End of Justice è un film del 2017 diretto dal regista e sceneggiatore Dan Gilroy. L’autore è noto per aver sceneggiato film come The Bourne Legacy e Kong Skull Island, tra le sue opere da regista figura anche Velvet Buzzsaw. Con la sceneggiatura de Lo Sciacallo con Jake Gyllenhall (di cui è stato anche regista) Gilroy ha ottenuto la candidatura agli Oscar nel 2015. End of Justice è interpretato da Denzel Washington, Colin Farrell, Carmen Ejogo. Nonostante il cast di tutto riguardo, il film è stato un flop commerciale della stagione cinematografica 2017.
End of Justice – la trama
End of Justice segue le vicissitudini dell’avvocato Roman J. Israel (Denzel Washington). Questi appare – e si sente – anacronistico rispetto alla contemporaneità. Roman è, infatti, legato ad un immaginario e a un’idea del suo lavoro dichiaratamente affine agli anni ’70. La sua concezione si rifà quindi ai grandi leaders dei movimenti per i diritti di quegli anni e alle sue icone. Quando però il suo partner finisce in coma, Roman sarà costretto a prendere delle decisioni che tradiranno del tutto il suo passato e molte delle sue idee. Finisce così a lavorare per George Pierce (Colin Farrell) che rappresenta per certi versi la sua nemesi.
La nuova vita travolge Roman, che finisce anche per macchiarsi di un reato molto grave per un avvocato, arrivando a violare il segreto professionale. L’uomo sembra però trovarsi a suo agio con la nuova vita, cambia look e si trasferisce in un appartamento molto costoso. Ma la realtà finirà per presentargli un conto durissimo che tenterà di ripagare tornando alle sue origini. End of Justice è attualmente disponibile su Prime Video.
End of Justice – la recensione
Nonostante gli incassi non brillanti, End of Justice si rivela un film di buona fattura. Il personaggio di Roman chiaramente si rifà ad altri, sia cinematografici che reali. La volontà di portare un soggetto come questo al di fuori della narrazione classica cui afferisce è interessante, anche se non perfetta. Gilroy sembra, infatti, non riuscire a sfruttare a pieno le potenzialità del suo protagonista e del soggetto della storia. Avrebbe meritato forse un approfondimento maggiore, più dettagliato, in tutte le sue dimensioni. Appare anche un po’ troppo repentino il cambiamento di Roman. Per come viene presentato e descritto all’inizio del film, ci si potrebbe aspettare una maggiore resistenza prima di diventare qualcuno di totalmente diverso.
Anche la regia avrebbe potuto fornire un apporto maggiore alla storia. Gilroy decide invece di tenere una linea abbastanza piatta, che si enfatizza solo sul tragico finale, ma senza elementi degni di nota. Funzionano sicuramente bene gli interpreti principali. Farrell è perfetto nella sua veste di nemico/amico del protagonista e come rappresentazione ideale del ricco avvocato senza scrupoli. È ottima anche l’intesa che emerge con Denzel Washington. L’attore porta gran parte del peso del film, dimostrando ancora una volta tutto il suo talento. È sicuramente lui il valore aggiunto del film, forse a un punto tale da arrivare a sovrastarlo in qualche modo. End of Justice è un buon film, che dà l’impressione di un’occasione un po’ sprecata, per la storia e anche per la qualità del cast.
Denzel Washington: mostro sacro
Anche con un film abbastanza trascurato da pubblico e critica come End of Justice, Denzel Washington riesce a ottenere grandi apprezzamenti. Washington è un attore ormai quasi settantenne con una filmografia ricca di titoli. Sono però pochi gli interpreti che possono vantare apprezzamenti per quasi tutti i film girati come lui. La capacità di destreggiarsi con uguale bravura tra action movies e film come Barriere dimostra un talento a tutto tondo. Washington in carriera ha già vinto due premi Oscar. Il primo è arrivato addirittura trentaquattro anni fa per Glory, come miglior attore non protagonista. Mentre nel 2002 è arrivato il riconoscimento come Miglior attore protagonista con Training Day. Una carriera che si arricchisce con altre sette candidature ottenute negli anni come interprete. Mentre nel 2017 è arrivata la candidatura anche per il miglior film, proprio con Barriere.
Il protagonista di End Of Justice sembra rifarsi a personaggi che Washington ha già interpretato nella sua stellare carriera. Una carriera che comprende titoli come Malcolm X, The Equalizer (qui la recensione del terzo capitolo della saga). Washington negli anni è diventato una figura di riferimento per interpreti più giovani. Il compianto Chadwick Boseman in un discorso ricordò che fu proprio Denzel a permettergli di frequentare la scuola di recitazione. In generale, per gli attori neri il popolare interprete e regista rappresenta un faro al quale spesso rivolgono i loro ringraziamenti. Denzel Washington continua a essere uno tra gli attori più richiesti dall’industria hollywoodiana. È questo il grande talento che l’attore ha messo a disposizione di tutti i suoi film. Titoli che meritano di essere ricordati, come il recente Macbeth di Joel Coen. Un altro film che gli è valso la candidatura agli Oscar.