Giancarlo Giannini è uno degli attori italiani più famosi e celebri di oggi. Con una carriera lunga più di cinquant’anni, l’artista avrebbe preso parte a centinaia di produzioni e il suo nome si è diffuso addirittura oltre i confini nazionali.
In particolar modo riesce ad approdare ad Hollywood e nel giro di pochi anni, Giannini lavora con alcuni dei registi più rinomati al mondo. Francis Ford Coppola, Guillermo del Toro e i fratelli Ridley Scott e Tony Scott lo vogliono nei loro nuovi lavori.
Una grande soddisfazione per l’attore ligure che riesce a farsi portabandiera di una nazione che del cinema ha sempre fatto un mantra per vivere e con cui grazie ai suoi splendidi film si è fatta pubblicità, divenendo una delle mete turistiche più visitate.
Nel 1977 Giannini riceve la sua prima e unica candidatura ai premi Oscar con il film “Pasqualino Settebellezze” diretto dalla regista italiana Lina Wertmüller, la quale diventa la prima donna nella storia dell’Academy ad essere candidata come miglior regista.
La sua fama d’oltreoceano gode quindi di svariati successi, grazie anche a diverse pellicole italiane esportate all’estero negli anni settanta. Non stupisce quindi il riconoscimento che il prossimo 6 marzo verrà assegnato all’attore, ovvero la popolare stella sulla celebre Walk of Fame di Hollywood.
Egli diventerebbe il sedicesimo italiano a ricevere una stella, a meno di un anno dallo stesso riconoscimento dato a Luciano Pavarotti. Il suo nome si andrebbe ad aggiungere fra i tanti, a quello di Sophia Loren, Gina Lollobrigida ed Ennio Morricone.
Il suo impegno nel cinema è sempre stato costante e la sua collaborazione con i registi italiani quali Mario Monicelli, Dino Risi o Luchino Visconti lo hanno immortalato in diverse opere, che lo hanno reso tra gli attori più riconoscibili e importanti del suo secolo. Numerose le candidature e le vittorie ottenute nel nostro paese tra David di Donatello e Nastri d’argento.
La sua voce, oltre che la sua immagine, è oggi impressa nella mente di ogni cittadino italiano, grazie al lavoro di doppiaggio, che gli ha permesso di prestare la voce a uno dei pochi divi cinematografici più influenti di sempre: Al Pacino.