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I Love Radio Rock, la recensione

Era il 2009 quando è uscito nelle sale  I Love Radio Rock diretto da Richard Curtis, ma se il film ormai può essere definito datato le sue colonne sonore non lo sono per nulla, dopotutto “Il Rock non muore mai”.

Film ambientato nell’Inghilterra del 1966, racconta di come il governo inglese è deciso a rendere fuori legge le stazioni radio pirata e la più inafferrabile è: Radio Rock.

Prodotto da: Universal Pictures, Warking Title Film, Studio canal e distribuito dalla Universal Pictures. I Love Radio Rock è attualmente disponibile sulla piattaforma streaming di NOW TV per tutti i suoi abbonati.

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Trama

La storia si incentra sulla figura di Carl (Tom Sturridge) ragazzo di 18 anni, spedito dalla madre sulla barca come “punizione” per l’espulsione dalla scuola privata. Qui conoscerà il suo padrino Quentin, capitano dell’imbarcazione e proprietario di Radio Rock; Condotto nelle zone comuni, in questo caso la cucina/ sala relax, conosce gran parte dei Dj e del personale di bordo. Il “Conte” Dj radiofonico americano unitasi alla ciurma di Radio Rock; Dave, detto anche prende a cuore il ragazzo, con qualche svista lungo il percorso. Felicity unica donna a bordo della nave. 

Intanto sulla Terra Ferma, il governo britannico affida all’ufficio di Sir. Domandy che avrà l’ardente compito di far chiudere tutte le radio pirata soffermandosi particolarmente su Radio Rock; Di tutta risposta i nostri pirati risponderanno a colpi bassi con il ritorno sulla nave di un dj che è stato una legenda, Gavin, che risolleverà un po’ le sorti dei ragazzi.

I Love Radio Rock
Un immagine tratta dal film I Love Radio Rock

I Love Radio Rock Cast

I Love Radio Rock ha una vera è propria costellazione si star inglesi e non: Quentin (Bill Nighy), Gavin (Rhys Ifans), Dave (Nick Frost), Sir Alistair Domandy (Kenneth Branagh), Charlotte (Emma Thompson), Il Conte (Philip Seymour Hoffman), Dominic Pirlott (Jack Davenport), Kevin (Tom Brooke).

Recensione

Si è sentito dire che per molti questo film sia stato un flop, ma sotto un certo punto di vista strettamente registico, per quanto è vario, questa pellicola ha una direzione classica nelle sue inquadrature e nelle tempistiche comiche; ma è anche vero che questo è un film che potrebbe gustare a qualcuno a cui piace la comicità all’inglese, o solamente un film che parla di musica o entrambe le cose (come ad esempio il film Yesterday del 2019).

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La ricostruzione degli interni, le atmosfere di periodo, l’oggettistica, i veicoli e soprattutto i sgargianti vestiti e le musiche sono tutte inerenti al periodo degli anni ’60, non hanno fatto strafalcioni abbastanza evidenti. I Love Radio Rock per quanto incentrata sulle difficoltà che deve superare Carl nella sua età, molte volte lo stesso protagonista viene messo da parte per dare una spazio alla storia o ad un momento di un altro personaggio della sua cricca.

Alcune dinamiche della storia sono costruite in maniera frettolosa, senza dargli il giusto fiato e sviluppo, per dare priorità ad altre cose che essenzialmente potevano essere anche lasciate sospese oppure non proprio inserite. Un esempio potrebbe essere quello di Carl, che trova sulla barca senza un minimo di investigazione suo padre, soltanto tramite un dialogo con la madre; la scena in sé è molto artefatta proprio al fine della scoperta del genitore in vista della fine del film.

Per quello che riguarda le interpretazioni c’è poco da dire, è un film basato molto sui dialoghi semplici, botta e risposta. I Love Radio Rock da poco spazio a veri dialoghi corali che in tutto il film potranno essere si e no Uno o Due.

Forse è questo il debole del film?

Come visto in precedenza nel paragrafo del cast, troviamo nomi altisonanti del cinema inglese ed americano, nel film si sente un netto divario tra le recitazioni deboli di alcuni attori e quelle forti di quelli più navigati. Questo mix potrebbe dare in un primo momento di sicuro fastidio, ma successivamente lo si personifica negli attori che si spalleggiano a vicenda sfruttando queste “lacune” al servizio del film con risultati abbastanza altalenanti.

Un Kenneth Branagh usato certo, ma comunque marginalmente, come Bill Nighy che anche essendo il capitano della barca lo vediamo veramente recitare poche volte e non comparire per nulla in tutto il film, dando più spazio ai dj.

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I Love Radio Rock
Alcuni dei protagonisti della pellicola

Conclusioni

I Love Radio Rock non è una tipica commedia brillante inglese, è un genere assestante comico che potrebbe piacere per la sua leggerezza e far passare quei 130 minuti in allegria con in sottofondo anche della buona musica da canticchiare e chissà, forse anche ballicchiare o far dondolare il capo a ritmo.

Di sicuro la vera e propria carta vincente usata in Italia, è stata la campagna marketing ed il trailer lanciato dalla Universal. Una sola voce tra tante, messa in maniera studiata più volte all’interno del trailer, di sicuro la più conosciuta di tutte, quella di Francesco Pannofino. Perché diciamocelo, chi non vorrebbe come radio dj Pannofino?

PANORAMICA RECENSIONE

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

I Love Radio Rock è un film semplice ma con tanta buona musica, un ottima scelta per chi vuole passare una serata alternativa all'insegna delle risate.
Redazione
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