Quindici anni fa usciva nelle sale di tutto il mondo Il cavaliere oscuro, il sequel di Batman Begins diretto dall’inglese Christopher Nolan. Un seguito di grande respiro pluripremiato in quasi tutte le categorie di premi possibili, anche grazie all’interpretazione di Heath Ledger nei panni dell’arcinemico dell’uomo pipistrello, ovvero Joker.
Proprio il clown così come impersonificato dall’attore australiano, si aggiunge al carnet dei migliori villain della storia del cinema. Un antagonista estremamente diverso da quello ritratto dall’altrettanto indimenticabile Jack Nicholson in Batman di Tim Burton. Quello di Ledger ha dalla sua la parvenza dello psicopatico a tutto tondo, ma soprattutto una storia d’origini prettamente inesistente. Al massimo può essere intuibile da piccoli dettagli celati nei dialoghi con le potenziali vittime a proposito delle sue cicatrici in viso.
Il cavaliere oscuro: il cast
Christian Bale è nuovamente Bruce Wayne alias Batman nel secondo capitolo della saga inaugurata da Christopher Nolan. Il suo fidato maggiordomo Alfred Pennyworth è interpretato da un habituè delle collaborazioni con il regista britannico, ovvero Michael Caine. Mentre il ruolo più ambito per ogni attore che ama le sfide, ovvero il clown Joker, è interpretato dallo scomparso Heath Ledger, che per questo ruolo ha ottenuto diversi premi postumi tra cui il Golden Globe e l’Oscar come miglior attore non protagonista.
Completano il cast Aaron Eckart nei panni del procuratore distrettuale Harvey Dent e successivamente il criminale Due Facce. La consulente del procuratore (e sua fidanzata) Rachel Dawes è interpretata da Maggie Gyllenhall, che subentra a Katie Holmes. Gary Oldman è nuovamente il Commissario Gordon, il miglior alleato dell’Uomo Pipistrello.
Morgan Freeman è Lucius Fox, deus ex machina della Wayne Enterprises e alleato di Batman nella lotta al crimine. Torna anche Cillian Murphy come il Dottor Jonathan Crane/ Spaventapasseri in un piccolo ruolo, mentre Eric Roberts è il malavitoso Sal Maroni. William Fichtner è il direttore della banca che viene presa d’assalto all’inizio della pellicola. Michael Jai White è il criminale Gamble.
Il cavaliere oscuro: trama e recensione
Gotham City, criminalità e corruzione crescono di continuo nella metropoli dove vive il miliardario e filantropo Bruce Wayne. Quest’ultimo continua a indossare il mantello di Batman per combattere il crimine e cercare di portare la sua città verso l’ordine. Ma non ha fatto i conti con l’ascesa di un nuovo impavido e spietato criminale, che nulla teme e getta Gotham City nell’anarchia e nel caos più totale: il Joker.
Al tempo stesso si fa strada nelle istituzioni Harvey Dent, il nuovo e ambizioso procuratore distrettuale, che cerca di portare avanti in parallelo il compito che si è prefissato l’Uomo Pipistrello. Ma la tragedia è dietro l’angolo, e il cavaliere oscuro dovrà lottare con tutte le sue forze per cercare di salvare le persone a cui tiene, e impedire a Gotham di precipitare nella rovina.
Già preannunciato nel precedente film di Christopher Nolan, ovvero Batman Begins, Il cavaliere oscuro mette al centro della sua lunga, inarrestabile parabola, un feroce e astuto criminale, il Joker. La sua entrata in scena è già qualcosa di memorabile. Attraverso la sapienza registica di Nolan, viene organizzata una rapina che riprende esteticamente e visivamente Heat la sfida di Michael Mann. Il Joker ci viene rivelato a sorpresa con Ciò che non ti uccide ti rende semplicemente più strano.
Una continua escalation nella metropoli dell’Uomo Pipistrello
Una Gotham in perenne cambiamento dove l’incredible escalation di tensione creata dall’ascesa incontenibile di Joker si contrappone con un’altra di speranza: quella di Harvey Dent. Il tenace e sicuro procuratore distrettuale, grazie alla collaborazione con il cavaliere oscuro e il tenente Gordon (divenuto poi commissario durante il film), riesce ad infliggere un duro colpo alla malavita organizzata della metropoli. Ma tutto il loro sforzo viene vanificato da quest’individuo senza paura, appunto Joker, che farà precipitare il corso degli eventi.
Batman si ritroverà ad affrontare dilemmi morali legati alla perdita di persone care e sulle proprie scelte. Mentre Harvey Dent perderà letteralmente metà della faccia e quasi totalmente la testa. Con i suoi deliri di onnipotenza e il suo furore anarchico senza alcun freno, Joker avrà il coltello dalla parte del manico.
Il cavaliere oscuro è ampiamente considerato uno dei migliori film di supereroi di tutti i tempi e una pietra miliare nel genere dell’azione e del crime. Questo successo è dovuto in gran parte alla direzione eccezionale di Christopher Nolan e alla straordinaria interpretazione di Heath Ledger nel ruolo del Joker, che gli è valsa postumo un premio Oscar.
