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Ferrari: recensione e trama del film di Michael Mann #Venezia80

Ferrari è il nuovo film diretto da Michael Mann presentato durante Venezia 80. L’uscita nelle sale italiane è prevista per il 30 novembre 2023. Il lungometraggio vede un cast d’eccezione che comprende Adam Driver, Penelope Cruz, Shailene Woodley e Patrick Dempsey. Come già chiaro dal titolo, il film ruota intorno alle vicende di Enzo Ferrari, tra drammi familiari, questioni aziendali e gare di corsa. 

Ferrari: Trama 

Il film è incentrato sulla figura del Commendatore (Enzo Ferrari), trattando le sue dinamiche familiari e lavorative in un periodo particolarmente delicato della sua vita. L’azienda, a seguito di debiti accumulati, è ormai sull’orlo del lastrico. L’unica speranza per risollevare le sorti dell’impresa è quella di vincere la 1000 miglia, storica corsa automobilistica, che attirerà nuovi investitori e permetterà di incrementare la produzione di auto. Nel frattempo, Ferrari si trova a fare i conti con problematiche familiari legate ad un rapporto travagliato con la moglie Laura e un segreto condiviso con l’amante Lina

Ferrari

Ferrari: Recensione

Ferrari è un lungometraggio piacevole, ma non presenta nessuna novità o qualche elemento capace di stupire lo spettatore. Gli sviluppi di trama sono prevedibili e non particolarmente brillanti, costellando il lungometraggio di indizi sui destini dei diversi personaggi. Inoltre, risulta nel complesso molto simile a House of Gucci, non solo perché Adam Driver è stato scelto come protagonista, bensì a causa degli argomenti trattati.

Le dinamiche familiari italiane sembrano infatti appassionare gli statunitensi, spingendoli a produrre lungometraggi su alcuni dei nomi più importanti del paese. Purtroppo, non essendo loro stessi completamente familiari con le tradizioni dei diversi territori, non sempre riescono a creare lungometraggi soddisfacenti. Contro ogni pronostico, Ferrari, nonostante la scarsa presenza di italiani nel cast, riesce a rispecchiare parzialmente il preciso momento storico e a proporre un ritratto abbastanza accettabile dell’Italia di quegli anni. Focalizzandosi su Modena e i conflitti interni alla città, una realtà limitata e senza dubbio provinciale in cui ogni segreto è conosciuto da tutti gli abitanti.

Ferrari

Una divisione netta

Il film sembra diviso in due tempi, una prima parte che mostra in modo eloquente la vita di Ferrari, uomo tormentato da un grande lutto, che ha per sempre distrutto il rapporto con la moglie. Costretto a destreggiarsi tra due vite, quella pubblica e privata, dominata da un grande segreto. La seconda parte è scandita invece dalla gara delle 1000 miglia, mostrando le auto storiche, perfettamente replicate, pronte a sfidarsi. I rumori del motore sono stati ripresi, a detta del regista, da motori autentici, per rendere il lungometraggio il più veritiero possibile. Sul finale le dinamiche familiari si mischiano a quelle lavorative, spingendo Ferrari ad effettuare una scelta definitiva. 

Ferrari

Personaggi contradditori 

La vera forza di Ferrari, non sono solo le auto da corsa che sfrecciano sulla pista, ma i suoi personaggi, carismatici e imperfetti. Ognuno di loro è ben caratterizzato e riesce a trasmettere in modo chiaro le diverse sfumature del proprio carattere. Questo è dovuto probabilmente all’abilità del cast di immedesimarsi perfettamente nei ruoli, d’altra parte Mann può puntare su attori molto talentuosi.

Enzo Ferrari ha commesso errori in passato e ne è consapevole, nonostante sappia quale sia la strada giusta da seguire sembra sempre essere restio nel seguirla. Laura è una donna devastata, costretta a vedere l’amore che suo marito prova per lei svanire lentamente, a causa della morte prematura del figlio, destinato ad essere l’erede dell’azienda familiare. Lina, l’amante di Ferrari, una madre single costretta a vivere nel segreto. Infine, Alfonso de Portago, così come gli altri piloti è un personaggio abituato a vivere la vita al limite, pronto a rischiare di morire pur di provare quella fortissima euforia che deriva da una corsa. Ognuno di loro è consapevole del possibile destino a cui potrebbe andare incontro, ma continuano a cimentarsi in missioni al limite del possibile. 

L’amore per il lavoro

L’obiettivo che sta alla base del lavoro di Enzo Ferrari non è ottenere un profitto. Come affermato dal personaggio stesso nel film il suo obiettivo primario è vendere macchine per correre e non il contrario. Il magnate vuole avere la possibilità di costruire motori capaci di raggiungere velocità mai viste e provare un senso di libertà e lo stesso vale per i suoi piloti. Purtroppo, i sistemi di sicurezza delle auto da corsa del passato erano molto meno sicuri e le probabilità di andare incontro alla morte estremamente alte.

Ferrari: conclusioni

Ferrari è un film piacevole e passabile soprattutto per l’argomento trattato, non capace di entusiasmare. Durante tutta la visione sembra che manchi qualcosa per renderlo più accattivante, risultando nel complesso arido di significato. Raccontare la storia di una delle famiglie più influenti non solo a livello italiano, ma internazionale, non è facile e far emozionare il pubblico ancora meno. Il cast è però convincente e ben assortito, con performance molto toccanti e intense. Per quanto riguarda la trama, nonostante segua vicende realmente avvenute, i colpi di scena sono troppo ovvi e appaiono a tratti forzati. Gli effetti speciali, nonostante il budget molto elevato, non sono di alta qualità, soprattutto durante le corse.

Trailer e dove vederlo

Ferrari è disponibile al cinema dal 30 novembre 2023.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Ferrari è un film piacevole, ma che non ha niente di brillante o speciale, rendendolo mediocre nel complesso.
Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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