HomeNewsJason Reitman risponde alle accuse legate al reboot di Ghostbusters

Jason Reitman risponde alle accuse legate al reboot di Ghostbusters

Jason Reitman (figlio di Ivan, storico e immenso regista dei primi due Ghostbusters) è alle prese con un compito non da poco. Sta girando il quarto film della saga. Se non si considera la versione tutta al femminile del 2016.

Proprio in riferimento a quest’ultima pellicola, Leslie Jones (una delle protagoniste del film in questione) ha accusato lo stesso Jason Reitman di aver insultato il remake/reboot (qualunque cosa fosse).

Tuttavia le scuse e un disclaimer vero e proprio sono arrivati in maniera abbastanza perentoria. Jason Reitman si è difeso dalle accuse affermando che non ha mai insultato o fatto diretto riferimento al Ghostbusters al femminile.

Avrebbe bensì sempre sostenuto un ritorno alla storia originale. Anche l’implementazione del quarto progetto risponderebbe a quest’esigenza. La storia dei nuovi acchiappafantasmi (visti in Ghostbusters Legacy) non serve tanto a creare la versione Juno di un film cult anni ottanta ma a riunire i vecchi protagonisti con i nuovi. Insomma, per creare una continuità narrativa apprezzabile.

Jason Reitman

Jason Reitman – Quanto serve un reboot o sequel

Jason Reitman ce la sta mettendo tutta in questo suo piccolo grande obiettivo. Quello che ha detto quindi è condivisibile o meno? Al di là delle finte o vere accuse al film del 2016, appare abbastanza evidente che la necessità di trovare un link con i film originali sia la base per ridare linfa a un franchise che non ha più nulla da dire.

L’effetto nostalgia è già stato cavalcato. Servono dunque storie nuove. Ma se queste storie nuove non avessero anche un minimo riferimento al vecchio impianto di partenza, allora faticherebbero ad attecchire. Ghostbuster 4 sarà nel pieno segno della continuità col passato ma anche della rivisitazione in chiave moderna. Ciò non vuol dire però dover snaturare per forza un prodotto iconico.

Jason Reitman non ha un compito facile. Diciamo che si sta imbarcando in qualcosa che non può avere un esito scontato o per forza positivo. Ma partire da basi solide appare il minimo.

Federico Favale
Federico Favale
Anche da piccolo non andavo mai a letto presto. Troppi film a tenermi sveglio. Più guardavo più dicevo a me stesso: "ok, la vita non è un film ma se non guardassi film non capirei nulla della vita".

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