Personaggi molto più complessi nello scontro fra bene e male
Christopher Nolan presenta una Gotham City cupa e realistica, lontana dalle ambientazioni surreali di altri adattamenti su Batman. Il film esplora temi profondi come l’etica, la moralità e il significato della giustizia, offrendo una visione più complessa dei personaggi rispetto al tipico e usuale scontro tra bene e male.
La performance di Heath Ledger è senza dubbio uno dei punti salienti del film. Il suo Joker è spaventoso e psicopatico, ma anche affascinante e imprevedibile. Ledger ha creato un antagonista iconico e indimenticabile che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della settima arte.
La trama ben sviluppata e la scrittura intelligente tengono lo spettatore sulle spine dall’inizio alla fine. La tensione si accumula costantemente e il film offre momenti di azione spettacolare e di svolta emotiva.
Il cavaliere oscuro non è solo un film di supereroi, ma anche un dramma criminale avvincente e coinvolgente che esplora il lato oscuro dell’animo umano. Le scelte difficili affrontate da Batman e Harvey Dent mettono in discussione il concetto stesso di eroismo e i limiti dell’integrità personale.
Curiosità
Il Joker di Heath Ledger è molto diverso da quello già interpretato da Nicholson nel film di Tim Burton, e poi successivamente in maniera diversa ma ugualmente leggendaria da Joaquin Phoenix nel film di Todd Phillips. Per prepararsi al ruolo, si è chiuso per un mese in una stanza d’albergo e ha studiato meticolosamente le movenze di Alex De Large di Arancia Meccanica e il leader della band punk rock Sex Pistols, Sid Vicious.
La sua performance nel ruolo del Joker è stata acclamata dalla critica e dal pubblico. Oltre a quelle ispirazioni, l’attore si immerse completamente nella mente del personaggio, tenendo un diario in cui scriveva pensieri e riflessioni del Joker. La sua interpretazione gli è valsa l’Oscar postumo come Miglior Attore Non Protagonista. Proprio per questo diventò il primo attore a vincere tale premio per un ruolo in un film di supereroi.
Ledger ha inoltre dichiarato di essersi ispirato per il suo Joker alle opere del fumettista Alan Moore, in particolare alla graphic novel Batman: The Killing Joke. Moore ha creato un Joker profondamente disturbato e oscuro, elementi che Ledger ha saputo incarnare splendidamente poi nella pellicola.
L’uso delle telecamere IMAX per rendere tutto più spettacolare ne Il cavaliere oscuro
Tuttavia, la natura imprevedibile del personaggio, ha portato Ledger a giocare con le espressioni facciali e la voce, dando l’impressione di una recitazione spontanea. Nella famosa scena in cui il Joker fa esplodere un ospedale, il detonatore non funzionò correttamente durante il primo tentativo di ripresa.
L’errore improvviso ha sorpreso così tanto Christopher Nolan e il resto del cast che hanno mantenuto la reazione nel montaggio finale. Il cavaliere oscuro è stato il primo film a includere sequenze girate interamente con telecamere IMAX. Ciò ha permesso di catturare l’azione in modo spettacolare e coinvolgente, offrendo al pubblico un’esperienza visiva eccezionale.
Dopo il successo del film, l’Academy ha modificato la regola per le nomination all’Oscar, consentendo fino a dieci candidature per il premio di Miglior Film. È stato suggerito che il cambiamento è stato influenzato in parte dalla mancata nomina di Il cavaliere oscuro nella categoria principale ai premi Oscar del 2009.
Conclusioni
Christopher Nolan ha sempre cercato di rendere le scene d’azione il più autentiche possibile, evitando l’uso eccessivo di effetti speciali. Ad esempio, la scena in cui il camion ribalta è stata realizzata utilizzando un camion appositamente costruito e il ribaltamento è stato girato in tempo reale senza l’uso di effetti visivi.
Anche se i veri effetti sono la fascinazione del Joker per il caos e il modo in cui si è fissato sull’idea di sfidare l’eroe di Gotham City. Anche la discesa agli inferi di Harvey Dent da paladino della giustizia al supercriminale Due Facce, ha degli echi quasi shakespeariani nella rappresentazione della tragedia.
Christopher Nolan ha sempre considerato Il Cavaliere Oscuro come un film a sé stante, separato dai vari cinecomic e con una storia autonoma. Non voleva che il pubblico si sentisse obbligato a vedere il precedente capitolo, Batman Begins, per comprendere appieno la trama del film. Uno degli aspetti affascinanti del film è che il passato del Joker non viene rivelato chiaramente, lasciando il pubblico con un senso di mistero sulla sua vera identità e le sue origini.
In conclusione, Il cavaliere oscuro è un capolavoro cinematografico che va ben oltre i confini del genere dei supereroi. Con la sua trama avvincente, le interpretazioni straordinarie e le tematiche profonde, il film rimane un classico, un punto di riferimento unico nel mondo dei cinecomic e un’esperienza cinematografica imperdibile per tutti gli spettatori.