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Gli amori di Anaïs, il film con Anaïs Demoustier

Gli amori di Anaïsè stato presentato al Festival di Cannes 2021 alla Settimana internazionale della critica.

Chi predilige un certo intellettualismo, misto a vivacità e ironia (anche quando i temi si fanno seri), non può certo rinunciare a questa elegante commedia sentimentale che parla di desiderio, sensualità, passione, istanti da afferrare. Dirige con eleganza e carattere Charline Bourgeois-Tacquet (al suo primo lungometraggio).

La regista racconta che quando a quattordici anni ha visto Isabelle Huppert interpretare “Medea”, la vita le è cambiata di colpo: “È stato come prendere fuoco”. È così che si è innamorata del cinema, spiega Charline. “Gli amori di Anaïs” è, appunto, un esordio vitale e sentito. Riferimenti artistici di Bourgeois-Tacquet: Éric Rohmer e (ovviamente) Woody Allen. Inoltre, mentre preparava la sceneggiatura, ha tenuto a mente ”È simpatico, ma gli romperei il muso” di Claude Sautet, “Loulou” di Pialat. E, in fase di montaggio, Jean-Paul Rappeneau, per dare al film un ritmo frenetico.

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Volevo accelerare – ha detto Charline – Il mio standard è Rappeneau, e in particolare “Il mio uomo è un selvaggio“, la cui effervescenza mi piace tantissimo. Odio annoiarmi al cinema e quindi temo sempre l’eventualità di annoiare il mio pubblico”.

“Gli amori di Anaïs” è accattivante fin dai primissimi istanti. C’immerge negli ambienti dolci e patinati dell’alta borghesia (scrittori, editori, professori universitari). Persone che vivono in quartieri chic, le case zeppe di libri (guai a toccarli per carità, come viene ribadito, in una scena, dalla protagonista) e, poi, nel tempo libero scappano “fuori porta”, nelle loro ville da urlo. Al mare o in campagna. Qualche volta ci portano gli amanti.

Un cinema di sceneggiatura, dunque. Che si nutre di dialoghi scolpiti. Mai una parola di troppo. O fastidiose banalità. Le conversazioni volano leggere con rimandi dotti a Schopenhauer. Alcune scene omaggiano John Cassavetes (in una sequenza vediamo qualche istante de “La sera della prima” (1977), interpretato da una magnifica Gena Rowlands).

“Gli amori di Anaïs” è attraversato da ironia e levità. Vibra ed emoziona. Ed è come respirare una boccata d’aria fresca. Si regge su scrittura e recitazione.

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Gli amori di Anaïs, 2021

Gli amori di Anaïs, amori, tradimenti e un triangolo

Illumina lo schermo Anaïs Demoustier, (“Alice e il sindaco”) deliziosa e coloratissima nella parte di Anaïs (il personaggio porta il suo stesso nome). Chi è Anaïs? Una trentenne sempre in movimento, impulsiva. Alla ricerca perenne di qualcosa (della felicità…? Dell’amore…? Di sé, in primis). Una donna che azzanna la vita come un “bulldozer”, consapevole della caducità dell’esistenza. Anaïs è fragile eppure audace. Non si cura del “dopo”: è radicata nel presente. Non conta quel che accadrà.

Anaïs, fiume in piena. Irrequieta. Corre, corre. Paradossalmente, però, arriva, “puntualmente”, in ritardo. Si tuffa nelle situazioni senza indugio. Vuole dormire sola, nel letto. Manda via gli amanti nottetempo. Indossa vestitini di cotone che le lasciano libere le gambe e gira in bicicletta, una bici tanto pesante che non ce la fa a infilarla negli ascensori angusti dei condomini del centro. Anaïs è il ritratto di una donna complessa che va contro gli stereotipi della società. Agli occhi degli altri Anaïs potrebbe sembrare una perdente: senza lavoro, senza un marito, senza figli (non vuole diventare madre). Senza soldi.

