Fino alla fine è un film del 2024 diretto da Gabriele Muccino e liberamente ispirato al film tedesco Victoria, di Sebastian Shipper.
Il film verrà distribuito nelle sale italiane il 31 ottobre. Il cast internazionale vede tra i protagonisti Saul Nanni ed Elena Kampouris. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma.
Fino alla fine – La trama
Fino alla fine è ambientato a Palermo. Sophie (Elena Kampouris) è all’ultimo giorno delle sue vacanze italiane con la sorella, Rachel (Ruby Kammer). L’ultime ventiquattro ore della loro vacanza si svolgeranno a Palermo.
Sophie si sente soppressa dai modi bruschi della sorella, per questo allontanandosi per una nuotata conosce un gruppo di ragazzi, tra cui Giulio (Saul Nanni). Tra i due ragazzi scatta il cliché del colpo di fulmine. Sophie viene trascinata via dalla scogliera dalla sorella, ma riesce ugualmente a darsi appuntamento con Giulio in un club per quella sera.
I due ragazzi riescono a trovarsi, ma fuggono via a causa di una rissa causata da Komandante (Lorenzo Richelmy), Yuri (Yan Tual) e Samba (Enrico Inserra), ovvero il gruppo di amici di Giulio. La vicenda poi prende un turning point inaspettato. Infatti i 4 ragazzi hanno un debito con un criminale che era il compagno di cella di Komandante.
Sophie viene così coinvolta nella vita criminale notturna dei ragazzi, ambientandosi completamente in questo ambiente. Farà da driver ai ragazzi, che dovranno prelevare i soldi in consegna a una banca. Nonostante Giulio cerchi di opporsi e di rifiutare l’aiuto della ragazza, per Sophie aiutare la banda sarà anche un’occasione per ritrovare se stessa. La ragazza riscoprirà la propria gioia di vivere e la sua energia.
I ragazzi si trovano ben presto coinvolti in un affare sporco che si dimostra più grande di loro e che realizzano di non essere in grado di gestire. Per questo le conseguenze saranno drammatiche.
Fino alla fine – La recensione
Fino alla fine rappresenta per il regista una svolta. Per Gabrile Muccino è una sorta di iniziazione al genere thriller. Nonostante questo ci sono anche elementi di continuità con altri film del regista.
In primis la storia d’amore tra due ragazzi, che ricorda L’estate addosso, tra l’altro evocato anche dalla presenza di un cast internazionale. Le difficoltà della vita e delle relazioni interpersonali ricorda molto L’ultimo bacio, giusto per citare un altro film del regista.
Il primo thriller di Muccino, però, nonostante sicuramente non sia un capolavoro, è molto divisivo dato che alcuni elementi funzionano, e anche molto bene, ma altri non convincono. Sicuramente la pellicola riesce a tenere gli spettatori incollati allo schermo, non si riesce a percepire o a prevedere quale possa essere l’epilogo o cosa possa succedere, e questo sicuramente è una delle punte di diamante del genere thriller.
Fino a metà del lungometraggio si ha la sensazione di stare ad assistere a una storia d’amore adolescenziale e si entra nelle maglie del thriller dopo la metà. Questo contribuisce a tenere alta la nostra attenzione.
L’impossibilità di prevedere cosa possa succedere è favorita anche dal fatto, però, che alcuni elementi sembrano sconnessi e integrati all’interno della storia abbastanza casualmente. Ci sono parecchi buchi di trama, che se da una parte contribuiscono ad aumentare la suspense, dall’altra non fanno capire nessuna delle motivazioni psicologhe dei personaggi, né tantomeno alcuni passaggi temporali.
Per questo non si riesce a empatizzare fino in fondo con nessuno dei protagonisti perché in fondo non li conosciamo e non possiamo capirli. Questo sicuramente non permette di provare emozioni forti, dato che verso la fine sembra che lo schermo di finzione tra gli spettatori e i personaggi si trasformi in una sorte di barriera.
Palermo è una sorta di quarta protagonista del film. Muccino stesso ha dichiarato di aver scelto questa città perché in altri capoluoghi come Napoli o Roma era già stato raccontato tanto. Al regista interessava mostrare sia il mondo adolescenziale e dei ragazzi che quello della criminalità. Tutto ciò unito con una visione internazionale dell’estate italiana in una delle regioni, o meglio delle isole, simbolo dell’estate per la penisola.
Il cast
Il cast del lungometraggio è internazionale. Tra gli attori italiani ci sono Saul Nanni, che interpreta il protagonista, Lorenzo Richelmy, che interpreta Komandante, Enrico Inserra che interpreta Samba.
Yuri Tual interpreta invece Yuri, l’ex compagno di cella di Komandante con cui quest’ultimo ha un debito. L’attore è francese.
La protagonista femminile è interpretata invece da Elena Kampouris, che per la prima volta nella sua carriera recita in italiano, lingua che appunto ha dovuto imparare. L’attrice, come anche alcuni altri componenti del cast, è statunitense. Ruby Kammer interpreta Rachel, sorella di Sophie, infatti anche lei è statunitense.
La sceneggiatura del lungometraggio è curata dallo stesso regista insieme a Paolo Costella. Lo sceneggiatore e regista aveva già collaborato con Muccino nei film Gli anni più belli e A casa tutti bene, ultimi lavori del regista. Lo sceneggiatore ha collaborato già a partire dagli anni ’80 per vari registi come Carlo Verdone, Enrico Oldoini, Christian De Sica e Marco Ferreri.