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Dietro i suoi occhi – recensione della miniserie Netflix

Dietro i suoi occhi è una miniserie televisiva britannica del 2021 ideata da Steve Lightfoot. È basata sull’omonimo romanzo di Sarah Pinborough. La serie è composta da 6 puntate della durata di 47-53 minuti. È attualmente disponibile in streaming su Netflix.

L’ideatore Steve Lightfoot è anche autore di numerosi episodi della serie Hannibal e ideatore della serie tv The Punisher. La regia invece è curata dal norvegese Erik Richter Strand.

A produrre Dietro i suoi occhi è la casa di produzione di The Crown: la Left Bank Pictures.

Cast

Il cast è composto da Eve Hewson, nel ruolo di Adele, una moglie squilibrata e imprevedibile, ricca e sofisticata. A seguire troviamo Tom Baterman, nel ruolo di David Ferguson, psichiatria e marito di Adele. Ancora Simona Brown nel ruolo di Louise, la segretaria del dottor. Ferguson e Robert Aramayo nel ruolo di Rob, amico d’infanzia di Adele e compagno di avventure di quest’ultima all’interno di una clinica psichiatrica.

Trama

Louise Barnsley è una madre single che durante una rara uscita serale, con l’escamotage del classico rovescio del drink, conosce David che scoprirà essere il suo nuovo capo: lo psichiatra David Ferguson. Dopo poco, intraprende una relazione con lui.

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Nel mentre è anche coinvolta in una strana amicizia con la moglie di David, Adele, che sembra aiutarla a migliorarsi e a sconfiggere i suoi terrori notturni. A causa dei rapporti sempre più frequenti con David e l’amicizia segreta con l’enigmatica moglie Adele, Louise resta coinvolta in un gioco pericoloso e perverso: farà di tutto per uscire da questo triangolo amoroso e scoprire la realtà dei fatti.

Dietro i suoi occhi – Recensione

Le valide interpretazioni e i continui colpi di scena fanno in modo che lo spettatore resti ancorato alla miniserie nonostante i salti di genere narrativo. La serie inizia infatti come un romanzo psicologico, per poi passare ad un genere thriller e chiudere il tutto con un tono horror e fantasy. Volendo definire quindi un genere si potrebbe racchiudere in un thriller psicologico dai risvolti soprannaturali.

Tutto gira intorno al fatto che non si può mai sapere tutto di una persona e la conseguenza di chi ci prova è la pazzia. È proprio questa la chiave di tutta la serie, che ci svela i segreti più profondi della coppia Adele-David attraverso la messa in scena di continui flashback.

Dietro ai suoi occhi

Alcuni critici hanno espresso il loro parere negativo riguardo l’eccessivo utilizzo di flashback poco pensati e “non sempre intuitivi o motivati” ma in realtà, nonostante questo problema si presenti in diverse serie tv e film, in questo caso non sembra essere legato ad una necessità di durata. Al contrario, la presenza di questi flashback fa in modo che lo spettatore resti ancorato davanti allo schermo, scoprendo un flashback alla volta la verità.

Il falso triangolo

Si parla inizialmente di triangolo amoroso, ma lentamente scopriamo che i personaggi da tenere a mente durante la visione sono quattro. È qui che entra in gioco l’amico d’infanzia Rob, dipendente da droghe e dalla personalità complessa e dominante. Il giovane sembra essere legato esclusivamente al racconto del passato di Adele fino a che anch’esso trova un posto in tutta la vicenda, preparandoci ad un colpo di scena totalmente inaspettato.

Dietro i suoi occhi

La grandezza della serie sta nel riuscire a catturare l’attenzione dello spettatore, portandolo a “tifare” volta per volta per un personaggio diverso, mettendo alla luce pian piano pregi e difetti che fanno in modo che il pubblico cambi opinione su di loro.

Pur restando però ancorato a queste dinamiche, che fanno in modo che l’attenzione dello spettatore resti alta, il problema principale resta sempre il cambio di genere. I primi episodi non rendono chiara la direzione del racconto e mettono in scena una serie di dinamiche intriganti – a partire dallo psichiatra con una moglie con chiari disturbi mentali e il passato misterioso – che restano quasi fine a se stesse alla fine di tutto.

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Lo spettatore resta quindi ugualmente agganciato alla storia, che perde però man mano di spessore a causa della scelta di inserire l’elemento sovrannaturale.

Dietro i suoi occhi – Dal libro alla serie

Dietro i suoi occhi

Secondo quanto riferito da alcuni lettori del libro, la miniserie si affida inizialmente al romanzo originario, per poi allontanarsi lentamente, complicando la trama e inserendo molteplici colpi di scena che non sono presenti nel manoscritto.

Dietro i suoi occhi – La scelta titolo

A cosa si riferisce il titolo e perché parliamo di un “dietro ai suoi occhi”? Per evitare di fare spoiler chiariamo solo che il titolo non è puramente casuale ma legato a quello che potrebbe esserci dietro e dentro Adele. Chi è veramente? Cosa nasconde dietro i suoi occhi? A partire dal titolo capiamo quindi come lo scrittore sceglie di dare vita ad un personaggio tremendamente inquietante che da subito sembra nascondere qualcosa di totalmente inaspettato.

Conclusioni

Dietro i suoi occhi è quindi, in conclusione, una serie che prende vita con delle buonissime premesse, interessanti anche se non proprio originali, ma che con il susseguirsi degli episodi fa fatica a trovare un vero e proprio equilibrio.

I tanti colpi di scena e la volontà di unire un thriller psicologico agli elementi del sovrannaturale e del fantasy, giocano a svantaggio della serie. I personaggi perdono di spessore e alcune dinamiche diventano prevedibili (nonostante il finale inaspettato). In questo senso la serie fa fatica a trovare una sua dimensione.

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Redazione
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