Co-protagonista è Valeria Bruni Tedeschi in un ruolo diverso dai soliti che le vengono proposti. Qui è calibrata, mai eccessiva. Presta il volto a una scrittrice di successo, compagna di un pezzo grosso dell’editoria. “Valeria tende a sentirsi frustrata se non può interpretare un personaggio che fa ridere la gente – ha spiegato la regista. All’inizio delle riprese, temevo che non le sarebbe piaciuto affatto interpretare questo ruolo. E poi una volta che abbiamo iniziato a uscire dai nostri gusci, a conoscerci e capirci meglio, ha accettato di seguirmi nel posto in cui volevo portarla – verso questa donna potente, decisa, bella e toccante“.

Il cast comprende, inoltre, lo straordinario Denis Podalydès attore di esperienza, a suo agio in ogni genere. 

Gli amori di Anaïs
Gli amori di Anaïs, 2021

Anaïs è una donna un po’ ingenua. Qualcuno l’ha paragonata ad Amélie. Agisce d’istinto. Ha una paura matta di soffrire. Di rimanere schiacciata sotto il peso dalla vita. Di ammalarsi (come sua madre). Non pianifica niente, è incosciente (in una sequenza la vediamo guidare, ma lei la patente non ce l’ha…), ed è l’incoscienza che la rende comica e tenera. Anaïs adora il mare (centrale nella scena clou), la sabbia, il sole. È nella natura (molto presente nel film) che si rifugia per scacciare la tristezza o quando, prigioniera delle tentazioni, non vuole proprio, di esse, fare a meno. Anaïs si lascia bagnare dalla pioggia, mangia fragole, morde mele con la buccia e s’innamora dell’attempato Daniel per poi capire, invece, che la sua anima appartiene ad Emilie. Emilie, che ha una relazione con Daniel…

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“Non sono d’accordo” è l’ultima frase del film, mentre le porte di un ascensore, in hotel, si chiudono e scorrono i titoli di coda. “Gli amori di Anaïs” è un film sul “carpe diem”. Anche Charline Bourgeois-Tacquet, come la protagonista, Anaïs, non è d’accordo con parecchie cose e, a proposito, ha dichiarato: “Non sono d’accordo a cedere alla paura e alla rassegnazione. Sono completamente d’accordo con Anaïs e Annie Ernaux (la scrittrice, ndr): rinunciare a una passione è criminale, è un insulto alla vita”.

Le musiche sono del premio Oscar Nicola Piovani.

PANORAMICA RECENSIONE

regia
aoggetto e sceneggiatura
interpretazioni
emozioni

SOMMARIO

Anaïs, trent'anni, è una ragazza vitale, impulsiva, un po' ingenua. Qualcuno l'ha paragonata ad Amélie. Anaïs segue il cuore e non ci pensa troppo su. Un giorno, a una festa, s'invaghisce dell'attempato intellettuale Daniel. Per poi capire, invece, che la sua anima non appartiene a Daniel, bensì ad Emilie, la partner di Daniel. "Gli amori di Anaïs" è una commedia sofisticata che si rifà alla grande tradizione del cinema francese. Un film di sceneggiatura e brillante recitazione.
Micol Graziano
Micol Graziano
Amo il cinema e i pop-corn.

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Anaïs, trent'anni, è una ragazza vitale, impulsiva, un po' ingenua. Qualcuno l'ha paragonata ad Amélie. Anaïs segue il cuore e non ci pensa troppo su. Un giorno, a una festa, s'invaghisce dell'attempato intellettuale Daniel. Per poi capire, invece, che la sua anima non appartiene a Daniel, bensì ad Emilie, la partner di Daniel. "Gli amori di Anaïs" è una commedia sofisticata che si rifà alla grande tradizione del cinema francese. Un film di sceneggiatura e brillante recitazione. Gli amori di Anaïs, il film con Anaïs Demoustier