’agenzia che si occupa proprio di rispetto dei diritti umani e si assicura (tra le altre cose) che anche il mondo dello spettacolo riservi le dovute cautele a ogni etnia esistente.
Spesso e volentieri i tratti tipici della comunità ebraica sono stati oggetto di una vistosa stereotipizzazione. Il naso è uno dei tratti distintivi ad essere messi più in risalto. Svariate associazioni hanno dunque gridato allo scandalo per un tentativo, da parte di Bradley Cooper, di dare al soggetto del film una caratterizzazione forzata in questo senso.
Bradley Cooper – Assolto da tutte le accuse
La Anti Defamation League è intervenuta però a calmare le acque asserendo che Leonard Bernstein aveva effettivamente un volto corrispondente a quanto visto nel trailer del film di Bradley Cooper.
Non è un dettaglio fisiognomico a poter scombussolare il mondo. Né questo sarebbe sinonimo di razzismo.
Ha dato quindi una lettura ben chiara di quello che è l’indirizzo preso dalla produzione. Rendere omaggio ovvero a un protagonista della musica che, sì ha una sua appartenenza etnica ben definita, ma che in fondo non ha nel suo essere fisico, la ragion d’essere ultima della sua esistenza.
Bradley Cooper è stato scagionato anche dai figli del compositore. Gli stessi hanno indicato come lo stesso abbia di fatto dimostrato un sapiente rispetto nei loro confronti e che oltre a proporre ha saputo anche ascoltare.
Le critiche sono sempre dietro l’angolo e si sa. Ma stavolta si è ecceduto nel voler per forza sottolineare un dettaglio marginale nel computo finale dell’opera. Che tutto ciò sia ben augurante per il progetto di Cooper?