I segreti di Brokeback Mountain è un film di Ang Lee uscito nel 2005 e basato sul racconto di Annie Proulx. Si è consolidato nel tempo come una delle pellicole più importanti di quegli anni e a dimostrarlo ci sono i ben 12 premi vinti (tra cui 3 Oscar) sulle 20 nomination ricevute.
I segreti di Brokeback Mountain – Trama
È l’estate del 1963 e a Brokeback Mountain si conoscono due cowboy: Ennis e Jack. I due iniziano a lavorare insieme diventando l’unica compagnia possibile l’uno per l’altro al centro di un paesaggio isolato e boschivo. Tra ripensamenti, moti di orgoglio e raptus di violenza per riappropriarsi della propria virilità, i due si innamorano. Finita l’estate però si dividono e tornano alle loro vite: entrambi si sposano e hanno dei figli. Si risentono dopo anni e ricominciano a vedersi un paio di volte all’anno. Jack vorrebbe stare insieme ad Ennis, è stanco di una vita piena di segreti e nascondigli, ma Ennis non riesce a dargli ciò che vuole; paura e traumi passati non gli consentono di fare una scelta che sente come estremamente rischiosa. Dopo qualche mese dal loro ultimo incontro Jack muore in un incidente sul lavoro.
Il fatto è che in certi momenti mi manchi così tanto che ho paura di non farcela.
I segreti di Brokeback Mountain – Recensione
Quello tra i due protagonisti è un amore selvaggio fatto di prese di forza che diventano abbracci, di sguardi e silenzi che dicono molto più di quanto vorrebbero, è un amore tormentato e influenzato dai pregiudizi. Nella scena finale si vede Ennis che conserva nell’armadio una loro foto e due camicie una sopra l’altra: una di Jack e una propria che Jack gli aveva preso e aveva conservato segretamente durante gli anni. L’ultima battuta è di Ennis che, accarezzando le camicie, dice: “Jack, io giuro.” È un giuramento di fedeltà, pronunciato troppo tardi ma presente nel cuore di Ennis da tempo addietro. È il momento dei rimpianti, dell’amarezza, del dolore uniti forse però alla gratitudine per aver vissuto un sentimento che altrimenti non avrebbe mai conosciuto.
Ci sono altri due personaggi che è necessario menzionare: Alma, moglie di Ennis e Lureen, moglie di Jack. Interpretate dalle bellissime Michelle Williams e Anne Hathaway, rappresentano due reazioni opposte a ciò che gli accade intorno. Alma è una moglie innamorata, fidanzata e promessa sposa di Ennis già prima che egli andasse a Brokeback Mountain, dedita alla famiglia e alla casa. Quando scopre della relazione del marito ella è incredula, prova a fare finta di niente ma non ci riesce. Lureen invece è una moglie distaccata, benestante, dedita all’impresa di famiglia e al lavoro. Non si accorge di nulla, o meglio non vuole accorgersene, in fondo sa ma non le interessa. Ennis le telefona quando viene a sapere della morte di Jack e la loro conversazione ha l’aspetto di un tacito accordo: so che hai amato mio marito, mi va bene che abbia assolto tu questo compito.
I segreti di Brokeback Mountain – Cast
La scelta di due attori, di due uomini come Heath Ledger (Ennis) e Jake Gyllenhaal (Jack) che avevano interpretato fino a quel punto ruoli forti e ben definiti (il primo con Joker ne Il cavaliere oscuro e Casanova e il secondo con Donnie Darko) e che anche esteticamente erano riferimento di una precisa fetta di pubblico, dimostra ancor di più la volontà di rompere gli schemi, di allargare la visione dell’amore omosessuale ad una realtà più veritiera che non si ferma alle apparenze, che non è legata a sciocche etichette ma che è molto più complessa e varia.
Il fascino degli amori impossibili
Il film, che quest’anno compie il suo ventesimo compleanno, è “tornato in auge” negli ultimi tempi non solo per la sua bellezza e per il suo innegabile legame alla causa LGBT, ma anche per il tipo di vicenda raccontata. È un amore che non si realizza fino in fondo, di cui alla fine rimangono gli ‘e se’, i ‘magari’. Storie di questo genere sono notevolmente apprezzate oggi, negli ultimi anni hanno appassionato sempre di più il pubblico come dimostra il successo di titoli come Call me by your name di Luca Guadagnino, La La Land di Damien Chazelle, Past Lives di Celine Song e molti altri. I segreti di Brokeback Mountain è quindi un predecessore fondamentale di questa scia, ancor più d’impatto degli altri non solo perché ha fatto da “apripista” ma perché nel suo caso a troncare ogni possibilità di felicità e futuro dei personaggi c’è addirittura la morte e non un “semplice” allontanamento.
Perché gli spettatori amano così tanto queste storie? Perché colpiscono più di quelle che finiscono bene? Poiché sono più reali, perché ognuno di noi ha alle spalle qualcosa di simile mentre invece non tutti hanno il lieto fine, perché è più facile empatizzare ed immedesimarsi. Perché, come viene detto nel film Mine vaganti di Ferzan Özpetek, “Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre.”