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Distopia: 5 film da vedere

La Distopia è un genere cinematografico molto apprezzato, che si presenta con volti diversi a seconda dell’argomento trattato. Si tratta di una realtà immaginaria proiettata nel futuro che mostra una società totalitaria, spesso caratterizzata da violenza e oppressione. Il mondo costruito può essere apertamente tirannico o nascondersi sotto una facciata di apparente perfezione ed equilibrio. La distopia viene infatti spesso descritta come contrario di utopia. Una società in cui qualcosa è andato storto e le libertà sono state soppresse. Il genere è stato spesso usato non solo nel cinema, ma anche in letteratura per sottolineare contraddizioni odierne, spesso ignorate, diventando un simbolo di rivendicazioni sociali contemporanee. Il romanzo capostipite è considerato 1984 di George Orwell, deliberatamente ispirato alla dittatura di Stalin.

Negli ultimi anni è stata registrata una crescita esponenziale sia di film che libri distopici. Il genere infatti non è solo apprezzato da un pubblico adulto, ma anche da giovani, affascinati dalle ambientazioni post-apocalittiche e dalla complessa struttura delle società descritte. Di seguito alcuni film che dovrebbero essere assolutamente recuperati:

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Metropolis

Il primo film distopico in senso stretto della storia cinematografica. Uscito nelle sale per la prima volta nel 1927, è considerato un capolavoro assoluto del maestro Fritz Lang. Il lungometraggio è stato fonte di ispirazione per numerosi registi, oggetto di parodie e punto di riferimento assoluto all’interno della distopia in generale.

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La storia è ambientata nel 2026, all’interno della città di Metropolis, luogo in cui i divari sociali tra ricchi e poveri sono ormai estremi. I primi vivono nel lusso più sfrenato governando secondo le leggi del liberismo, i secondi sono costantemente sfruttati per soddisfare le necessità delle classi più abbienti.

Metropolis non è solo innovativo dal punto di vista delle tematiche affrontate, ma in un periodo in cui non esisteva ancora il concetto di montaggio è stato girato attraverso l’uso di singoli fotogrammi. Questo unito alla costruzione di droidi dalle sembianze umane che anticipano ciò che sarebbe poi successo nella società contemporanea. Scenari che sembravano impossibili all’epoca della sua realizzazione, oggi sono realtà. Il regista lancia un avvertimento all’interno della sua opera, ma forse è ormai troppo tardi per cambiare il corso degli eventi.

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Arancia Meccanica

Adattamento del celebre romanzo di Anthony Burgess,  Arancia meccanica è considerato masterpiece del cinema di Stanley Kubrick e uno dei film più famosi del regista. Il prodotto è diventato sia cult che capolavoro. Il successo indiscusso è da attribuire ad alcune sequenze iconiche quali la scena del bicchiere di lattepiù e la cura Ludovico, unito ad escamotage introdotti dal regista come la lingua dei Drughi.

Le vicende si svolgono in un futuro distopico imprecisato all’interno del quale regna la violenza e decadenza. Il giovane Drugo Alex, teppistello di quartiere e terribile carnefice, dopo essere stato incercarato a seguito dell’ennesima malefatta, viene sottoposto ad un trattamento volto a rimuovere ogni traccia di violenza. In una società in cui l’aggressività prevale, ma è considerata allo stesso tempo una malattia da curare, Alex si trasforma in vittima di un sistema spietato volto ad eliminare ogni traccia di umanità dagli individui; sradicando i loro istinti primordiali e animaleschi. L’america dell’epoca di Kubrick era infatti scossa da omicidi e ingiustizie, temi perfettamente rappresentati nel lungometraggio.

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Battle Royale

Il celebre film giapponese tratto dall’omonimo romanzo di Kinji Fukasaku e diretto dall’autore stesso. In un Giappone distopico ogni anno una classe di studenti viene estratta a sorte per partecipare a Battle Royale, spietato gioco di sopravvivenza nel quale solo un giocatore può primeggiare.

Una critica al sistema educativo giapponese, conformista e oppressivo. Nonostante a primo impatto possa sembrare una variazione di temi già visti, il lungometraggio presenta profonde contraddizioni, sollevando rilevanti argomentazioni politiche e sociali. La repressione a cui vengono costantemente sottoposti gli studenti in un ambiente scolastico rigido e limitante, scompare all’interno del gioco mortale, permettendo loro di dare libero sfogo alle pulsioni più nascoste.

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Blade Runner

Diretto da Ridley Scott è sicuramente uno dei film più amati in termini di distopia. Ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi, di Philips K. Dick., è stato uno dei lungometraggi più iconici degli anni 80, con una giovane Harrison Ford all’apice della fama.

Nella Los Angeles del 2019, la Tyrrel coroporation è stata capace di creare esseri della sembianze umane, chiamati replicanti, dotati però di capacità sia fisiche che mentali nettamente superiori. Il loro scopo principale è quello di compiere missioni intergalattiche estremamente pericolose in giro per l’universo. La loro vita è estremamente breve e ritenuta insignificante. Un gruppo di replicanti, vecchi modelli dell’impresa, decidono di ribellarsi. Il compito dell’ispettore Rick Deckard è pertanto quello di rintracciare ognuno di loro e neutralizzarli.

Blade Runner è celebre per le sue ambientazioni post-apocalittiche suggestive, un trionfo di meraviglia e imponenza agli occhi dello spettatore. Considerato un film eccessivamente criptico e difficile da comprendere è stato spesso sottoposto a variazioni nel corso degli anni. Un esempio è l’introduzione della narrazione in prima persona, non presente nella versione originale.

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Hunger Games

Quando si tratta di genere distopico contemporaneo è necessario menzionare Hunger Games, tratto dall’omonima trilogia di Suzanne Collins, trasposta poi in ben quattro film, campioni d’incassi al botteghino mondiale. Un caso editoriale che ha appassionato sia adulti che giovani.

In un futuro distopico, lo stato di Panem è dominato da una città principale, Capitol City, dove regnano lusso e ricchezza, circondata da 12 distretti al suo servizio. Ogni anno, a seguito di una ribellione avvenuta 74 anni prima, i distretti sono costretti a offrire come tributo una giovane donna e uomo di età compresa tra 12 e 18 anni. Per un totale di 24 concorrenti pronti a sfidarsi in una competizione mortale che decreterà un unico vincitore. Katniss Everdeen, offrendosi volontaria al posto della sorella, si ritroverà ben presto a fare i conti con un sistema politico oppressivo e spietato.

Lucrezia Lugli
Lucrezia Lugli
La passione per il cinema mi ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, ma ho impiegato più del previsto a capire che sarebbe diventata la mia strada. Guardo ogni genere di contenuto da film a serie tv, questo comprende anche i più grandi successi delle piattaforme streaming.

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