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Gremlins, il cult perfetto da vedere a Natale

Forse pochi lo sanno, ma l’idea degli spaventosi mostriciattoli, noti come Gremlins, viene da molto lontano. Appartiene allo scrittore  Roald Dahl che ne fece un romanzo per bambini nel 1943. L’autore norvegese scrisse anche un sceneggiatura destinata ad essere prodotta dalla Disney. Il progetto però rimase irrealizzato. Solo all’inizio degli anni Ottanta Chris Columbus, abile sceneggiatore e regista di film per ragazzi, decise di portare sul grande schermo le orribili creature e le loro malefatte.

A Steven Spielberg venne chiesto di partecipare al film in veste di produttore esecutivo. Poteva tirarsi indietro colui che aveva commosso le platee di tutto il mondo con un’altra creatura, magari più pacifica ma pur sempre aliena? Per la regia invece la scelta ricadde su Joe Dante, l’autore più irriverente e sovversivo del cinema hollywoodiano. La collaborazione tra i tre diede vita ad una delle pellicole più incantevoli e al tempo stesso dissacranti della storia del cinema: Gremlins.

Il film uscì nelle sale nel 1984. Il pubblico se ne innamorò all’istante e la critica ne rimase stregata grazie ad un equilibrio pressoché perfetto tra horror, comedy e fiaba fantastica che solo un regista come Joe Dante riuscì sapientemente a dosare. Oggi Gremlins è considerato un film cult. Appartiene all’immaginario collettivo ed è una delle favole natalizie più cattive che il cinema ci abbia mai raccontato.

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Gremlins

Gremlins – Trama

Ed è proprio una fiaba quella che Joe Dante all’inizio del film pare voglia narrarci. E’ la voce narrante, quella di Rand Peltzer (Hot Wayne Axton), inventore fallito, a confermarcelo. L’uomo è alla ricerca del regalo natalizio perfetto per suo figlio Billy (Zach Galligan).

In un negozio di cianfrusaglie a Chinatown acquista un mogwai, un animaletto grazioso quanto delicato. Occorre che Billy, per allevarlo, rispetti alcune semplici regole: non deve mai dargli dell’acqua, non deve esporlo alla luce del sole e soprattutto non deve nutrirlo dopo la mezzanotte. Billy inavvertitamente infrangerà le regole. Dal corpo del mite e docile Gizmo, questo il nome del mogwai, verranno fuori alcuni cuccioli che si trasformeranno presto in malvagi mostriciattoli. Capeggiati dal perfido Ciuffo Bianco, durante la notte di Natale, metteranno a ferro e fuoco la piccola cittadina di Kingston Falls.

Gremlins

Gremlins – Recensione

Se all’inizio del film ci si trova catapultati in una favola alla Frank Capra, poco dopo, in quello che è a tutti gli effetti un film per famiglie, arrivano mostriciattoli assassini che seminano ovunque caos e distruzione. Il film diventa in breve tempo una sorta di horror comedy sadica e violenta. E sta proprio qua l’originalità, la stravaganza di una pellicola come Gremlins.

Ci si trova a sorridere davanti a sequenze macabre e crudeli.  I gremlins ci strappano una risata non solo quando si travestono da cantori di Natale, quando fanno baldoria nei bar o quando indossano tutine e scaldamuscoli da aerobica. Sono esilaranti anche quando aggrediscono gli abitanti di Kingston Falls e uccidono la spilorcia e crudele signora Deagle facendola volare dalla finestra.

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Joe Dante viene dalla scuola di Corman e in Gremlins c’è tutta la sua anima insolente. C’è anche un po’ di Spielberg per la verità.  “L’innocenza”, la sorpresa, lo stupore tipico del regista di E.T l’extraterrestre si combina alla perfezione con un umorismo dissacrante e cattivo.

Gremlins

Il film perfetto da vedere a Natale

C’è chi ha visto nelle disavventure degli abitanti di Kingston Falls  una critica agli orrori e alle nefandezze  della provincia americana. Potrebbe anche essere vero ma non va dimenticato che Joe Dante è prima di tutto un appassionato, un cultore del cinema di genere. E questo lo si vede dalle numerose citazioni cinefile presenti nella pellicola.  Il regista cita più volte ad esempio La vita è meravigliosa. Non è un caso che il luogo in cui avvengono i fatti si chiami Kingston Falls. Il nome  ricorda Bedford Falls, la cittadina tanto amata da George Bailey (James Stewart) nel capolavoro di Capra.

Ma i riferimenti al film non finiscono qua. Quando la mamma di Billy è in cucina e si appresta a preparare la cena si commuove guardandola la scena finale de La vita è meravigliosa. Di citazioni cinematografiche ce ne sono a bizzeffe.

Sicuramente la più significativa riguarda Biancaneve e i sette nani.  I gremlins assistono urlanti alla visione del film in una sala cinematografica. Scherniscono e deridono la celebre pellicola disneyana che fu quella che  fece innamorare Dante del cinema. Gremlins allora, al di là delle possibili interpretazioni sociologiche, è soprattutto il risultato delle suggestioni cinematografiche del regista e della sua infinita voglia di giocare con la settima arte. Il film scompone, smonta e mescola i generi cinematografici.

Gremlins

Conclusioni

Gremlins ebbe un enorme successo di pubblico. Si pensò qualche tempo dopo di riportare i terribili mostriciattoli  sul grande schermo. Nel 1990 uscì Gremlins 2 La nuova stirpe ambientato stavolta nella Grande Mela.

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E’ un film meno violento, meno dissacrante del primo e che punta ad una comicità più demenziale. Si tratta di un sequel di tutto rispetto che non ha nulla a che fare però con la pellicola precedente che rappresenta un modello nuovo e originale di horror comedy. E’ un vero e proprio archetipo che anche il cinema contemporaneo non smette di imitare.

PANORAMICA RECENSIONE

regia
soggetto e sceneggiatura
interpretazioni
emozioni

SOMMARIO

Durante la notte di Natale la piccola cittadina di Kingston Falls è messa a ferro e fuoco da un esercito di orribili mostriciattoli: i gremlins. Joe Dante, autore della pellicola firma un film considerato oggi un vero e proprio cult
Mariana De Angelis
Mariana De Angelis
Laureata in storia e critica del cinema con una tesi sul cinema classico hollywoodiano. Amante del cinema di genere con un'insana passione per l'horror, soprattutto quello americano di serie b.

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