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Killers of the Flower Moon: primo riconoscimento

Dagli Stati Uniti arriva il primo riconoscimento per Killers of the Flower Moon, ultima fatica di Martin Scorsese. Il film ha conseguito, infatti, del premio come miglior film dal National Board of Review. Si tratta di un’organizzazione no-profit che assegna dei premi considerati l’inizio della stagione dei riconoscimenti nel cinema statunitense. Oltre a Killers of the Flower Moon altri importanti film di questa annata cinematografica hanno fatto parte della top ten.

Tra i nominati per il miglior film vale la pena ricordare Poor Things di Lanthimos, Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Nella categoria internazionale il vincitore è stato Anatomia di una Caduta, di Justine Triet, che ha vinto al Festival di Cannes a maggio. Scorsese si è aggiudicato anche il premio come miglior regista. Mentre Lily Gladstone, tra le favorite per l’Oscar 2024, ha vinto come miglior interprete femminile.

Killers of the Flower Moon e I successi precedenti di Scorsese

Killers of the Flower Moon non è il primo film di Scorsese ad essere insignito di questo premio. Il regista arriva con questo riconoscimento alla terza vittoria. I precedenti sono Hugo e The Irishman. In questo modo Scorsese raggiunge a tre vittorie uno dei suoi registi di riferimento: John Ford. Mentre l’unico ad essersi assicurato la vittoria per quattro volte è Steven Spielberg. Il parere del National Board of Review è, solitamente, in linea con i pareri espressi tanto dalla critica statunitense, quanto dalla stessa Academy. La decina tra cui si seleziona il vincitore per il Board contiene spesso il vincitore dell’Oscar per il miglior film. Recentemente, solo C.O.D.A. non faceva parte dei candidati dal Board e ha poi vinto l’Oscar.

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Killers of the Flowers Moon ha, comunque, in generale riscosso pareri favorevoli dalla critica e dal pubblico in sala. Per Scorsese le speranze di affermarsi nella nuova stagione dei premi sono molto alte. Gli ultimi successi del regista agli Oscar risalgono al 2006 e ad un altro dei suoi capolavori: The Departed.

Stefano Minisgallo
Stefano Minisgallo
Si vive solo due volte come in 007. Si fanno i 400 colpi come Truffaut, Fino all’ultimo respiro come Godard. Il cinema va preso sul serio, ma non troppo. Ci sono troppi film da vedere e poco tempo, allora guardiamo quelli belli. Il cinema è una bella spiaggia, come nei film di Agnes Varda.

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