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Eternals, analisi del trailer: è un film di Chloé Zhao?

Pochi giorni fa è stato rilasciato il nuovo trailer di Eternals, nuovo film dei Marvel Studios che uscirà il prossimo novembre. Informandosi sul film, salta subito all’occhio un dettaglio che rende questa pellicola rilevante anche per chi non è appassionato del Marvel Cinematic Universe. A dirigere il film c’è Chloé Zhao, regista Premio Oscar per Nomadland.

Nella filmografia di questa regista un film quale Eternals appare quasi un outsider. Un film di questo tipo è quanto di più lontano ci sia dai precedenti film della regista cinese. Innanzitutto, Chloé Zhao si è sempre distinta per film dall’impianto produttivo indipendente, con troupe molto ristrette e attori quasi sempre poco conosciuti o non professionisti. Inoltre, a caratterizzare i film della regista, è sempre stato lo stile documentaristico, che pone i suoi film su quel confine tra fiction e non-fiction.

Eternals è invece un blockbuster, con alle spalle una produzione mastodontica, che va ad inserirsi in una narrazione ben più grande, quella per l’appunto del Marvel Cinematic Universe.

Eternals

Eternals: trama

Gli Eterni sono esseri immortali e dai poteri cosmici che vivono sulla Terra in forma umana. Da quel che si vede nel trailer, dovranno proteggere l’umanità da una terribile minaccia scatenata dagli eventi accaduti negli ultimi film dell’MCU.

Eternals: analisi del trailer

A dispetto delle differenze che sulla carta possiamo individuare tra i precedenti film di Chloé Zhao e questa sua nuova pellicola, analizzando il trailer è possibile cogliere quali sono i tratti che fanno di quest’opera un film a tutti gli effetti di Chloé Zhao. Si tratta di dettagli che rivelano perfettamente lo stile di questa regista, a partire dalla regia di cui abbiamo un assaggio in queste poche immagini: nonostante la breve durata dei frammenti mostrati nel trailer, è evidente la capacità di Chloé Zhao di padroneggiare la macchina da presa e di offrire, anche in questo caso come nei precedenti, una grande cura nella regia.

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Come c’era da aspettarsi, però, i momenti presenti in questo trailer sono quanto di più lontano possa esserci da un approccio documentaristico alla materia. Chloé Zhao sembra essersi calata perfettamente nell’universo Marvel, fatto di creature celestiali, magia e tecnologie futuristiche. Uno stile vicino al documentario avrebbe facilmente stonato in un prodotto del genere, pensato per un pubblico il più ampio possibile.

Tuttavia a caratterizzare il cinema di Chloé Zhao è anche una particolare attenzione per il paesaggio e per il modo in cui grandi spazi aperti si fondono con la figura umana. Lo abbiamo visto accadere in tutti i suoi film, già a partire da Songs my brothers taught me: grandi spazi infiniti, in mezzo a cui l’essere umano appare minuscolo.

Sembra che questa poetica torni anche in Eternals: nella prima inquadratura del trailer, vediamo il personaggio di Salma Hayek cavalcare in mezzo ad una grande prateria e da subito questa semplice immagine ci rimanda alle altre opere della regista.

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Ma anche molte altre inquadrature ci mostrano i personaggi muoversi all’interno di ambienti molto spaziosi, che ricordano i luoghi attraversati da Frances McDormand in Nomadland.

Sono tutti ambienti reali, non ricostruiti in studio o creati in digitale. È un’altra caratteristica che rende quest’opera un film ricco della poetica di Chloé Zhao. Lo stesso Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha lodato l’utilizzo di ambienti reali in questo film di Chloé Zhao, regista che ha dimostrato in più occasioni di voler raccontare lo spettacolo che la natura, così come appare, sa offrire.

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In particolare Chloé Zhao è fortemente legata alle praterie del Dakota del Sud, viste non solo in Songs my brother taught me, ma anche in The Rider. Alcune inquadrature viste in questo film rimandano proprio a quei caratteristici paesaggi.

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Infine, le immagini di questo trailer sembrano raccontarci personaggi che per lungo tempo sono stati lontani, ma che ora devono riunirsi. Alcuni di loro ci vengono mostrati a condurre una vita solitaria, tutt’altro che agiata, molto simile, forse, a quella dei nomadi protagonisti di Nomadland.

In particolare un’inquadratura presenta il personaggio di Kit Haringon avere una conversazione con il personaggio di Gemma Chan davanti ad una lavanderia, in un’atmosfera che ricorda alcuni momenti visti proprio in Nomadland.

Quello che emerge è che i possibili legami tra questo film e le altre opere di Chloé Zhao sono per lo più formali, frutto della cura registica che questa autrice mette nei suoi film e dei tratti tipici della sua poetica.

Fino alla visione del film sarà impossibile dire se anche nei contenuti, quest’opera si avvicinerà agli altri tre film della regista. Quel che è certo è che Chloé Zhao ha co-scritto la sceneggiatura, il che fa supporre che alcuni dei temi ricorrenti nei suoi altri film – come il tema della fuga o quello del legame tra un luogo e i suoi abitanti – potranno tornare anche in Eternals.

Non resta che attendere fino a novembre per scoprire quale direzione prenderà l’inaspettata e interessante carriera di questa talentuosa regista.

Eternals: trailer

Redazione
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