Firebird è un film del 2021, diretto dal regista documentarista estone Peeter Rebane. La sceneggiatura è scritta dal regista stesso insieme all’attore britannico Tom Prior, protagonista della pellicola. La sceneggiatura si basa sul romanzo The Story of Roman, tratto da una storia vera, scritto dall’attore russo Sergei Fetissow.
Il film è stato presentato al virtuale BFI Flare: London LGBTIQ+ Film Festival, organizzato dal British Film Institute. La pellicola è distribuita in lingua italiana su Amazon Prime Video nel 2023.
Firebird – Trama
Estonia, 1977. Sergey è un giovane ragazzo che sta finendo il servizio militare in una base area sovietica. Un giorno alla base arriva l’affascinante pilota Roman e tra i due nasce una storia d’amore. Tuttavia, il loro sentimento non può essere vissuto alla luce del sole e ben presto i due si separano. Gli anni passano, Sergey si trasferisce in Russia e inizia a studiare per diventare un attore, mentre Roman sposa Louisa. Nonostante il trascorrere del tempo, l’amore tra i due rimane forte.
Firebird – Cast
Il cast ha come protagonisti l’attore britannico Tom Prior nei panni di Sergey, mentre l’attore ucraino Oleg Zagorodnii è Roman.
L’interprete di Louisa è l’attrice Diana Pozharskaya. Tra gli altri interpreti ci sono Nicholas Woodson nei panni del Colonnello Kuznetsov, Jake Henderson come Volodja e Margus Prangel è l’interprete del Maggiore Zverev.
Firebird – Recensione
Firebird è un balletto russo, basato su una favola scandinava, in due scene su musica di Igor’ Fëdorovič Stravinskij. La storia racconta lo scontro tra i due elementi antitetici: un mago immortale di nome Kašej, simbolo del male, e l’Uccello di Fuoco, simbolo del bene. La scelta del titolo del film non è causale, in quanto fa riferimento al primo “appuntamento” di Sergey e Roman: il giovane ragazzo non ha mai visto un balletto e Roman gli propone di andare insieme a vedere lo spettacolo.
Il film ha la classica struttura della tragedia teatrale, ovvero si inizia con un lieto evento per poi finire tragicamente. La storia può poi essere divisa in quattro atti: l’innamoramento, la separazione, il ricongiungimento e la morte di Roman. È un dramma shakespeariano, l’amore di Roman e Sergey ricorda la tragica fine di Romeo e Giulietta, non a caso ci sono diversi riferimenti all’opera shakespeariana.
Che cosa è successo a Elio e Oliver dopo la fine dell’estate?
La trama di Firebird strizza l’occhio a Call Me By Your Name. Louisa è l’ostacolo che impedisce ai due protagonisti di stare insieme. Roman è un tenente, non può permettersi di rinunciare alla sua carriera a causa di un amore proibito, perciò decide di sposare la donna nonostante non provi nulla per lei.
In Call Me By Your Name, Oliver chiede a Elio come passa le sue giornate nel piccolo paesino italiano e il ragazzo risponde che aspetta la fine dell’estate. In Firebird, Sergey rivela a Roman che aspetta la fine del servizio militare per poter diventare un attore.
Il finale della pellicola di Luca Guadagnino ci porta a chiederci “che cosa è successo a Elio e Oliver dopo che si sono separati?”, mentre Firebird va oltre la vita militare dei protagonisti.
Per un attimo, Sergey e Roman credono di poter avere una vita insieme. Condividono un appartamento, vivono insieme come se fossero una vera coppia e fanno tutte quelle cose che si erano ripromessi di fare mentre erano entrambi nella base aerea militare. Ma la realtà piomba su di loro in tutta la sua crudezza e li separa definitivamente. Louisa raggiunge il marito insieme al figlio e Sergey capisce che non può più far parte della vita dell’uomo che ama. Tuttavia, non è la moglie a impedire ai due di stare insieme, ma la morte di Roman in Afghanistan. Muore nell’unico posto in cui un pilota può essere davvero libero: il cielo.
In conclusione
Firebird non è un film perfetto. La sceneggiatura non brilla di originalità e, alcune situazioni, non sono nient’altro che dei cliché già visti. Nella pellicola si vuole unire la componente romantica e l’azione, esattamente come avviene in Top Gun o in Pearl Harbor; tuttavia, il contesto storico, quello della Guerra Fredda, è inutile ai fini della trama. Molto probabilmente è una scelta voluta da Fetissow stesso. L’attore russo, durante un incontro con Rebane e Prior, espresseil desiderio che la pellicola raccontasse unicamente la sua storia d’amore con Roman, senza concentrarsi troppo sull’aspetto politico. Un aspetto che fa riflettere è che, nonostante siano passati diversi anni, in Russia le persone appartenenti alla comunità LGBT non hanno ancora alcun diritto. Non c’è differenza tra la Russia dell’Unione Sovietica e la Russia contemporanea. L’omosessualità è un crimine da punire.
C’è un solo momento di azione, ma il montaggio risulta fin troppo serrato e non si riesce a capire bene cosa sia successo. In altre parti delle narrazioni ci sono degli stacchi troppo netti che non danno continuità alla narrazione.
Nonostante i difetti, non si può non elogiare la scenografia che ci mostra dei paesaggi mozzafiato. Apprezzabile è anche la fotografia che utilizza colori caldi quando i due personaggi sono insieme, mentre sono freddi quando sono separati.
Si tratta di un film imperdibile? No, ma alla fine riesce a intrattenere.
